Cari colleghi e amici,
dopo la riunione di ieri ho esaminato sommariamente lo statuto
e i regolamenti del nostro Ateneo non trovando norma alcuna
che non permetta la partecipazione alla discussione e la presenza al
voto, se pur non la partecipazione allo stesso, dei ricercatori, o altre
componenti, quando la votazione riguardi i cosi detti argomenti
``asteriscati''.
Personalmente ritengo che se esistesse una tale norma sarebbe in se
illegittima, o per lo meno politicamente ed amministrativamente
indifendibile in caso di contestazione, essendo contraria ai principi
generali di trasparenza e responsabilita' individuale sbandierati ogni
dove.
Ho agito formalmente come previsto dalla nostra amministrazione chiedendo
personalmente all Dottoressa Guidotti come nostra segretaria amministrativa
di proporre opportuno quesito all'ufficio legale di Ateneo, in modo da
individuare l'improbabile fonte legislativo o per lo meno di regolamento
di questo uso di esclusione impostoci.
Vi invito a appoggiare comunque questa mia istanza di partecipazione a
tutte le discussioni degli organi colleggiali e alla presenza a tutte le
votazioni negli organi dell'Universita'.
Vi invito inoltre a propagandare questa posizione in modo che venga
recepita da tutti i ricercatori e non solo del nostro Ateneo.
Riassumo i motivi:
1- come accennato vi sono motivi di carattere generale riguardo la
trasparenza e la presa di responsabilita' nel voto.
2- vi e' poi il motivo che ormai le varie fasce di docenza, e molte
persone nei ruoli tecnici amministrativi, possono, al di la del loro
ricoprire un ruolo di dirigenza, avere maturato competenze e
responsabilita' per esprimere punti di vista pertinenti e suggestivi sui
votanti nell'interesse dei dipartimenti e degli atenei, piuttosto che di
quello di gruppi di ricerca o settori disciplinari, a cui invece sono piu'
strettamente legati i professori ordinari.
Da un altro punto di vista sono da un bel pezzo finiti i tempi in cui
realmente i ricercatori e gli associati erano ruoli ``juniores'' .
Anzi proprio ora si delinea anche nei nostri settori quello che in altri
settori e' vero da anni: ricercatori anziani con grande attivita' di
ricerca e capacita' amministrativa.
3- ben motivato mi sembra anche dalla bellissima perorazione che Maria
Stella ha fatto sulla nostra partecipazione a tutti i possibili organi e
commissioni.
4- infine motivo tattico ma non per questo trascurabile, ed utile per far
uscire dal nostro consesso questa posizione, quello dall'attuale protesta
contro i disegni di riforma universitaria con un certo denominatore
comune, al di la dei governi che li propongono.
Tale rivendicazione si noti sarebbe un atto positivo, costruttivo che si
puo' ben ammantare nell'occasione della veste di atto di protesta.
5- infine in se sarebbe un piccolo passo verso un'ideale ruolo unico della
docenza universitaria.
Concludendo spero che si riesca a far di questa rivendicazione uno degli
strumenti dei ricercatori italiani per migliorare i nostri atenei.
Vincenzo