Cari
poiche' il messaggio che vi spedii un paio di giorni fa non sembra esser stato inoltrato mi permetto di rispedirlo.
VMT
---------- Forwarded message ----------
Cari colleghi prendendo spunto dalla relazioe di Massimo
approfitto per fare una proposta gia 'accennata nell'assemblea dei ricercatori in oggetto.
Avvalorando la posizione che le aree son ben rappresentate in senato (che comunque risulterebbe il consesso piu' opportuno per esprimere le istanze di settori di ricerca) e che in cda sia urgente piuttosto la rappresentanza di fascia (in controtendenza rispetto alla posizione del rettore) auspico la candidatura di un ricercatore in cda sulla base di un mandato di fascia e con un 'organizzazione di interlocuzione con l'assemblea dei ricercatori.
Come persona senza dubbio Giovanni Stea ha il mio appoggio.
Per quanto riguarda istanze programmatiche per gli interessi di fascia (al di la del rigore e della premialita' per il merito e di altri importanti temi generali) come ho sottolineato insiemi ad altri colleghi `anziani' al par mio, che svolgono il loro lavoro di ricerca studio ed insegnamento al di fuori ormai di una logica concorrenziale e di promozione, e in considerazione dei recenti episodi di `rimozione' forzosa, un tema generale di fascia e' tenere in considerazione le istanze che nascono da questa tipologia di ricercatori e dare le garanzie a proposito.
Non vanno dimenticati temi piu' tecnici di gestione generale dell'ateneo, quale la formazione e la strutturazione di centri interdipartimentali e di ateneo, come il bicefalo centro di servizi informatici. Strutture ben piu' potenti dei dipartimenti per la loro maggior autonomia ammnistrativa, che inoltre presentano una barocca gerarchizzazione che tende a mortificare, forse a cancellare, le risorse gia' esistenti a livello periferico.
In terzo luogo va affrontato il tema di promozione in itinere dell'eventuale consigliere ricercatore.
Infine, e per questo scrivo ad alcuni colleghi associati che nel passato e nel presente hanno dimostrato il loro impegno, faccio la seguente proposta.
In considerazione della politica sia del nostro ateneo che dei governi nazionali sembra ragionevole aspettarsi nei prossimi anni la promozione dei due terzi degli attuali ricercatori a ruoli superiori. Specialmente nel nostro ateneo dove il livello di produziondei ricercatori e' ottimo. Per la motivazione di politica generale, anche esplicitata dal rettore e da varie commissioni, non c'e' da aspettarsi una tale proporzione nelle promozioni da associato ad ordinario. Questo punto e la considerazione che anche tra gli associati vi sono molti colleghi `anziani' al difuori di logiche di promozione, come anche tra gli associati vi sono personalita molto attive e concorrenziali, mostra come vi sia un'ampia convergenza di interessi tra le due fasce nei prossimi sette-otto anni. Quindi sarebbe opportuno sondar anche tra gli associati se vi e' il favore per una candidatura di fascia nel cda. Fatto cio' sarebbe importante e rafforzerebbe le due rappresentanze far emergere programmaticamente le comuni istanze che potrebbero essere politicamente imposte in cda. A tal fine sondato il favore degli associati e dei ricercatori a due candidature di fascia sarebbe bene convocare un'assemblea congiunta di ricercatori ed asociati.
Vincenzo M. Tortorelli
On Tue, 25 Sep 2012, Massimo Caboara wrote:
A parte le consuete discussioni/lamentele/barzellette sulle abilitazioni che hanno occupato meta' del tempo della riunione, si e' discusso dell'eventualita' della candidatura di un ricercatore nel Consiglio di Amministrazione. A breve bisognera' eleggere i quattro docenti interni, in pratica senza vincoli di fascia o di area. Il prossimo CdA decidera', per esempio, sulla programmazione del personale e avra' l'opportunita' di instradare il processo di riorganizzazione dell'ateno. Che le ragioni dei ricercatori siano rappresentate direttamente da qualcuno che le conosce di persona e' sembrato molto opportuno. Realisticamente, sara' l'ultima volta che un ricercatore avra' la possibilta' di sedere in CdA.
L'unica candidatura emersa tra i ricercatori e' quella di Giovanni Stea, che si farebbe avanti se ci fossero ragionevoli possibilita' di successo. Non ritiene opportuna una candidatura "di bandiera". Ha chiesto ai partecipanti alla riunione di informarsi tra i colleghi per verficare se tale interesse esiste. Io ero li e chiedo.
Ora, votereste per Stea? Io si, lo conosco, e' trasparente, ragionevole, attivo; rompiballe e testardo il giusto; non piu' corporativo del necessario. Tutte qualita' che in CdA pesano. Credo che possa avere il voto anche di molti non ricercatori. L'elezione di Simone Capaccioli in Senato, in un contesto analogo, ha dimostrato che e' una candidatura assolutamente realistica.
Mi potete mandare una brevissima risposta in cui mi dite cosa ne pensate? Non chiedo certo un indicazione irreversibile di voto, solo cosa ne pensate.
Ciao, Max _______________________________________________ Ricercatori mailing list Ricercatori@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/ricercatori