Ritengo dolorosamente giusto cio' che scrive Massimo.
Capisco l'anelito e l'amore di molti perche' condiviso.
Capisco la preoccupazione per i bravi studenti ... Ma c'e' in gioco altro.
Consiglierei di prendere al punto insegnamento dal Croce e da Tomasi
di Lampedusa.
vincenzo
On Tue, 1 Feb 2011, Massimo Caboara wrote:
Cari tutti,
non potro' esserci domani, sono a Roma per due giorni. Vi scrivo quindi una mail per esporvi la mia posizione.
Secondo me conviene mantenere l'indisponibilita' almeno per il secondo semestre. Titolarita' E esercizi. Riprendere non e' immorale, e' un errore.
Questo perche':
Dopo tutto quello che e' stato detto e fatto, riprendere i corsi dopo l'approvazione della legge Gelmini sembra un po' ridicolo. Coerenza, anche con i colleghi che hanno rinunciato a corsi nel primo semestre. Se ci si costruisce una certa credibilita' e ci prenderanno piu' sul serio la prossima volta, che, state tranquilli, ci sara' magari anche a breve, a livello locale. Pensate allo statuto.
L'indisponibilita' ci ha dato modo di contarci, di misurare il nostro impegno, al di la' di voti e riunioni, quando c'era da pagare qualcosa e non solo da parlare. Credete che sarebbero stati eletti cinque ricercatori in senato senza questo impegno? Io no.
Io sto valutando se riprendere a fare lezioni frontali in toto, gli anni prossimi. Per me il dubbio non e' se fare lezione quest'anno, ma se farla gli anni prossimi.
Pressioni, ne abbiamo avute molto poche rispetto ad altri. Si rinuncia a qualche soddisfazione personale.
Possiamo vivere per altri sei mesi senza avere studenti? Senza sentirci docenti? Secondo me si, e ne vale la pena.
Questo e' quello che penso e come agiro'. Ciascuno rifletta un attimo anche su quello che ho scritto, e poi faccia quello che ritiene giusto e utile.
Ciao, Max
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