"Carlo" == carlo.carminati@fastwebnet.it writes:
Carlo> Prima di decidere se un martello è uno strumento utile, Carlo> bisogna capire se dobbiamo piantare un chiodo o avvitare Carlo> una vite.
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Carlo> Ma, per esempio, potrebbero essere *molto utili* per Carlo> evitare che nelle commissioni siedano persone di livello Carlo> scientifico indegno: l'utilizzo di questi parametri Carlo> permetterebbe di castrare quei gruppi di potere che hanno Carlo> consistenza numerica considerevole ma peso scientifico irri Carlo> levante. E proprio questa potrebbe essere una delle nostre Carlo> richieste a breve termine.
Questo FORSE potrebbe essere ragionevole se ci fosse omogeneita' all'interno di un raggruppamento concorsuale. Ma se questi hanno da coincidere con i settori disciplinari certo cosi' non e'. Col risultato che si dovrebbe ricorrere al deprecato indicatore UMI, e rinunciare ad operare un taglio piu' significativo. Se e' un martello che possiamo avere, che sia piccolo e finisca con un una punta affilata e piatta.
Carlo> Anche nel caso della ricerca il discorso è simile: i Carlo> parametri potrebbero non essere sufficientemente affidabili Carlo> per valutare l'attività di un singolo ricercatore, ma sono Carlo> un indicatore abbastanza significativo qualora si voglia Carlo> valutare l'attività di un intero dipartimento (eventuali Carlo> errori dovrebbero compensarsi).
E qui certamente e' falso: un dipartimento sarebbe incentivato a reclutare ricercatori con alto indice per migliorare la media, piuttosto che ricercatori di alta qualita'. E' questo che vogliamo? Un martello e' un martello, sia che dobbiamo avvitare una vite sia che dobbiamo avvitarne cento. Uno strumento va valutato non solo su come potrebbe servire per valutare la situazione attuale, ma anche sulle distorsioni che induce. Se si ha un martello, invece che viti si useranno chiodi.
Carlo Traverso