Scusate se intervengo ancora in questa discussione, ma forse posso dare qualche chiarimento.
---- Vi ricordo che quando si ruppe gauss, Besseghini e Mandorino riuscirono a fare un piccolo miracolo: presero uno dei PC che andavano installati per l'aula 4 e vi riinstallarono gauss a tempo di record e lo rimisero in servizio.
Una bellissima e ben riuscita toppa temporanea. (E in aula 4 ci manca una macchina).
Ma e' un PC, di gran lunga inferiore per prestazioni ai PC che la maggior parte di noi ha sul proprio tavolo ! E' chiaro che e' piu' lento del server che avevamo prima!
Il dipartimento comunque si e' nel frattempo procurato un server nuovo, che e' inutilizzato da oltre un anno perche' il SID non ha voluto installarlo; ci impedisce inoltre di installarlo anche ora non dandoci le password di root di gauss e tonelli che ci servono per travasare i dati. Non dico altro su questo punto...
Detto cio' penso che i problemi di lentezza della macchina sopratutto quando ha un po' di carico siano chiari a tutti!
---- Riguardo alla diatriba su come sapere se un mail e' partito o e' arrivato, c'e' un unico sistema sicuro: si guarda il log del mailer.
Sulle prime macchine che installavo (anni 90), lo mettevo leggibile a tutti - e pazienza per la privacy.
Successivamente sono state formalizzate delle leggi che paragonano la e-mail alla posta fisica, e il sistemista, al pari del postino, ha l'obbligo di proteggere la privacy degli utenti, e quindi mette il log non leggibile a tutti.
Ma naturalmente ogni utente ha il diritto di conoscere i dati relativi ai propri mail, e quindi ha il diritto di chiedere al sistemista di estrarre dal log i dati relativi ai propri mail. Questi dati dicono esattamente se e quando il messaggio e' stato consegnato al server di destinazione.
Per esempio ora faccio mail steffe@dm.unipi.it e mando una riga di prova.
Sul log della mia macchina - che e' anche server di posta - trovo:
May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: from=steffe@wallis.dm.unipi.it, size=322, nrcpt=1 (queue active) May 16 18:34:40 wallis postfix/smtp[5388]: 679281875BB: to=steffe@dm.unipi.it, relay=gauss.dm.unipi.it[131.114.72.55]:25, delay=0.09, delays=0.02/0.01/0.06/0.01, dsn=2.0.0, status=sent (250 2.0.0 Ok: queued as 7F28E21511) May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: removed
che mi dice che il messaggio e' stato preso dalla coda di messaggi del mio mail server wallis.dm.unipi.it, consegnato al server gauss.dm.unipi.it alle May 16 18:34:40 e rimosso dalla coda di messaggi di wallis, poiche' la consegna ha avuto successo.
A questo punto se il destinatario di dm.unipi.it di cui gauss e' il mail server non lo riceve, so di sicuro che o l'ha perso gauss, o il destinatario l'ha girato a un sua altro account di un altro provider e allora potrebbe essere stato perso li. Si guardano i log di gauss e si capisce cosa sia successo.
Ovviamente se la mia macchina non fosse un server di posta ma solo un client, avrei dati meno precisi: saprei solo di averlo consegnato a un altro server che poi deve consegnarlo al server destinatario, e avere accesso ai log diventa piu' difficile. Capite quindi l'importanza di usare un proprio server mail di posta. Al solito, con un po' di buona volonta', invece di chiedere al sistemista ogni volta, dovrebbe essere possibile avere un programmino che a richiste vi estrae e vi fornisce dai log la sola parte riguardante i vostri mail. Tutte cosette fattibili sui nostri server ma non su quelli altrui.
In passato conosco dei casi in cui gauss ha deliberatamente gettato via dei mail: a farlo fu il programma di antivirus, che si sbaglio' e getto via dei mail perfettamente leciti. Inquietante. L'antivirus cerca delle stringhe considerate "marcature sicure" dei vari virus, e se le trova butta via il mail. Il problema e' che tali "marcature" sono oramai troppe.
Ovviamente, visto che per lo piu' usiamo Linux o Mac, potremmo benissimo fare a meno di antivirus. I mail dei virus andrebbero semplicemente a sommarsi al resto dello SPAM. Al solito, possiamo decidere noi cosa fare sui nostri server e non su quelli altrui.
---- Infine c'e il problema dello SPAM. Generalmente si fa girare un programa che classifica i mail come SPAM e i vari clients di posta possono, a richiesta, tenere tali mail da parte e farveli vedere solo se proprio insistete per farlo.
C'e' da notare da da gennaio le definizioni di tale classificazione che sono usate su gauss sono sbagliate. Mancata manutenzione software da parte del Polo2 del SID.
Risultato, un numero elevato di mail normali sono classificati erroneamente come SPAM, e se usate un client troppo "intelligente" non vedete parecchi mail legittimi...
Ce ne siamo accorti quando carminati mi ha spedito un semplice mail di poche righe che mi e' stato recapitato come SPAM !
Quindi se non ricevete un mail, provate anche a guardare nello SPAM.
ciao Sergio
Cari colleghi,
scusate se intervengo anche io. In effetti Steffe' almeno su un punto ha ragione, anche io ricevo molte mail che mi vengono classificate come spam e non lo sono. Avevo proprio intenzione di chiedergli consiglio su come dire al sistema di non classificare come spam le mail provenienti da alcuni indirizzi, e grazie alla sua email mi accorgo che è un problema condiviso. Non so che incarichi abbia formalmente Steffe' e scusate il mio intervento forse frutto di ingenuità, ma vorrei fare la seguente banale considerazione. Visto che Steffe', per pura ed evidente passione per i computer e nessun secondo fine, fa gratuitamente ciò che altri farebbero a pagamente (ne ho esperienza diretta avendogli chiesto aiuto innumerevoli volte), io sono pienamente a favore del fatto che gli vengano date maggiori responsabilità e possibilità di intervenire, come da lui stesso più volte auspicato. Se il dipartimento fosse concorde e coeso forse qualcosa si potrebbe ottenere. Tutto ciò naturalmente in uno spirito di collaborazione e senza voler sfiduciare o polemizzare con nessuno.
Alessandro Berarducci ------
Il giorno 16/mag/2015, alle ore 18.30, Sergio Steffe' ha scritto:
Scusate se intervengo ancora in questa discussione, ma forse posso dare qualche chiarimento.
Vi ricordo che quando si ruppe gauss, Besseghini e Mandorino riuscirono a fare un piccolo miracolo: presero uno dei PC che andavano installati per l'aula 4 e vi riinstallarono gauss a tempo di record e lo rimisero in servizio.
Una bellissima e ben riuscita toppa temporanea. (E in aula 4 ci manca una macchina).
Ma e' un PC, di gran lunga inferiore per prestazioni ai PC che la maggior parte di noi ha sul proprio tavolo ! E' chiaro che e' piu' lento del server che avevamo prima!
Il dipartimento comunque si e' nel frattempo procurato un server nuovo, che e' inutilizzato da oltre un anno perche' il SID non ha voluto installarlo; ci impedisce inoltre di installarlo anche ora non dandoci le password di root di gauss e tonelli che ci servono per travasare i dati. Non dico altro su questo punto...
Detto cio' penso che i problemi di lentezza della macchina sopratutto quando ha un po' di carico siano chiari a tutti!
Riguardo alla diatriba su come sapere se un mail e' partito o e' arrivato, c'e' un unico sistema sicuro: si guarda il log del mailer.
Sulle prime macchine che installavo (anni 90), lo mettevo leggibile a tutti - e pazienza per la privacy.
Successivamente sono state formalizzate delle leggi che paragonano la e-mail alla posta fisica, e il sistemista, al pari del postino, ha l'obbligo di proteggere la privacy degli utenti, e quindi mette il log non leggibile a tutti.
Ma naturalmente ogni utente ha il diritto di conoscere i dati relativi ai propri mail, e quindi ha il diritto di chiedere al sistemista di estrarre dal log i dati relativi ai propri mail. Questi dati dicono esattamente se e quando il messaggio e' stato consegnato al server di destinazione.
Per esempio ora faccio mail steffe@dm.unipi.it e mando una riga di prova.
Sul log della mia macchina - che e' anche server di posta - trovo:
May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: from=steffe@wallis.dm.unipi.it, size=322, nrcpt=1 (queue active) May 16 18:34:40 wallis postfix/smtp[5388]: 679281875BB: to=steffe@dm.unipi.it, relay=gauss.dm.unipi.it[131.114.72.55]:25, delay=0.09, delays=0.02/0.01/0.06/0.01, dsn=2.0.0, status=sent (250 2.0.0 Ok: queued as 7F28E21511) May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: removed
che mi dice che il messaggio e' stato preso dalla coda di messaggi del mio mail server wallis.dm.unipi.it, consegnato al server gauss.dm.unipi.it alle May 16 18:34:40 e rimosso dalla coda di messaggi di wallis, poiche' la consegna ha avuto successo.
A questo punto se il destinatario di dm.unipi.it di cui gauss e' il mail server non lo riceve, so di sicuro che o l'ha perso gauss, o il destinatario l'ha girato a un sua altro account di un altro provider e allora potrebbe essere stato perso li. Si guardano i log di gauss e si capisce cosa sia successo.
Ovviamente se la mia macchina non fosse un server di posta ma solo un client, avrei dati meno precisi: saprei solo di averlo consegnato a un altro server che poi deve consegnarlo al server destinatario, e avere accesso ai log diventa piu' difficile. Capite quindi l'importanza di usare un proprio server mail di posta. Al solito, con un po' di buona volonta', invece di chiedere al sistemista ogni volta, dovrebbe essere possibile avere un programmino che a richiste vi estrae e vi fornisce dai log la sola parte riguardante i vostri mail. Tutte cosette fattibili sui nostri server ma non su quelli altrui.
In passato conosco dei casi in cui gauss ha deliberatamente gettato via dei mail: a farlo fu il programma di antivirus, che si sbaglio' e getto via dei mail perfettamente leciti. Inquietante. L'antivirus cerca delle stringhe considerate "marcature sicure" dei vari virus, e se le trova butta via il mail. Il problema e' che tali "marcature" sono oramai troppe.
Ovviamente, visto che per lo piu' usiamo Linux o Mac, potremmo benissimo fare a meno di antivirus. I mail dei virus andrebbero semplicemente a sommarsi al resto dello SPAM. Al solito, possiamo decidere noi cosa fare sui nostri server e non su quelli altrui.
Infine c'e il problema dello SPAM. Generalmente si fa girare un programa che classifica i mail come SPAM e i vari clients di posta possono, a richiesta, tenere tali mail da parte e farveli vedere solo se proprio insistete per farlo.
C'e' da notare da da gennaio le definizioni di tale classificazione che sono usate su gauss sono sbagliate. Mancata manutenzione software da parte del Polo2 del SID.
Risultato, un numero elevato di mail normali sono classificati erroneamente come SPAM, e se usate un client troppo "intelligente" non vedete parecchi mail legittimi...
Ce ne siamo accorti quando carminati mi ha spedito un semplice mail di poche righe che mi e' stato recapitato come SPAM !
Quindi se non ricevete un mail, provate anche a guardare nello SPAM.
ciao Sergio _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
concordo pienamente ed appoggio la proposta del Berardu! MF
2015-05-17 14:02 GMT+02:00 Alessandro Berarducci berardu@dm.unipi.it:
Cari colleghi,
scusate se intervengo anche io. In effetti Steffe' almeno su un punto ha ragione, anche io ricevo molte mail che mi vengono classificate come spam e non lo sono. Avevo proprio intenzione di chiedergli consiglio su come dire al sistema di non classificare come spam le mail provenienti da alcuni indirizzi, e grazie alla sua email mi accorgo che è un problema condiviso. Non so che incarichi abbia formalmente Steffe' e scusate il mio intervento forse frutto di ingenuità, ma vorrei fare la seguente banale considerazione. Visto che Steffe', per pura ed evidente passione per i computer e nessun secondo fine, fa gratuitamente ciò che altri farebbero a pagamente (ne ho esperienza diretta avendogli chiesto aiuto innumerevoli volte), io sono pienamente a favore del fatto che gli vengano date maggiori responsabilità e possibilità di intervenire, come da lui stesso più volte auspicato. Se il dipartimento fosse concorde e coeso forse qualcosa si potrebbe ottenere. Tutto ciò naturalmente in uno spirito di collaborazione e senza voler sfiduciare o polemizzare con nessuno.
Alessandro Berarducci
Il giorno 16/mag/2015, alle ore 18.30, Sergio Steffe' ha scritto:
Scusate se intervengo ancora in questa discussione, ma forse posso dare qualche chiarimento.
Vi ricordo che quando si ruppe gauss, Besseghini e Mandorino riuscirono a fare un piccolo miracolo: presero uno dei PC che andavano installati per l'aula 4 e vi riinstallarono gauss a tempo di record e lo rimisero in servizio.
Una bellissima e ben riuscita toppa temporanea. (E in aula 4 ci manca una macchina).
Ma e' un PC, di gran lunga inferiore per prestazioni ai PC che la maggior parte di noi ha sul proprio tavolo ! E' chiaro che e' piu' lento del server che avevamo prima!
Il dipartimento comunque si e' nel frattempo procurato un server nuovo, che e' inutilizzato da oltre un anno perche' il SID non ha voluto installarlo; ci impedisce inoltre di installarlo anche ora non dandoci le password di root di gauss e tonelli che ci servono per travasare i dati. Non dico altro su questo punto...
Detto cio' penso che i problemi di lentezza della macchina sopratutto quando ha un po' di carico siano chiari a tutti!
Riguardo alla diatriba su come sapere se un mail e' partito o e' arrivato, c'e' un unico sistema sicuro: si guarda il log del mailer.
Sulle prime macchine che installavo (anni 90), lo mettevo leggibile a tutti - e pazienza per la privacy.
Successivamente sono state formalizzate delle leggi che paragonano la e-mail alla posta fisica, e il sistemista, al pari del postino, ha l'obbligo di proteggere la privacy degli utenti, e quindi mette il log non leggibile a tutti.
Ma naturalmente ogni utente ha il diritto di conoscere i dati relativi ai propri mail, e quindi ha il diritto di chiedere al sistemista di estrarre dal log i dati relativi ai propri mail. Questi dati dicono esattamente se e quando il messaggio e' stato consegnato al server di destinazione.
Per esempio ora faccio mail steffe@dm.unipi.it e mando una riga di prova.
Sul log della mia macchina - che e' anche server di posta - trovo:
May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: from=< steffe@wallis.dm.unipi.it>, size=322, nrcpt=1 (queue active) May 16 18:34:40 wallis postfix/smtp[5388]: 679281875BB: to=< steffe@dm.unipi.it>, relay=gauss.dm.unipi.it[131.114.72.55]:25, delay=0.09, delays=0.02/0.01/0.06/0.01, dsn=2.0.0, status=sent (250 2.0.0 Ok: queued as 7F28E21511) May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: removed
che mi dice che il messaggio e' stato preso dalla coda di messaggi del mio mail server wallis.dm.unipi.it, consegnato al server gauss.dm.unipi.it alle May 16 18:34:40 e rimosso dalla coda di messaggi di wallis, poiche' la consegna ha avuto successo.
A questo punto se il destinatario di dm.unipi.it di cui gauss e' il mail server non lo riceve, so di sicuro che o l'ha perso gauss, o il destinatario l'ha girato a un sua altro account di un altro provider e allora potrebbe essere stato perso li. Si guardano i log di gauss e si capisce cosa sia successo.
Ovviamente se la mia macchina non fosse un server di posta ma solo un client, avrei dati meno precisi: saprei solo di averlo consegnato a un altro server che poi deve consegnarlo al server destinatario, e avere accesso ai log diventa piu' difficile. Capite quindi l'importanza di usare un proprio server mail di posta. Al solito, con un po' di buona volonta', invece di chiedere al sistemista ogni volta, dovrebbe essere possibile avere un programmino che a richiste vi estrae e vi fornisce dai log la sola parte riguardante i vostri mail. Tutte cosette fattibili sui nostri server ma non su quelli altrui.
In passato conosco dei casi in cui gauss ha deliberatamente gettato via dei mail: a farlo fu il programma di antivirus, che si sbaglio' e getto via dei mail perfettamente leciti. Inquietante. L'antivirus cerca delle stringhe considerate "marcature sicure" dei vari virus, e se le trova butta via il mail. Il problema e' che tali "marcature" sono oramai troppe.
Ovviamente, visto che per lo piu' usiamo Linux o Mac, potremmo benissimo fare a meno di antivirus. I mail dei virus andrebbero semplicemente a sommarsi al resto dello SPAM. Al solito, possiamo decidere noi cosa fare sui nostri server e non su quelli altrui.
Infine c'e il problema dello SPAM. Generalmente si fa girare un programa che classifica i mail come SPAM e i vari clients di posta possono, a richiesta, tenere tali mail da parte e farveli vedere solo se proprio insistete per farlo.
C'e' da notare da da gennaio le definizioni di tale classificazione che sono usate su gauss sono sbagliate. Mancata manutenzione software da parte del Polo2 del SID.
Risultato, un numero elevato di mail normali sono classificati erroneamente come SPAM, e se usate un client troppo "intelligente" non vedete parecchi mail legittimi...
Ce ne siamo accorti quando carminati mi ha spedito un semplice mail di poche righe che mi e' stato recapitato come SPAM !
Quindi se non ricevete un mail, provate anche a guardare nello SPAM.
ciao Sergio _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Voglio anch'io, avendo numerose volte ricevuto validissimo aiuto da Sergio Steffe', e conoscendo la sua dedizione e competenza nelle questioni di informatica, appoggiare pienamente la proposta di Berarducci.
Ferruccio Colombini
Cari colleghi,
scusate se intervengo anche io. In effetti Steffe' almeno su un punto ha ragione, anche io ricevo molte mail che mi vengono classificate come spam e non lo sono. Avevo proprio intenzione di chiedergli consiglio su come dire al sistema di non classificare come spam le mail provenienti da alcuni indirizzi, e grazie alla sua email mi accorgo che � un problema condiviso. Non so che incarichi abbia formalmente Steffe' e scusate il mio intervento forse frutto di ingenuit�, ma vorrei fare la seguente banale considerazione. Visto che Steffe', per pura ed evidente passione per i computer e nessun secondo fine, fa gratuitamente ci� che altri
farebbero a
pagamente (ne ho esperienza diretta avendogli chiesto aiuto innumerevoli volte), io sono pienamente a favore del fatto che gli vengano date maggiori responsabilit� e possibilit� di intervenire, come da lui
stesso
pi� volte auspicato. Se il dipartimento fosse concorde e coeso forse qualcosa si potrebbe ottenere. Tutto ci� naturalmente in uno spirito di collaborazione e senza voler sfiduciare o polemizzare con nessuno.
Alessandro Berarducci
Il giorno 16/mag/2015, alle ore 18.30, Sergio Steffe' ha scritto:
Scusate se intervengo ancora in questa discussione, ma forse posso dare qualche chiarimento.
Vi ricordo che quando si ruppe gauss, Besseghini e Mandorino riuscirono a fare un piccolo miracolo: presero uno dei PC che andavano installati per l'aula 4 e vi riinstallarono gauss a tempo di record e lo rimisero in servizio.
Una bellissima e ben riuscita toppa temporanea. (E in aula 4 ci manca una macchina).
Ma e' un PC, di gran lunga inferiore per prestazioni ai PC che la maggior parte di noi ha sul proprio tavolo ! E' chiaro che e' piu' lento del server che avevamo prima!
Il dipartimento comunque si e' nel frattempo procurato un server nuovo, che e' inutilizzato da oltre un anno perche' il SID non ha voluto installarlo; ci impedisce inoltre di installarlo anche ora non dandoci le password di root di gauss e tonelli che ci servono per travasare i dati. Non dico altro su questo punto...
Detto cio' penso che i problemi di lentezza della macchina sopratutto quando ha un po' di carico siano chiari a tutti!
Riguardo alla diatriba su come sapere se un mail e' partito o e' arrivato, c'e' un unico sistema sicuro: si guarda il log del mailer.
Sulle prime macchine che installavo (anni 90), lo mettevo leggibile a tutti - e pazienza per la privacy.
Successivamente sono state formalizzate delle leggi che paragonano la e-mail alla posta fisica, e il sistemista, al pari del postino, ha l'obbligo di proteggere la privacy degli utenti, e quindi mette il log non leggibile a tutti.
Ma naturalmente ogni utente ha il diritto di conoscere i dati relativi ai propri mail, e quindi ha il diritto di chiedere al sistemista di estrarre dal log i dati relativi ai propri mail. Questi dati dicono esattamente se e quando il messaggio e' stato consegnato al server di destinazione.
Per esempio ora faccio mail steffe@dm.unipi.it e mando una riga di prova.
Sul log della mia macchina - che e' anche server di posta - trovo:
May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: from=steffe@wallis.dm.unipi.it, size=322, nrcpt=1 (queue active) May 16 18:34:40 wallis postfix/smtp[5388]: 679281875BB: to=steffe@dm.unipi.it, relay=gauss.dm.unipi.it[131.114.72.55]:25, delay=0.09, delays=0.02/0.01/0.06/0.01, dsn=2.0.0, status=sent (250 2.0.0 Ok: queued as 7F28E21511) May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: removed
che mi dice che il messaggio e' stato preso dalla coda di messaggi del mio mail server wallis.dm.unipi.it, consegnato al server gauss.dm.unipi.it alle May 16 18:34:40 e rimosso dalla coda di messaggi di wallis, poiche' la consegna ha avuto successo.
A questo punto se il destinatario di dm.unipi.it di cui gauss e' il mail server non lo riceve, so di sicuro che o l'ha perso gauss, o il destinatario l'ha girato a un sua altro account di un altro provider e allora potrebbe essere stato perso li. Si guardano i log di gauss e si capisce cosa sia successo.
Ovviamente se la mia macchina non fosse un server di posta ma solo un client, avrei dati meno precisi: saprei solo di averlo consegnato a un altro server che poi deve consegnarlo al server destinatario, e avere accesso ai log diventa piu' difficile. Capite quindi l'importanza di usare un proprio server mail di posta. Al solito, con un po' di buona volonta', invece di chiedere al sistemista ogni volta, dovrebbe essere possibile avere un programmino che a richiste vi estrae e vi fornisce dai log la sola parte riguardante i vostri mail. Tutte cosette fattibili sui nostri server ma non su quelli altrui.
In passato conosco dei casi in cui gauss ha deliberatamente gettato via dei mail: a farlo fu il programma di antivirus, che si sbaglio' e getto via dei mail perfettamente leciti. Inquietante. L'antivirus cerca delle stringhe considerate "marcature sicure" dei vari virus, e se le trova butta via il mail. Il problema e' che tali "marcature" sono oramai troppe.
Ovviamente, visto che per lo piu' usiamo Linux o Mac, potremmo benissimo fare a meno di antivirus. I mail dei virus andrebbero semplicemente a sommarsi al resto dello SPAM. Al solito, possiamo decidere noi cosa fare sui nostri server e non su quelli altrui.
Infine c'e il problema dello SPAM. Generalmente si fa girare un programa che classifica i mail come SPAM e i vari clients di posta possono, a richiesta, tenere tali mail da parte e farveli vedere solo se proprio insistete per farlo.
C'e' da notare da da gennaio le definizioni di tale classificazione che sono usate su gauss sono sbagliate. Mancata manutenzione software da parte del Polo2 del SID.
Risultato, un numero elevato di mail normali sono classificati erroneamente come SPAM, e se usate un client troppo "intelligente" non vedete parecchi mail legittimi...
Ce ne siamo accorti quando carminati mi ha spedito un semplice mail di poche righe che mi e' stato recapitato come SPAM !
Quindi se non ricevete un mail, provate anche a guardare nello SPAM.
ciao Sergio _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Senza dubbio la proposta di Alessandro e' da accogliere e anche in un quadro piu' ampio:
Sergio Steffe non e' eterno e la sua passione per le macchine e la corretta lor gestione non puo' essere unico punto di riferimento.
Sarebbe bene che noi si potesse incaricare Sergio, remunerandolo opportunamente, anche in vista del suo pensionamento, non solo di quanto Alessandro, Marco , Margherita hanno indicato, ma anche della preparazione e selezione di giovani nostri studenti interessati a tali cure.
Vincenzo
On Sun, 17 May 2015, colombin@dm.unipi.it wrote:
Voglio anch'io, avendo numerose volte ricevuto validissimo aiuto da Sergio Steffe', e conoscendo la sua dedizione e competenza nelle questioni di informatica, appoggiare pienamente la proposta di Berarducci.
Ferruccio Colombini
Cari colleghi,
scusate se intervengo anche io. In effetti Steffe' almeno su un punto ha ragione, anche io ricevo molte mail che mi vengono classificate come spam e non lo sono. Avevo proprio intenzione di chiedergli consiglio su come dire al sistema di non classificare come spam le mail provenienti da alcuni indirizzi, e grazie alla sua email mi accorgo che ??? un problema condiviso. Non so che incarichi abbia formalmente Steffe' e scusate il mio intervento forse frutto di ingenuit???, ma vorrei fare la seguente banale considerazione. Visto che Steffe', per pura ed evidente passione per i computer e nessun secondo fine, fa gratuitamente ci??? che altri
farebbero a
pagamente (ne ho esperienza diretta avendogli chiesto aiuto innumerevoli volte), io sono pienamente a favore del fatto che gli vengano date maggiori responsabilit??? e possibilit??? di intervenire, come da lui
stesso
pi??? volte auspicato. Se il dipartimento fosse concorde e coeso forse qualcosa si potrebbe ottenere. Tutto ci??? naturalmente in uno spirito di collaborazione e senza voler sfiduciare o polemizzare con nessuno.
Alessandro Berarducci
Il giorno 16/mag/2015, alle ore 18.30, Sergio Steffe' ha scritto:
Scusate se intervengo ancora in questa discussione, ma forse posso dare qualche chiarimento.
Vi ricordo che quando si ruppe gauss, Besseghini e Mandorino riuscirono a fare un piccolo miracolo: presero uno dei PC che andavano installati per l'aula 4 e vi riinstallarono gauss a tempo di record e lo rimisero in servizio.
Una bellissima e ben riuscita toppa temporanea. (E in aula 4 ci manca una macchina).
Ma e' un PC, di gran lunga inferiore per prestazioni ai PC che la maggior parte di noi ha sul proprio tavolo ! E' chiaro che e' piu' lento del server che avevamo prima!
Il dipartimento comunque si e' nel frattempo procurato un server nuovo, che e' inutilizzato da oltre un anno perche' il SID non ha voluto installarlo; ci impedisce inoltre di installarlo anche ora non dandoci le password di root di gauss e tonelli che ci servono per travasare i dati. Non dico altro su questo punto...
Detto cio' penso che i problemi di lentezza della macchina sopratutto quando ha un po' di carico siano chiari a tutti!
Riguardo alla diatriba su come sapere se un mail e' partito o e' arrivato, c'e' un unico sistema sicuro: si guarda il log del mailer.
Sulle prime macchine che installavo (anni 90), lo mettevo leggibile a tutti - e pazienza per la privacy.
Successivamente sono state formalizzate delle leggi che paragonano la e-mail alla posta fisica, e il sistemista, al pari del postino, ha l'obbligo di proteggere la privacy degli utenti, e quindi mette il log non leggibile a tutti.
Ma naturalmente ogni utente ha il diritto di conoscere i dati relativi ai propri mail, e quindi ha il diritto di chiedere al sistemista di estrarre dal log i dati relativi ai propri mail. Questi dati dicono esattamente se e quando il messaggio e' stato consegnato al server di destinazione.
Per esempio ora faccio mail steffe@dm.unipi.it e mando una riga di prova.
Sul log della mia macchina - che e' anche server di posta - trovo:
May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: from=steffe@wallis.dm.unipi.it, size=322, nrcpt=1 (queue active) May 16 18:34:40 wallis postfix/smtp[5388]: 679281875BB: to=steffe@dm.unipi.it, relay=gauss.dm.unipi.it[131.114.72.55]:25, delay=0.09, delays=0.02/0.01/0.06/0.01, dsn=2.0.0, status=sent (250 2.0.0 Ok: queued as 7F28E21511) May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: removed
che mi dice che il messaggio e' stato preso dalla coda di messaggi del mio mail server wallis.dm.unipi.it, consegnato al server gauss.dm.unipi.it alle May 16 18:34:40 e rimosso dalla coda di messaggi di wallis, poiche' la consegna ha avuto successo.
A questo punto se il destinatario di dm.unipi.it di cui gauss e' il mail server non lo riceve, so di sicuro che o l'ha perso gauss, o il destinatario l'ha girato a un sua altro account di un altro provider e allora potrebbe essere stato perso li. Si guardano i log di gauss e si capisce cosa sia successo.
Ovviamente se la mia macchina non fosse un server di posta ma solo un client, avrei dati meno precisi: saprei solo di averlo consegnato a un altro server che poi deve consegnarlo al server destinatario, e avere accesso ai log diventa piu' difficile. Capite quindi l'importanza di usare un proprio server mail di posta. Al solito, con un po' di buona volonta', invece di chiedere al sistemista ogni volta, dovrebbe essere possibile avere un programmino che a richiste vi estrae e vi fornisce dai log la sola parte riguardante i vostri mail. Tutte cosette fattibili sui nostri server ma non su quelli altrui.
In passato conosco dei casi in cui gauss ha deliberatamente gettato via dei mail: a farlo fu il programma di antivirus, che si sbaglio' e getto via dei mail perfettamente leciti. Inquietante. L'antivirus cerca delle stringhe considerate "marcature sicure" dei vari virus, e se le trova butta via il mail. Il problema e' che tali "marcature" sono oramai troppe.
Ovviamente, visto che per lo piu' usiamo Linux o Mac, potremmo benissimo fare a meno di antivirus. I mail dei virus andrebbero semplicemente a sommarsi al resto dello SPAM. Al solito, possiamo decidere noi cosa fare sui nostri server e non su quelli altrui.
Infine c'e il problema dello SPAM. Generalmente si fa girare un programa che classifica i mail come SPAM e i vari clients di posta possono, a richiesta, tenere tali mail da parte e farveli vedere solo se proprio insistete per farlo.
C'e' da notare da da gennaio le definizioni di tale classificazione che sono usate su gauss sono sbagliate. Mancata manutenzione software da parte del Polo2 del SID.
Risultato, un numero elevato di mail normali sono classificati erroneamente come SPAM, e se usate un client troppo "intelligente" non vedete parecchi mail legittimi...
Ce ne siamo accorti quando carminati mi ha spedito un semplice mail di poche righe che mi e' stato recapitato come SPAM !
Quindi se non ricevete un mail, provate anche a guardare nello SPAM.
ciao Sergio _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Come non concordare con Alessandro B.? Senza Sergio saremmo tutti rovinati ormai da tempo, almeno da quando è stato chiuso il ns centro di calcolo!
Mi sembra che quello che dice Vincenzo T. sia però sensato: bisogna pensare anche al futuro (clonare Sergio per il momento mi sembra difficile)
daniele
Il giorno 18 maggio 2015 13:12, Vincenzo Tortorelli tortorel@dm.unipi.it ha scritto:
Senza dubbio la proposta di Alessandro e' da accogliere e anche in un quadro piu' ampio:
Sergio Steffe non e' eterno e la sua passione per le macchine e la corretta lor gestione non puo' essere unico punto di riferimento.
Sarebbe bene che noi si potesse incaricare Sergio, remunerandolo opportunamente, anche in vista del suo pensionamento, non solo di quanto Alessandro, Marco , Margherita hanno indicato, ma anche della preparazione e selezione di giovani nostri studenti interessati a tali cure.
Vincenzo
On Sun, 17 May 2015, colombin@dm.unipi.it wrote:
Voglio anch'io, avendo numerose volte ricevuto validissimo aiuto da
Sergio
Steffe', e conoscendo la sua dedizione e competenza nelle questioni di informatica, appoggiare pienamente la proposta di Berarducci.
Ferruccio Colombini
Cari colleghi,
scusate se intervengo anche io. In effetti Steffe' almeno su un punto ha ragione, anche io ricevo molte mail che mi vengono classificate come
spam
e non lo sono. Avevo proprio intenzione di chiedergli consiglio su come dire al sistema di non classificare come spam le mail provenienti da alcuni indirizzi, e grazie alla sua email mi accorgo che ??? un problema condiviso. Non so che incarichi abbia formalmente Steffe' e scusate il mio
intervento
forse frutto di ingenuit???, ma vorrei fare la seguente banale considerazione. Visto che Steffe', per pura ed evidente passione per i computer e nessun secondo fine, fa gratuitamente ci??? che altri
farebbero a
pagamente (ne ho esperienza diretta avendogli chiesto aiuto innumerevoli volte), io sono pienamente a favore del fatto che gli vengano date maggiori responsabilit??? e possibilit??? di intervenire, come da lui
stesso
pi??? volte auspicato. Se il dipartimento fosse concorde e coeso forse qualcosa si potrebbe ottenere. Tutto ci??? naturalmente in uno spirito
di
collaborazione e senza voler sfiduciare o polemizzare con nessuno.
Alessandro Berarducci
Il giorno 16/mag/2015, alle ore 18.30, Sergio Steffe' ha scritto:
Scusate se intervengo ancora in questa discussione, ma forse posso dare qualche chiarimento.
Vi ricordo che quando si ruppe gauss, Besseghini e Mandorino riuscirono a fare un piccolo miracolo: presero uno dei PC che andavano installati per l'aula 4 e vi riinstallarono gauss a tempo di record e lo rimisero in servizio.
Una bellissima e ben riuscita toppa temporanea. (E in aula 4 ci manca una macchina).
Ma e' un PC, di gran lunga inferiore per prestazioni ai PC che la maggior parte di noi ha sul proprio tavolo ! E' chiaro che e' piu' lento del server che avevamo prima!
Il dipartimento comunque si e' nel frattempo procurato un server nuovo, che e' inutilizzato da oltre un anno perche' il SID non ha voluto installarlo; ci impedisce inoltre di installarlo anche ora non dandoci le password di root di gauss e tonelli che ci servono per travasare i dati. Non dico altro su questo punto...
Detto cio' penso che i problemi di lentezza della macchina sopratutto quando ha un po' di carico siano chiari a tutti!
Riguardo alla diatriba su come sapere se un mail e' partito o e' arrivato, c'e' un unico sistema sicuro: si guarda il log del mailer.
Sulle prime macchine che installavo (anni 90), lo mettevo leggibile a tutti - e pazienza per la privacy.
Successivamente sono state formalizzate delle leggi che paragonano la e-mail alla posta fisica, e il sistemista, al pari del postino, ha l'obbligo di proteggere la privacy degli utenti, e quindi mette il log non leggibile a tutti.
Ma naturalmente ogni utente ha il diritto di conoscere i dati relativi ai propri mail, e quindi ha il diritto di chiedere al sistemista di estrarre dal log i dati relativi ai propri mail. Questi dati dicono esattamente se e quando il messaggio e' stato consegnato al server di destinazione.
Per esempio ora faccio mail steffe@dm.unipi.it e mando una riga di prova.
Sul log della mia macchina - che e' anche server di posta - trovo:
May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: from=steffe@wallis.dm.unipi.it, size=322, nrcpt=1 (queue active) May 16 18:34:40 wallis postfix/smtp[5388]: 679281875BB: to=steffe@dm.unipi.it, relay=gauss.dm.unipi.it[131.114.72.55]:25, delay=0.09, delays=0.02/0.01/0.06/0.01, dsn=2.0.0, status=sent (250 2.0.0 Ok: queued as 7F28E21511) May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: removed
che mi dice che il messaggio e' stato preso dalla coda di messaggi del mio mail server wallis.dm.unipi.it, consegnato al server gauss.dm.unipi.it alle May 16 18:34:40 e rimosso dalla coda di messaggi di wallis, poiche' la consegna ha avuto successo.
A questo punto se il destinatario di dm.unipi.it di cui gauss e' il mail server non lo riceve, so di sicuro che o l'ha perso gauss, o il destinatario l'ha girato a un sua altro account di un altro provider e allora potrebbe essere stato perso li. Si guardano i log di gauss e si capisce cosa sia successo.
Ovviamente se la mia macchina non fosse un server di posta ma solo un client, avrei dati meno precisi: saprei solo di averlo consegnato a un altro server che poi deve consegnarlo al server destinatario, e avere accesso ai log diventa piu' difficile. Capite quindi l'importanza di usare un proprio server mail di posta. Al solito, con un po' di buona volonta', invece di chiedere al sistemista ogni volta, dovrebbe essere possibile avere un programmino che a richiste vi estrae e vi fornisce dai log la sola parte riguardante i vostri mail. Tutte cosette fattibili sui nostri server ma non su quelli altrui.
In passato conosco dei casi in cui gauss ha deliberatamente gettato via dei mail: a farlo fu il programma di antivirus, che si sbaglio' e getto via dei mail perfettamente leciti. Inquietante. L'antivirus cerca delle stringhe considerate "marcature sicure" dei vari virus, e se le trova butta via il mail. Il problema e' che tali "marcature" sono oramai troppe.
Ovviamente, visto che per lo piu' usiamo Linux o Mac, potremmo benissimo fare a meno di antivirus. I mail dei virus andrebbero semplicemente a sommarsi al resto dello SPAM. Al solito, possiamo decidere noi cosa fare sui nostri server e non su quelli altrui.
Infine c'e il problema dello SPAM. Generalmente si fa girare un programa che classifica i mail come SPAM e i vari clients di posta possono, a richiesta, tenere tali mail da parte e farveli vedere solo se proprio insistete per farlo.
C'e' da notare da da gennaio le definizioni di tale classificazione che sono usate su gauss sono sbagliate. Mancata manutenzione software da parte del Polo2 del SID.
Risultato, un numero elevato di mail normali sono classificati erroneamente come SPAM, e se usate un client troppo "intelligente" non vedete parecchi mail legittimi...
Ce ne siamo accorti quando carminati mi ha spedito un semplice mail di poche righe che mi e' stato recapitato come SPAM !
Quindi se non ricevete un mail, provate anche a guardare nello SPAM.
ciao Sergio _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Concordo anch'io con gli interventi precedenti, sia quando esprimono stima e riconoscenza per il lavoro di Sergio, sia quando auspicano che possa intervenire concretamente, a breve, medio e lungo termine, sulla nostra rete.
Giovanni
Il giorno 18/mag/2015, alle ore 16:19, Pier Daniele Napolitani napolita@dm.unipi.it ha scritto:
Come non concordare con Alessandro B.? Senza Sergio saremmo tutti rovinati ormai da tempo, almeno da quando è stato chiuso il ns centro di calcolo!
Mi sembra che quello che dice Vincenzo T. sia però sensato: bisogna pensare anche al futuro (clonare Sergio per il momento mi sembra difficile)
daniele
Il giorno 18 maggio 2015 13:12, Vincenzo Tortorelli tortorel@dm.unipi.it ha scritto:
Senza dubbio la proposta di Alessandro e' da accogliere e anche in un quadro piu' ampio:
Sergio Steffe non e' eterno e la sua passione per le macchine e la corretta lor gestione non puo' essere unico punto di riferimento.
Sarebbe bene che noi si potesse incaricare Sergio, remunerandolo opportunamente, anche in vista del suo pensionamento, non solo di quanto Alessandro, Marco , Margherita hanno indicato, ma anche della preparazione e selezione di giovani nostri studenti interessati a tali cure.
Vincenzo
On Sun, 17 May 2015, colombin@dm.unipi.it wrote:
Voglio anch'io, avendo numerose volte ricevuto validissimo aiuto da Sergio Steffe', e conoscendo la sua dedizione e competenza nelle questioni di informatica, appoggiare pienamente la proposta di Berarducci.
Ferruccio Colombini
Cari colleghi,
scusate se intervengo anche io. In effetti Steffe' almeno su un punto ha ragione, anche io ricevo molte mail che mi vengono classificate come spam e non lo sono. Avevo proprio intenzione di chiedergli consiglio su come dire al sistema di non classificare come spam le mail provenienti da alcuni indirizzi, e grazie alla sua email mi accorgo che ??? un problema condiviso. Non so che incarichi abbia formalmente Steffe' e scusate il mio intervento forse frutto di ingenuit???, ma vorrei fare la seguente banale considerazione. Visto che Steffe', per pura ed evidente passione per i computer e nessun secondo fine, fa gratuitamente ci??? che altri
farebbero a
pagamente (ne ho esperienza diretta avendogli chiesto aiuto innumerevoli volte), io sono pienamente a favore del fatto che gli vengano date maggiori responsabilit??? e possibilit??? di intervenire, come da lui
stesso
pi??? volte auspicato. Se il dipartimento fosse concorde e coeso forse qualcosa si potrebbe ottenere. Tutto ci??? naturalmente in uno spirito di collaborazione e senza voler sfiduciare o polemizzare con nessuno.
Alessandro Berarducci
Il giorno 16/mag/2015, alle ore 18.30, Sergio Steffe' ha scritto:
Scusate se intervengo ancora in questa discussione, ma forse posso dare qualche chiarimento.
Vi ricordo che quando si ruppe gauss, Besseghini e Mandorino riuscirono a fare un piccolo miracolo: presero uno dei PC che andavano installati per l'aula 4 e vi riinstallarono gauss a tempo di record e lo rimisero in servizio.
Una bellissima e ben riuscita toppa temporanea. (E in aula 4 ci manca una macchina).
Ma e' un PC, di gran lunga inferiore per prestazioni ai PC che la maggior parte di noi ha sul proprio tavolo ! E' chiaro che e' piu' lento del server che avevamo prima!
Il dipartimento comunque si e' nel frattempo procurato un server nuovo, che e' inutilizzato da oltre un anno perche' il SID non ha voluto installarlo; ci impedisce inoltre di installarlo anche ora non dandoci le password di root di gauss e tonelli che ci servono per travasare i dati. Non dico altro su questo punto...
Detto cio' penso che i problemi di lentezza della macchina sopratutto quando ha un po' di carico siano chiari a tutti!
Riguardo alla diatriba su come sapere se un mail e' partito o e' arrivato, c'e' un unico sistema sicuro: si guarda il log del mailer.
Sulle prime macchine che installavo (anni 90), lo mettevo leggibile a tutti - e pazienza per la privacy.
Successivamente sono state formalizzate delle leggi che paragonano la e-mail alla posta fisica, e il sistemista, al pari del postino, ha l'obbligo di proteggere la privacy degli utenti, e quindi mette il log non leggibile a tutti.
Ma naturalmente ogni utente ha il diritto di conoscere i dati relativi ai propri mail, e quindi ha il diritto di chiedere al sistemista di estrarre dal log i dati relativi ai propri mail. Questi dati dicono esattamente se e quando il messaggio e' stato consegnato al server di destinazione.
Per esempio ora faccio mail steffe@dm.unipi.it e mando una riga di prova.
Sul log della mia macchina - che e' anche server di posta - trovo:
May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: from=steffe@wallis.dm.unipi.it, size=322, nrcpt=1 (queue active) May 16 18:34:40 wallis postfix/smtp[5388]: 679281875BB: to=steffe@dm.unipi.it, relay=gauss.dm.unipi.it[131.114.72.55]:25, delay=0.09, delays=0.02/0.01/0.06/0.01, dsn=2.0.0, status=sent (250 2.0.0 Ok: queued as 7F28E21511) May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: removed
che mi dice che il messaggio e' stato preso dalla coda di messaggi del mio mail server wallis.dm.unipi.it, consegnato al server gauss.dm.unipi.it alle May 16 18:34:40 e rimosso dalla coda di messaggi di wallis, poiche' la consegna ha avuto successo.
A questo punto se il destinatario di dm.unipi.it di cui gauss e' il mail server non lo riceve, so di sicuro che o l'ha perso gauss, o il destinatario l'ha girato a un sua altro account di un altro provider e allora potrebbe essere stato perso li. Si guardano i log di gauss e si capisce cosa sia successo.
Ovviamente se la mia macchina non fosse un server di posta ma solo un client, avrei dati meno precisi: saprei solo di averlo consegnato a un altro server che poi deve consegnarlo al server destinatario, e avere accesso ai log diventa piu' difficile. Capite quindi l'importanza di usare un proprio server mail di posta. Al solito, con un po' di buona volonta', invece di chiedere al sistemista ogni volta, dovrebbe essere possibile avere un programmino che a richiste vi estrae e vi fornisce dai log la sola parte riguardante i vostri mail. Tutte cosette fattibili sui nostri server ma non su quelli altrui.
In passato conosco dei casi in cui gauss ha deliberatamente gettato via dei mail: a farlo fu il programma di antivirus, che si sbaglio' e getto via dei mail perfettamente leciti. Inquietante. L'antivirus cerca delle stringhe considerate "marcature sicure" dei vari virus, e se le trova butta via il mail. Il problema e' che tali "marcature" sono oramai troppe.
Ovviamente, visto che per lo piu' usiamo Linux o Mac, potremmo benissimo fare a meno di antivirus. I mail dei virus andrebbero semplicemente a sommarsi al resto dello SPAM. Al solito, possiamo decidere noi cosa fare sui nostri server e non su quelli altrui.
Infine c'e il problema dello SPAM. Generalmente si fa girare un programa che classifica i mail come SPAM e i vari clients di posta possono, a richiesta, tenere tali mail da parte e farveli vedere solo se proprio insistete per farlo.
C'e' da notare da da gennaio le definizioni di tale classificazione che sono usate su gauss sono sbagliate. Mancata manutenzione software da parte del Polo2 del SID.
Risultato, un numero elevato di mail normali sono classificati erroneamente come SPAM, e se usate un client troppo "intelligente" non vedete parecchi mail legittimi...
Ce ne siamo accorti quando carminati mi ha spedito un semplice mail di poche righe che mi e' stato recapitato come SPAM !
Quindi se non ricevete un mail, provate anche a guardare nello SPAM.
ciao Sergio _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Bene per le preoccupazioni di Vincenzo. Ma per ora, e spero a lungo, teniamoci San Sergio (Steffe').
Roberto Dvornicich
2015-05-18 19:21 GMT+02:00 Giovanni Gaiffi gaiffi@dm.unipi.it:
Concordo anch'io con gli interventi precedenti, sia quando esprimono stima e riconoscenza per il lavoro di Sergio, sia quando auspicano che possa intervenire concretamente, a breve, medio e lungo termine, sulla nostra rete.
Giovanni
Il giorno 18/mag/2015, alle ore 16:19, Pier Daniele Napolitani < napolita@dm.unipi.it> ha scritto:
Come non concordare con Alessandro B.? Senza Sergio saremmo tutti rovinati ormai da tempo, almeno da quando è stato chiuso il ns centro di calcolo!
Mi sembra che quello che dice Vincenzo T. sia però sensato: bisogna pensare anche al futuro (clonare Sergio per il momento mi sembra difficile)
daniele
Il giorno 18 maggio 2015 13:12, Vincenzo Tortorelli tortorel@dm.unipi.it ha scritto:
Senza dubbio la proposta di Alessandro e' da accogliere e anche in un quadro piu' ampio:
Sergio Steffe non e' eterno e la sua passione per le macchine e la corretta lor gestione non puo' essere unico punto di riferimento.
Sarebbe bene che noi si potesse incaricare Sergio, remunerandolo opportunamente, anche in vista del suo pensionamento, non solo di quanto Alessandro, Marco , Margherita hanno indicato, ma anche della preparazione e selezione di giovani nostri studenti interessati a tali cure.
Vincenzo
On Sun, 17 May 2015, colombin@dm.unipi.it wrote:
Voglio anch'io, avendo numerose volte ricevuto validissimo aiuto da
Sergio
Steffe', e conoscendo la sua dedizione e competenza nelle questioni di informatica, appoggiare pienamente la proposta di Berarducci.
Ferruccio Colombini
Cari colleghi,
scusate se intervengo anche io. In effetti Steffe' almeno su un punto
ha
ragione, anche io ricevo molte mail che mi vengono classificate come
spam
e non lo sono. Avevo proprio intenzione di chiedergli consiglio su come dire al sistema di non classificare come spam le mail provenienti da alcuni indirizzi, e grazie alla sua email mi accorgo che ??? un
problema
condiviso. Non so che incarichi abbia formalmente Steffe' e scusate il mio
intervento
forse frutto di ingenuit???, ma vorrei fare la seguente banale considerazione. Visto che Steffe', per pura ed evidente passione per i computer e nessun secondo fine, fa gratuitamente ci??? che altri
farebbero a
pagamente (ne ho esperienza diretta avendogli chiesto aiuto
innumerevoli
volte), io sono pienamente a favore del fatto che gli vengano date maggiori responsabilit??? e possibilit??? di intervenire, come da lui
stesso
pi??? volte auspicato. Se il dipartimento fosse concorde e coeso forse qualcosa si potrebbe ottenere. Tutto ci??? naturalmente in uno spirito
di
collaborazione e senza voler sfiduciare o polemizzare con nessuno.
Alessandro Berarducci
Il giorno 16/mag/2015, alle ore 18.30, Sergio Steffe' ha scritto:
Scusate se intervengo ancora in questa discussione, ma forse posso dare qualche chiarimento.
Vi ricordo che quando si ruppe gauss, Besseghini e Mandorino riuscirono a fare un piccolo miracolo: presero uno dei PC che andavano installati per l'aula 4 e vi riinstallarono gauss a tempo di record e lo rimisero in servizio.
Una bellissima e ben riuscita toppa temporanea. (E in aula 4 ci manca una macchina).
Ma e' un PC, di gran lunga inferiore per prestazioni ai PC che la maggior parte di noi ha sul proprio tavolo ! E' chiaro che e' piu' lento del server che avevamo prima!
Il dipartimento comunque si e' nel frattempo procurato un server nuovo, che e' inutilizzato da oltre un anno perche' il SID non ha voluto installarlo; ci impedisce inoltre di installarlo anche ora non dandoci le password di root di gauss e tonelli che ci servono per travasare i dati. Non dico altro su questo punto...
Detto cio' penso che i problemi di lentezza della macchina sopratutto quando ha un po' di carico siano chiari a tutti!
Riguardo alla diatriba su come sapere se un mail e' partito o e' arrivato, c'e' un unico sistema sicuro: si guarda il log del mailer.
Sulle prime macchine che installavo (anni 90), lo mettevo leggibile a tutti - e pazienza per la privacy.
Successivamente sono state formalizzate delle leggi che paragonano la e-mail alla posta fisica, e il sistemista, al pari del postino, ha l'obbligo di proteggere la privacy degli utenti, e quindi mette il log non leggibile a tutti.
Ma naturalmente ogni utente ha il diritto di conoscere i dati relativi ai propri mail, e quindi ha il diritto di chiedere al sistemista di estrarre dal log i dati relativi ai propri mail. Questi dati dicono esattamente se e quando il messaggio e' stato consegnato al server di destinazione.
Per esempio ora faccio mail steffe@dm.unipi.it e mando una riga di prova.
Sul log della mia macchina - che e' anche server di posta - trovo:
May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: from=steffe@wallis.dm.unipi.it, size=322, nrcpt=1 (queue active) May 16 18:34:40 wallis postfix/smtp[5388]: 679281875BB: to=steffe@dm.unipi.it, relay=gauss.dm.unipi.it[131.114.72.55]:25, delay=0.09, delays=0.02/0.01/0.06/0.01, dsn=2.0.0, status=sent (250 2.0.0 Ok: queued as 7F28E21511) May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: removed
che mi dice che il messaggio e' stato preso dalla coda di messaggi del mio mail server wallis.dm.unipi.it, consegnato al server gauss.dm.unipi.it alle May 16 18:34:40 e rimosso dalla coda di messaggi di wallis, poiche' la consegna ha avuto successo.
A questo punto se il destinatario di dm.unipi.it di cui gauss e' il mail server non lo riceve, so di sicuro che o l'ha perso gauss, o il destinatario l'ha girato a un sua altro account di un altro provider e allora potrebbe essere stato perso li. Si guardano i log di gauss e si capisce cosa sia successo.
Ovviamente se la mia macchina non fosse un server di posta ma solo un client, avrei dati meno precisi: saprei solo di averlo consegnato a un altro server che poi deve consegnarlo al server destinatario, e avere accesso ai log diventa piu' difficile. Capite quindi l'importanza di usare un proprio server mail di posta. Al solito, con un po' di buona volonta', invece di chiedere al sistemista ogni volta, dovrebbe essere possibile avere un programmino che a richiste vi estrae e vi fornisce dai log la sola parte riguardante i vostri mail. Tutte cosette fattibili sui nostri server ma non su quelli altrui.
In passato conosco dei casi in cui gauss ha deliberatamente gettato via dei mail: a farlo fu il programma di antivirus, che si sbaglio' e getto via dei mail perfettamente leciti. Inquietante. L'antivirus cerca delle stringhe considerate "marcature sicure" dei vari virus, e se le trova butta via il mail. Il problema e' che tali "marcature" sono oramai troppe.
Ovviamente, visto che per lo piu' usiamo Linux o Mac, potremmo benissimo fare a meno di antivirus. I mail dei virus andrebbero semplicemente a sommarsi al resto dello SPAM. Al solito, possiamo decidere noi cosa fare sui nostri server e non su quelli altrui.
Infine c'e il problema dello SPAM. Generalmente si fa girare un programa che classifica i mail come SPAM e i vari clients di posta possono, a richiesta, tenere tali mail da parte e farveli vedere solo se proprio insistete per farlo.
C'e' da notare da da gennaio le definizioni di tale classificazione che sono usate su gauss sono sbagliate. Mancata manutenzione software da parte del Polo2 del SID.
Risultato, un numero elevato di mail normali sono classificati erroneamente come SPAM, e se usate un client troppo "intelligente" non vedete parecchi mail legittimi...
Ce ne siamo accorti quando carminati mi ha spedito un semplice mail di poche righe che mi e' stato recapitato come SPAM !
Quindi se non ricevete un mail, provate anche a guardare nello SPAM.
ciao Sergio _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
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Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
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Cari amici,
sottoscrivo le sante parole di Bobo a proposito del nostro santo protettore. Teniamocelo ben stretto e mostriamogli la gratitudine che merita.
Giorgio
On Tue, 19 May 2015, Roberto Dvornicich wrote:
Bene per le preoccupazioni di Vincenzo. Ma per ora, e spero a lungo, teniamoci San Sergio (Steffe').
Roberto Dvornicich
2015-05-18 19:21 GMT+02:00 Giovanni Gaiffi gaiffi@dm.unipi.it: Concordo anch'io con gli interventi precedenti, sia quando esprimono stima e riconoscenza per il lavoro di Sergio, sia quando auspicano che possa intervenire concretamente, a breve, medio e lungo termine, sulla nostra rete.
Giovanni
Il giorno 18/mag/2015, alle ore 16:19, Pier Daniele Napolitani napolita@dm.unipi.it ha scritto:
Come non concordare con Alessandro B.? Senza Sergio saremmo tutti rovinati ormai da tempo, almeno da quando è stato chiuso il ns centro di calcolo!
Mi sembra che quello che dice Vincenzo T. sia però sensato: bisogna pensare anche al futuro (clonare Sergio per il momento mi sembra difficile)
daniele
Il giorno 18 maggio 2015 13:12, Vincenzo Tortorelli tortorel@dm.unipi.it ha scritto:
Senza dubbio la proposta di Alessandro e' da accogliere e anche in un quadro piu' ampio: Sergio Steffe non e' eterno e la sua passione per le macchine e la corretta lor gestione non puo' essere unico punto di riferimento. Sarebbe bene che noi si potesse incaricare Sergio, remunerandolo opportunamente, anche in vista del suo pensionamento, non solo di quanto Alessandro, Marco , Margherita hanno indicato, ma anche della preparazione e selezione di giovani nostri studenti interessati a tali cure. Vincenzo On Sun, 17 May 2015, colombin@dm.unipi.it wrote: > Voglio anch'io, avendo numerose volte ricevuto validissimo aiuto da Sergio > Steffe', e conoscendo la sua dedizione e competenza nelle questioni di > informatica, appoggiare pienamente la proposta di Berarducci. > > Ferruccio Colombini > > >> Cari colleghi, >> >> scusate se intervengo anche io. In effetti Steffe' almeno su un punto ha >> ragione, anche io ricevo molte mail che mi vengono classificate come spam >> e non lo sono. Avevo proprio intenzione di chiedergli consiglio su come >> dire al sistema di non classificare come spam le mail provenienti da >> alcuni indirizzi, e grazie alla sua email mi accorgo che ??? un problema >> condiviso. >> Non so che incarichi abbia formalmente Steffe' e scusate il mio intervento >> forse frutto di ingenuit???, ma vorrei fare la seguente banale >> considerazione. Visto che Steffe', per pura ed evidente passione per i >> computer e nessun secondo fine, fa gratuitamente ci??? che altri > farebbero a >> pagamente (ne ho esperienza diretta avendogli chiesto aiuto innumerevoli >> volte), io sono pienamente a favore del fatto che gli vengano date >> maggiori responsabilit??? e possibilit??? di intervenire, come da lui > stesso >> pi??? volte auspicato. Se il dipartimento fosse concorde e coeso forse >> qualcosa si potrebbe ottenere. Tutto ci??? naturalmente in uno spirito di >> collaborazione e senza voler sfiduciare o polemizzare con nessuno. >> >> Alessandro Berarducci >> ------ >> >> Il giorno 16/mag/2015, alle ore 18.30, Sergio Steffe' ha scritto: >> >>> >>> >>> Scusate se intervengo ancora in questa discussione, ma >>> forse posso dare qualche chiarimento. >>> >>> ---- >>> Vi ricordo che quando si ruppe gauss, Besseghini e Mandorino >>> riuscirono a fare un piccolo miracolo: presero uno dei PC >>> che andavano installati per l'aula 4 e vi riinstallarono >>> gauss a tempo di record e lo rimisero in servizio. >>> >>> Una bellissima e ben riuscita toppa temporanea. (E in aula >>> 4 ci manca una macchina). >>> >>> Ma e' un PC, di gran lunga inferiore per prestazioni ai >>> PC che la maggior parte di noi ha sul proprio tavolo ! >>> E' chiaro che e' piu' lento del server che avevamo prima! >>> >>> Il dipartimento comunque si e' nel frattempo procurato un >>> server nuovo, che e' inutilizzato da oltre un anno perche' il >>> SID non ha voluto installarlo; ci impedisce inoltre di installarlo >>> anche ora non dandoci le password di root di gauss e tonelli >>> che ci servono per travasare i dati. >>> Non dico altro su questo punto... >>> >>> Detto cio' penso che i problemi di lentezza della macchina >>> sopratutto quando ha un po' di carico siano chiari a tutti! >>> >>> ---- >>> Riguardo alla diatriba su come sapere se un mail e' partito >>> o e' arrivato, c'e' un unico sistema sicuro: >>> si guarda il log del mailer. >>> >>> Sulle prime macchine che installavo (anni 90), lo mettevo >>> leggibile a tutti - e pazienza per la privacy. >>> >>> Successivamente sono state formalizzate delle leggi che >>> paragonano la e-mail alla posta fisica, e il sistemista, >>> al pari del postino, ha l'obbligo di proteggere la privacy >>> degli utenti, e quindi mette il log non leggibile a tutti. >>> >>> Ma naturalmente ogni utente ha il diritto di conoscere >>> i dati relativi ai propri mail, e quindi ha il diritto >>> di chiedere al sistemista di estrarre dal log i dati >>> relativi ai propri mail. >>> Questi dati dicono esattamente se e quando il messaggio >>> e' stato consegnato al server di destinazione. >>> >>> Per esempio ora faccio mail steffe@dm.unipi.it e mando >>> una riga di prova. >>> >>> Sul log della mia macchina - che e' anche server di posta - >>> trovo: >>> >>> May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: >>> from=<steffe@wallis.dm.unipi.it>, size=322, nrcpt=1 (queue active) >>> May 16 18:34:40 wallis postfix/smtp[5388]: 679281875BB: >>> to=<steffe@dm.unipi.it>, relay=gauss.dm.unipi.it[131.114.72.55]:25, >>> delay=0.09, delays=0.02/0.01/0.06/0.01, dsn=2.0.0, status=sent (250 >>> 2.0.0 Ok: queued as 7F28E21511) >>> May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: removed >>> >>> che mi dice che il messaggio e' stato preso dalla coda di messaggi >>> del mio mail server wallis.dm.unipi.it, consegnato al server >>> gauss.dm.unipi.it alle May 16 18:34:40 e rimosso dalla coda di >>> messaggi di wallis, poiche' la consegna ha avuto successo. >>> >>> A questo punto se il destinatario di dm.unipi.it di cui gauss e' il >>> mail server non lo riceve, so di sicuro che o l'ha perso gauss, >>> o il destinatario l'ha girato a un sua altro account di un altro >>> provider e allora potrebbe essere stato perso li. Si guardano i >>> log di gauss e si capisce cosa sia successo. >>> >>> Ovviamente se la mia macchina non fosse un server di posta ma solo >>> un client, avrei dati meno precisi: saprei solo di averlo consegnato >>> a un altro server che poi deve consegnarlo al server destinatario, >>> e avere accesso ai log diventa piu' difficile. Capite quindi >>> l'importanza di usare un proprio server mail di posta. >>> Al solito, con un po' di buona volonta', invece di chiedere al >>> sistemista ogni volta, dovrebbe essere possibile avere un programmino >>> che a richiste vi estrae e vi fornisce dai log la sola parte >>> riguardante i vostri mail. Tutte cosette fattibili sui nostri >>> server ma non su quelli altrui. >>> >>> In passato conosco dei casi in cui gauss ha deliberatamente gettato >>> via dei mail: >>> a farlo fu il programma di antivirus, che si sbaglio' e getto via >>> dei mail perfettamente leciti. >>> Inquietante. >>> L'antivirus cerca delle stringhe considerate "marcature sicure" dei >>> vari virus, e se le trova butta via il mail. >>> Il problema e' che tali "marcature" sono oramai troppe. >>> >>> Ovviamente, visto che per lo piu' usiamo Linux o Mac, >>> potremmo benissimo fare a meno di antivirus. I mail dei >>> virus andrebbero semplicemente a sommarsi al resto dello SPAM. >>> Al solito, possiamo decidere noi cosa fare sui nostri server >>> e non su quelli altrui. >>> >>> ---- >>> Infine c'e il problema dello SPAM. >>> Generalmente si fa girare un programa che classifica i mail come >>> SPAM e i vari clients di posta possono, a richiesta, tenere tali >>> mail da parte e farveli vedere solo se proprio insistete per farlo. >>> >>> C'e' da notare da da gennaio le definizioni di tale classificazione >>> che sono usate su gauss sono sbagliate. >>> Mancata manutenzione software da parte del Polo2 del SID. >>> >>> Risultato, un numero elevato di mail normali sono classificati >>> erroneamente come SPAM, e se usate un client troppo "intelligente" >>> non vedete parecchi mail legittimi... >>> >>> Ce ne siamo accorti quando carminati mi ha spedito un semplice mail >>> di poche righe che mi e' stato recapitato come SPAM ! >>> >>> Quindi se non ricevete un mail, provate anche a guardare nello SPAM. >>> >>> >>> >>> ciao >>> Sergio >>> _______________________________________________ >>> Docenti mailing list >>> Docenti@mail.dm.unipi.it >>> https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti >> >> _______________________________________________ >> Docenti mailing list >> Docenti@mail.dm.unipi.it >> https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti >> > > _______________________________________________ > Docenti mailing list > Docenti@mail.dm.unipi.it > https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
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Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Condivido pienamente il diluvio di elogi che sta piovendo addosso a Sergio Steffé per il contributo inimitabile che da ormai trent'anni dà alla gestione della rete informatica del nostro dipartimento per passione e per puro spirito di servizio.
Mi chiedo però - spero mi perdonerete l'intrusione - se non sia il caso di discutere approfonditamente il tema in consiglio di dipartimento e di approvare una mozione che chieda con chiarezza di riaffidare a personale docente del dipartimento, quindi a Sergio e a chi altri si intenda associargli, la gestione della rete e dei server della rete, garantendo naturalmente la massima collaborazione e apertura con il personale dei servizi informatici centrali e senza che ciò possa nascondere la richiesta immediata di assegnazione di personale tecnico dedicato.
Lo dico perché, come è già apparso nei mail scambiati in questi giorni, ritengo assurdo e direi anche censurabile amministrativamente il fatto che un nuovo server acquistato sul bilancio del dipartimento per la sostituzione di gauss giaccia ancora imballato da mesi (o da anni?) perché il servizio centrale informatico non ha comunicato o non intende comunicare a nessun docente del dipartimento le password di accesso ai server attuali per poter procedere alla migrazione dei dati. Almeno così mi sembra di aver capito da un colloquio con Sergio.
Sarà poi il direttore del dipartimento a farsi carico, sulla base della mozione, di illustrare la situazione al Rettore chiedendogli un intervento autorevole che risolva problemi che sono in fondo di piccolo calibro rispetto ai disagi che causano. Le centralizzazioni possono sì portare ad economie di scala e organizzative ma hanno insito il rischio, se non si procede con saggezza e flessibilità, di portare invece anche a seri disservizi o addirittura a sprechi di risorse. Non poter utilizzare la competenza e l'intelligenza di Sergio rappresenta in fondo un grave spreco di una preziosa risorsa.
Luciano
-----Messaggio originale----- Da: docenti-bounces@mail.dm.unipi.it [mailto:docenti-bounces@mail.dm.unipi.it] Per conto di Giorgio Letta Inviato: martedì 19 maggio 2015 09.19 A: Roberto Dvornicich Cc: docenti@mail.dm.unipi.it Oggetto: Re: [Docenti] probemi posta in e out
Cari amici,
sottoscrivo le sante parole di Bobo a proposito del nostro santo protettore. Teniamocelo ben stretto e mostriamogli la gratitudine che merita.
Giorgio
On Tue, 19 May 2015, Roberto Dvornicich wrote:
Bene per le preoccupazioni di Vincenzo. Ma per ora, e spero a lungo, teniamoci San Sergio (Steffe').
Roberto Dvornicich
2015-05-18 19:21 GMT+02:00 Giovanni Gaiffi gaiffi@dm.unipi.it: Concordo anch'io con gli interventi precedenti, sia quando esprimono stima e riconoscenza per il lavoro di Sergio, sia quando auspicano che possa intervenire concretamente, a breve, medio e lungo termine, sulla nostra rete.
Giovanni
Il giorno 18/mag/2015, alle ore 16:19, Pier Daniele Napolitani napolita@dm.unipi.it ha scritto:
Come non concordare con Alessandro B.? Senza Sergio saremmo tutti rovinati ormai da tempo, almeno da quando è stato chiuso il ns centro di calcolo!
Mi sembra che quello che dice Vincenzo T. sia però sensato: bisogna pensare anche al futuro (clonare Sergio per il momento mi sembra difficile)
daniele
Il giorno 18 maggio 2015 13:12, Vincenzo Tortorelli tortorel@dm.unipi.it ha scritto:
Senza dubbio la proposta di Alessandro e' da accogliere e anche in un quadro piu' ampio: Sergio Steffe non e' eterno e la sua passione per le macchine e la corretta lor gestione non puo' essere unico punto di riferimento. Sarebbe bene che noi si potesse incaricare Sergio, remunerandolo opportunamente, anche in vista del suo pensionamento, non solo di quanto Alessandro, Marco , Margherita hanno indicato, ma anche della preparazione e selezione di giovani nostri studenti interessati a tali cure. Vincenzo On Sun, 17 May 2015, colombin@dm.unipi.it wrote: > Voglio anch'io, avendo numerose volte ricevuto validissimo aiuto da Sergio > Steffe', e conoscendo la sua dedizione e competenza nelle questioni di > informatica, appoggiare pienamente la proposta di Berarducci. > > Ferruccio Colombini > > >> Cari colleghi, >> >> scusate se intervengo anche io. In effetti Steffe' almeno su un punto ha >> ragione, anche io ricevo molte mail che mi vengono classificate come spam >> e non lo sono. Avevo proprio intenzione di chiedergli consiglio su come >> dire al sistema di non classificare come spam le mail provenienti da >> alcuni indirizzi, e grazie alla sua email mi accorgo che ??? un problema >> condiviso. >> Non so che incarichi abbia formalmente Steffe' e scusate il mio intervento >> forse frutto di ingenuit???, ma vorrei fare la seguente banale >> considerazione. Visto che Steffe', per pura ed evidente passione per i >> computer e nessun secondo fine, fa gratuitamente ci??? che altri > farebbero a >> pagamente (ne ho esperienza diretta avendogli chiesto aiuto innumerevoli >> volte), io sono pienamente a favore del fatto che gli vengano date >> maggiori responsabilit??? e possibilit??? di intervenire, come da lui > stesso >> pi??? volte auspicato. Se il dipartimento fosse concorde e coeso forse >> qualcosa si potrebbe ottenere. Tutto ci??? naturalmente in uno spirito di >> collaborazione e senza voler sfiduciare o polemizzare con nessuno. >> >> Alessandro Berarducci >> ------ >> >> Il giorno 16/mag/2015, alle ore 18.30, Sergio Steffe' ha scritto: >> >>> >>> >>> Scusate se intervengo ancora in questa discussione, ma >>> forse posso dare qualche chiarimento. >>> >>> ---- >>> Vi ricordo che quando si ruppe gauss, Besseghini e Mandorino >>> riuscirono a fare un piccolo miracolo: presero uno dei PC >>> che andavano installati per l'aula 4 e vi riinstallarono >>> gauss a tempo di record e lo rimisero in servizio. >>> >>> Una bellissima e ben riuscita toppa temporanea. (E in aula >>> 4 ci manca una macchina). >>> >>> Ma e' un PC, di gran lunga inferiore per prestazioni ai >>> PC che la maggior parte di noi ha sul proprio tavolo ! >>> E' chiaro che e' piu' lento del server che avevamo prima! >>> >>> Il dipartimento comunque si e' nel frattempo procurato un >>> server nuovo, che e' inutilizzato da oltre un anno perche' il >>> SID non ha voluto installarlo; ci impedisce inoltre di installarlo >>> anche ora non dandoci le password di root di gauss e tonelli >>> che ci servono per travasare i dati. >>> Non dico altro su questo punto... >>> >>> Detto cio' penso che i problemi di lentezza della macchina >>> sopratutto quando ha un po' di carico siano chiari a tutti! >>> >>> ---- >>> Riguardo alla diatriba su come sapere se un mail e' partito >>> o e' arrivato, c'e' un unico sistema sicuro: >>> si guarda il log del mailer. >>> >>> Sulle prime macchine che installavo (anni 90), lo mettevo >>> leggibile a tutti - e pazienza per la privacy. >>> >>> Successivamente sono state formalizzate delle leggi che >>> paragonano la e-mail alla posta fisica, e il sistemista, >>> al pari del postino, ha l'obbligo di proteggere la privacy >>> degli utenti, e quindi mette il log non leggibile a tutti. >>> >>> Ma naturalmente ogni utente ha il diritto di conoscere >>> i dati relativi ai propri mail, e quindi ha il diritto >>> di chiedere al sistemista di estrarre dal log i dati >>> relativi ai propri mail. >>> Questi dati dicono esattamente se e quando il messaggio >>> e' stato consegnato al server di destinazione. >>> >>> Per esempio ora faccio mail steffe@dm.unipi.it e mando >>> una riga di prova. >>> >>> Sul log della mia macchina - che e' anche server di posta - >>> trovo: >>> >>> May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: >>> from=<steffe@wallis.dm.unipi.it>, size=322, nrcpt=1 (queue active) >>> May 16 18:34:40 wallis postfix/smtp[5388]: 679281875BB: >>> to=<steffe@dm.unipi.it>, relay=gauss.dm.unipi.it[131.114.72.55]:25, >>> delay=0.09, delays=0.02/0.01/0.06/0.01, dsn=2.0.0, status=sent (250 >>> 2.0.0 Ok: queued as 7F28E21511) >>> May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: removed >>> >>> che mi dice che il messaggio e' stato preso dalla coda di messaggi >>> del mio mail server wallis.dm.unipi.it, consegnato al server >>> gauss.dm.unipi.it alle May 16 18:34:40 e rimosso dalla coda di >>> messaggi di wallis, poiche' la consegna ha avuto successo. >>> >>> A questo punto se il destinatario di dm.unipi.it di cui gauss e' il >>> mail server non lo riceve, so di sicuro che o l'ha perso gauss, >>> o il destinatario l'ha girato a un sua altro account di un altro >>> provider e allora potrebbe essere stato perso li. Si guardano i >>> log di gauss e si capisce cosa sia successo. >>> >>> Ovviamente se la mia macchina non fosse un server di posta ma solo >>> un client, avrei dati meno precisi: saprei solo di averlo consegnato >>> a un altro server che poi deve consegnarlo al server destinatario, >>> e avere accesso ai log diventa piu' difficile. Capite quindi >>> l'importanza di usare un proprio server mail di posta. >>> Al solito, con un po' di buona volonta', invece di chiedere al >>> sistemista ogni volta, dovrebbe essere possibile avere un programmino >>> che a richiste vi estrae e vi fornisce dai log la sola parte >>> riguardante i vostri mail. Tutte cosette fattibili sui nostri >>> server ma non su quelli altrui. >>> >>> In passato conosco dei casi in cui gauss ha deliberatamente gettato >>> via dei mail: >>> a farlo fu il programma di antivirus, che si sbaglio' e getto via >>> dei mail perfettamente leciti. >>> Inquietante. >>> L'antivirus cerca delle stringhe considerate "marcature sicure" dei >>> vari virus, e se le trova butta via il mail. >>> Il problema e' che tali "marcature" sono oramai troppe. >>> >>> Ovviamente, visto che per lo piu' usiamo Linux o Mac, >>> potremmo benissimo fare a meno di antivirus. I mail dei >>> virus andrebbero semplicemente a sommarsi al resto dello SPAM. >>> Al solito, possiamo decidere noi cosa fare sui nostri server >>> e non su quelli altrui. >>> >>> ---- >>> Infine c'e il problema dello SPAM. >>> Generalmente si fa girare un programa che classifica i mail come >>> SPAM e i vari clients di posta possono, a richiesta, tenere tali >>> mail da parte e farveli vedere solo se proprio insistete per farlo. >>> >>> C'e' da notare da da gennaio le definizioni di tale classificazione >>> che sono usate su gauss sono sbagliate. >>> Mancata manutenzione software da parte del Polo2 del SID. >>> >>> Risultato, un numero elevato di mail normali sono classificati >>> erroneamente come SPAM, e se usate un client troppo "intelligente" >>> non vedete parecchi mail legittimi... >>> >>> Ce ne siamo accorti quando carminati mi ha spedito un semplice mail >>> di poche righe che mi e' stato recapitato come SPAM ! >>> >>> Quindi se non ricevete un mail, provate anche a guardare nello SPAM. >>> >>> >>> >>> ciao >>> Sergio >>> _______________________________________________ >>> Docenti mailing list >>> Docenti@mail.dm.unipi.it >>> https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti >> >> _______________________________________________ >> Docenti mailing list >> Docenti@mail.dm.unipi.it >> https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti >> > > _______________________________________________ > Docenti mailing list > Docenti@mail.dm.unipi.it > https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
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Cari Colleghi, mi scuso per la lentezza nella risposta ma sono stato off-line da mercoledi' a domenica. Vengo subito alle questioni specifiche:
1) Perche' il SID non installa i server nuovi del dipartimento?
La carta dei servizi del SID prevede che i tecnici intervengano in modo specifico ed esclude il caso di server installati nei dipartimenti. La carta dei servizi e' stata stilata da una commissione di cui facevano parte numerosi colleghi (non di matematica). I tecnici avrebbero, forse, potuto installare i server prima dell'approvazione della carta, ma le linee guida erano gia' assai chiare. Spetta ai colleghi eletti nelle varie cariche centrali dare le linee guida, spettera' a noi trarne le conseguenze ed orientarci in futuro.
2) Perche' non abbiamo ancora le password dei server?
Dividiamo i server del dipartimento in due gruppi: -Tonelli/Gauss (dove risiede la posta @dm.unipi.it) -Tutti gli altri.
Gia' la settimana scorsa abbiamo concluso con i tecnici del polo 2 che le password del secondo gruppo possono essere restituite al dipartimento perche' non necessarie per la migrazione a servizi di ateneo. E' stata preparata una busta per il direttore del dipartimento. Il direttore Abate e' in missione e tutti i tecnici informatici dell'ateneo quando si tratta del dipartimento di matematica si muovono con enorme prudenza a seguito di alcune minacce di conseguenze legali ricevute in passato (non conosco il dettaglio in quanto ancora non mi occupavo del SID).
La password di Tonelli/Gauss ci sara' restituita appena completata la migrazione alla posta di ateneo. Questo ritardo e', in parte, colpa mia. Come ricorderete, alcuni mesi fa, vi ho chiesto di verificare alcuni dati personali riguardo alla posta elettronica. Quando pensavo di aver completato la raccolta dei dati e di avere informato tutti su quello che facevamo, improvvisamente, e' apparso un file di alias di email, stratificatosi in almeno un decennio e di cui mi devo occupare prima di concludere la migrazione. Richiede molto del mio tempo ma entro la prossima settimana sara' fatto. A quel punto migreremo la posta e tutte le password torneranno indietro.
3) Osservazioni finali.
Anche se nessuno se ne accorge, i tecnici del polo 2 fanno ogni settimana decine di piccoli interventi per noi. Dal momento in cui le password torneranno al dipartimento questi servizi saranno svolti da una societa' esterna che paghiamo con fondi del dipartimento (fino al momento, che non vedo vicino, in cui ci saranno assegnati dei tecnici). Al momento attuale non vedo nelle previsioni del bilancio 2016 la disponibilita' economica che abbiamo nel 2015.
Saluti a tutti
Luigi
On Tue, 19 May 2015, modica@dm.unipi.it wrote:
Condivido pienamente il diluvio di elogi che sta piovendo addosso a Sergio Steff? per il contributo inimitabile che da ormai trent'anni d? alla gestione della rete informatica del nostro dipartimento per passione e per puro spirito di servizio.
Mi chiedo per? - spero mi perdonerete l'intrusione - se non sia il caso di discutere approfonditamente il tema in consiglio di dipartimento e di approvare una mozione che chieda con chiarezza di riaffidare a personale docente del dipartimento, quindi a Sergio e a chi altri si intenda associargli, la gestione della rete e dei server della rete, garantendo naturalmente la massima collaborazione e apertura con il personale dei servizi informatici centrali e senza che ci? possa nascondere la richiesta immediata di assegnazione di personale tecnico dedicato.
Lo dico perch?, come ? gi? apparso nei mail scambiati in questi giorni, ritengo assurdo e direi anche censurabile amministrativamente il fatto che un nuovo server acquistato sul bilancio del dipartimento per la sostituzione di gauss giaccia ancora imballato da mesi (o da anni?) perch? il servizio centrale informatico non ha comunicato o non intende comunicare a nessun docente del dipartimento le password di accesso ai server attuali per poter procedere alla migrazione dei dati. Almeno cos? mi sembra di aver capito da un colloquio con Sergio.
Sar? poi il direttore del dipartimento a farsi carico, sulla base della mozione, di illustrare la situazione al Rettore chiedendogli un intervento autorevole che risolva problemi che sono in fondo di piccolo calibro rispetto ai disagi che causano. Le centralizzazioni possono s? portare ad economie di scala e organizzative ma hanno insito il rischio, se non si procede con saggezza e flessibilit?, di portare invece anche a seri disservizi o addirittura a sprechi di risorse. Non poter utilizzare la competenza e l'intelligenza di Sergio rappresenta in fondo un grave spreco di una preziosa risorsa.
Luciano
-----Messaggio originale----- Da: docenti-bounces@mail.dm.unipi.it [mailto:docenti-bounces@mail.dm.unipi.it] Per conto di Giorgio Letta Inviato: marted? 19 maggio 2015 09.19 A: Roberto Dvornicich Cc: docenti@mail.dm.unipi.it Oggetto: Re: [Docenti] probemi posta in e out
Cari amici,
sottoscrivo le sante parole di Bobo a proposito del nostro santo protettore. Teniamocelo ben stretto e mostriamogli la gratitudine che merita.
Giorgio
On Tue, 19 May 2015, Roberto Dvornicich wrote:
Bene per le preoccupazioni di Vincenzo. Ma per ora, e spero a lungo, teniamoci San Sergio (Steffe').
Roberto Dvornicich
2015-05-18 19:21 GMT+02:00 Giovanni Gaiffi gaiffi@dm.unipi.it: Concordo anch'io con gli interventi precedenti, sia quando esprimono stima e riconoscenza per il lavoro di Sergio, sia quando auspicano che possa intervenire concretamente, a breve, medio e lungo termine, sulla nostra rete.
Giovanni
Il giorno 18/mag/2015, alle ore 16:19, Pier Daniele Napolitani napolita@dm.unipi.it ha scritto:
Come non concordare con Alessandro B.? Senza Sergio saremmo tutti rovinati ormai da tempo, almeno da quando ? stato chiuso il ns centro di calcolo!
Mi sembra che quello che dice Vincenzo T. sia per? sensato: bisogna pensare anche al futuro (clonare Sergio per il momento mi sembra difficile)
daniele
Il giorno 18 maggio 2015 13:12, Vincenzo Tortorelli tortorel@dm.unipi.it ha scritto:
Senza dubbio la proposta di Alessandro e' da accogliere e anche in un quadro piu' ampio: Sergio Steffe non e' eterno e la sua passione per le macchine e la corretta lor gestione non puo' essere unico punto di riferimento. Sarebbe bene che noi si potesse incaricare Sergio, remunerandolo opportunamente, anche in vista del suo pensionamento, non solo di quanto Alessandro, Marco , Margherita hanno indicato, ma anche della preparazione e selezione di giovani nostri studenti interessati a tali cure. Vincenzo On Sun, 17 May 2015, colombin@dm.unipi.it wrote: > Voglio anch'io, avendo numerose volte ricevuto validissimo aiuto da Sergio > Steffe', e conoscendo la sua dedizione e competenza nelle questioni di > informatica, appoggiare pienamente la proposta di Berarducci. > > Ferruccio Colombini > > >> Cari colleghi, >> >> scusate se intervengo anche io. In effetti Steffe' almeno su un punto ha >> ragione, anche io ricevo molte mail che mi vengono classificate come spam >> e non lo sono. Avevo proprio intenzione di chiedergli consiglio su come >> dire al sistema di non classificare come spam le mail provenienti da >> alcuni indirizzi, e grazie alla sua email mi accorgo che ??? un problema >> condiviso. >> Non so che incarichi abbia formalmente Steffe' e scusate il mio intervento >> forse frutto di ingenuit???, ma vorrei fare la seguente banale >> considerazione. Visto che Steffe', per pura ed evidente passione per i >> computer e nessun secondo fine, fa gratuitamente ci??? che altri > farebbero a >> pagamente (ne ho esperienza diretta avendogli chiesto aiuto innumerevoli >> volte), io sono pienamente a favore del fatto che gli vengano date >> maggiori responsabilit??? e possibilit??? di intervenire, come da lui > stesso >> pi??? volte auspicato. Se il dipartimento fosse concorde e coeso forse >> qualcosa si potrebbe ottenere. Tutto ci??? naturalmente in uno spirito di >> collaborazione e senza voler sfiduciare o polemizzare con nessuno. >> >> Alessandro Berarducci >> ------ >> >> Il giorno 16/mag/2015, alle ore 18.30, Sergio Steffe' ha scritto: >> >>> >>> >>> Scusate se intervengo ancora in questa discussione, ma >>> forse posso dare qualche chiarimento. >>> >>> ---- >>> Vi ricordo che quando si ruppe gauss, Besseghini e Mandorino >>> riuscirono a fare un piccolo miracolo: presero uno dei PC >>> che andavano installati per l'aula 4 e vi riinstallarono >>> gauss a tempo di record e lo rimisero in servizio. >>> >>> Una bellissima e ben riuscita toppa temporanea. (E in aula >>> 4 ci manca una macchina). >>> >>> Ma e' un PC, di gran lunga inferiore per prestazioni ai >>> PC che la maggior parte di noi ha sul proprio tavolo ! >>> E' chiaro che e' piu' lento del server che avevamo prima! >>> >>> Il dipartimento comunque si e' nel frattempo procurato un >>> server nuovo, che e' inutilizzato da oltre un anno perche' il >>> SID non ha voluto installarlo; ci impedisce inoltre di installarlo >>> anche ora non dandoci le password di root di gauss e tonelli >>> che ci servono per travasare i dati. >>> Non dico altro su questo punto... >>> >>> Detto cio' penso che i problemi di lentezza della macchina >>> sopratutto quando ha un po' di carico siano chiari a tutti! >>> >>> ---- >>> Riguardo alla diatriba su come sapere se un mail e' partito >>> o e' arrivato, c'e' un unico sistema sicuro: >>> si guarda il log del mailer. >>> >>> Sulle prime macchine che installavo (anni 90), lo mettevo >>> leggibile a tutti - e pazienza per la privacy. >>> >>> Successivamente sono state formalizzate delle leggi che >>> paragonano la e-mail alla posta fisica, e il sistemista, >>> al pari del postino, ha l'obbligo di proteggere la privacy >>> degli utenti, e quindi mette il log non leggibile a tutti. >>> >>> Ma naturalmente ogni utente ha il diritto di conoscere >>> i dati relativi ai propri mail, e quindi ha il diritto >>> di chiedere al sistemista di estrarre dal log i dati >>> relativi ai propri mail. >>> Questi dati dicono esattamente se e quando il messaggio >>> e' stato consegnato al server di destinazione. >>> >>> Per esempio ora faccio mail steffe@dm.unipi.it e mando >>> una riga di prova. >>> >>> Sul log della mia macchina - che e' anche server di posta - >>> trovo: >>> >>> May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: >>> from=<steffe@wallis.dm.unipi.it>, size=322, nrcpt=1 (queue active) >>> May 16 18:34:40 wallis postfix/smtp[5388]: 679281875BB: >>> to=<steffe@dm.unipi.it>, relay=gauss.dm.unipi.it[131.114.72.55]:25, >>> delay=0.09, delays=0.02/0.01/0.06/0.01, dsn=2.0.0, status=sent (250 >>> 2.0.0 Ok: queued as 7F28E21511) >>> May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: removed >>> >>> che mi dice che il messaggio e' stato preso dalla coda di messaggi >>> del mio mail server wallis.dm.unipi.it, consegnato al server >>> gauss.dm.unipi.it alle May 16 18:34:40 e rimosso dalla coda di >>> messaggi di wallis, poiche' la consegna ha avuto successo. >>> >>> A questo punto se il destinatario di dm.unipi.it di cui gauss e' il >>> mail server non lo riceve, so di sicuro che o l'ha perso gauss, >>> o il destinatario l'ha girato a un sua altro account di un altro >>> provider e allora potrebbe essere stato perso li. Si guardano i >>> log di gauss e si capisce cosa sia successo. >>> >>> Ovviamente se la mia macchina non fosse un server di posta ma solo >>> un client, avrei dati meno precisi: saprei solo di averlo consegnato >>> a un altro server che poi deve consegnarlo al server destinatario, >>> e avere accesso ai log diventa piu' difficile. Capite quindi >>> l'importanza di usare un proprio server mail di posta. >>> Al solito, con un po' di buona volonta', invece di chiedere al >>> sistemista ogni volta, dovrebbe essere possibile avere un programmino >>> che a richiste vi estrae e vi fornisce dai log la sola parte >>> riguardante i vostri mail. Tutte cosette fattibili sui nostri >>> server ma non su quelli altrui. >>> >>> In passato conosco dei casi in cui gauss ha deliberatamente gettato >>> via dei mail: >>> a farlo fu il programma di antivirus, che si sbaglio' e getto via >>> dei mail perfettamente leciti. >>> Inquietante. >>> L'antivirus cerca delle stringhe considerate "marcature sicure" dei >>> vari virus, e se le trova butta via il mail. >>> Il problema e' che tali "marcature" sono oramai troppe. >>> >>> Ovviamente, visto che per lo piu' usiamo Linux o Mac, >>> potremmo benissimo fare a meno di antivirus. I mail dei >>> virus andrebbero semplicemente a sommarsi al resto dello SPAM. >>> Al solito, possiamo decidere noi cosa fare sui nostri server >>> e non su quelli altrui. >>> >>> ---- >>> Infine c'e il problema dello SPAM. >>> Generalmente si fa girare un programa che classifica i mail come >>> SPAM e i vari clients di posta possono, a richiesta, tenere tali >>> mail da parte e farveli vedere solo se proprio insistete per farlo. >>> >>> C'e' da notare da da gennaio le definizioni di tale classificazione >>> che sono usate su gauss sono sbagliate. >>> Mancata manutenzione software da parte del Polo2 del SID. >>> >>> Risultato, un numero elevato di mail normali sono classificati >>> erroneamente come SPAM, e se usate un client troppo "intelligente" >>> non vedete parecchi mail legittimi... >>> >>> Ce ne siamo accorti quando carminati mi ha spedito un semplice mail >>> di poche righe che mi e' stato recapitato come SPAM ! >>> >>> Quindi se non ricevete un mail, provate anche a guardare nello SPAM. >>> >>> >>> >>> ciao >>> Sergio >>> _______________________________________________ >>> Docenti mailing list >>> Docenti@mail.dm.unipi.it >>> https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti >> >> _______________________________________________ >> Docenti mailing list >> Docenti@mail.dm.unipi.it >> https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti >> > > _______________________________________________ > Docenti mailing list > Docenti@mail.dm.unipi.it > https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
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Prof. Luigi De Pascale: Dipartimento di Matematica Via Buonarroti 1/C, 56127 Pisa, ITALY Tel.: +39/050/2213869 Fax:050/2213802 E-mail: depascal AT dm.unipi.it
Sono contrario a risposte collettive ma mi sento di rispondere su alcuni punti solo per dire che e' vero che si interviene su piccoli interventi, appunto, piccoli,quando non si puo' rispondere che le macchine sono obsolete. Forse e' stato detto solo a me, ma forse anche altri si son sentiti dire che la colpa era il fatto che loro macchina era obsoleta, scaricando cosi' l'onere su chi deve installare la nuova.
Sul fatto che la centralizzazione sia un risparmio vorrei solo aggiungere che alla fin fine, se non ho capito male, l'esternalizzazione di alcuni servizi la paghiamo noi, dipartimento di matematica. Risparmio quindi per chi?
Forse, come ha detto qualcuno in consiglio, sono contrario alle riforme e al nuovo o forse mi piacerebbe sapere di che nuovo si tratta prima di essere daccordo.
Forse sono solo contrario agli slogan.
Fabrizio
Cari Colleghi, mi scuso per la lentezza nella risposta ma sono stato off-line da mercoledi' a domenica. Vengo subito alle questioni specifiche:
- Perche' il SID non installa i server nuovi del dipartimento?
La carta dei servizi del SID prevede che i tecnici intervengano in modo specifico ed esclude il caso di server installati nei dipartimenti. La carta dei servizi e' stata stilata da una commissione di cui facevano parte numerosi colleghi (non di matematica). I tecnici avrebbero, forse, potuto installare i server prima dell'approvazione della carta, ma le linee guida erano gia' assai chiare. Spetta ai colleghi eletti nelle varie cariche centrali dare le linee guida, spettera' a noi trarne le conseguenze ed orientarci in futuro.
- Perche' non abbiamo ancora le password dei server?
Dividiamo i server del dipartimento in due gruppi: -Tonelli/Gauss (dove risiede la posta @dm.unipi.it) -Tutti gli altri.
Gia' la settimana scorsa abbiamo concluso con i tecnici del polo 2 che le password del secondo gruppo possono essere restituite al dipartimento perche' non necessarie per la migrazione a servizi di ateneo. E' stata preparata una busta per il direttore del dipartimento. Il direttore Abate e' in missione e tutti i tecnici informatici dell'ateneo quando si tratta del dipartimento di matematica si muovono con enorme prudenza a seguito di alcune minacce di conseguenze legali ricevute in passato (non conosco il dettaglio in quanto ancora non mi occupavo del SID).
La password di Tonelli/Gauss ci sara' restituita appena completata la migrazione alla posta di ateneo. Questo ritardo e', in parte, colpa mia. Come ricorderete, alcuni mesi fa, vi ho chiesto di verificare alcuni dati personali riguardo alla posta elettronica. Quando pensavo di aver completato la raccolta dei dati e di avere informato tutti su quello che facevamo, improvvisamente, e' apparso un file di alias di email, stratificatosi in almeno un decennio e di cui mi devo occupare prima di concludere la migrazione. Richiede molto del mio tempo ma entro la prossima settimana sara' fatto. A quel punto migreremo la posta e tutte le password torneranno indietro.
- Osservazioni finali.
Anche se nessuno se ne accorge, i tecnici del polo 2 fanno ogni settimana decine di piccoli interventi per noi. Dal momento in cui le password torneranno al dipartimento questi servizi saranno svolti da una societa' esterna che paghiamo con fondi del dipartimento (fino al momento, che non vedo vicino, in cui ci saranno assegnati dei tecnici). Al momento attuale non vedo nelle previsioni del bilancio 2016 la disponibilita' economica che abbiamo nel 2015.
Saluti a tutti
Luigi
On Tue, 19 May 2015, modica@dm.unipi.it wrote:
Condivido pienamente il diluvio di elogi che sta piovendo addosso a Sergio Steff? per il contributo inimitabile che da ormai trent'anni d? alla gestione della rete informatica del nostro dipartimento per passione e per puro spirito di servizio.
Mi chiedo per? - spero mi perdonerete l'intrusione - se non sia il caso di discutere approfonditamente il tema in consiglio di dipartimento e di approvare una mozione che chieda con chiarezza di riaffidare a personale docente del dipartimento, quindi a Sergio e a chi altri si intenda associargli, la gestione della rete e dei server della rete, garantendo naturalmente la massima collaborazione e apertura con il personale dei servizi informatici centrali e senza che ci? possa nascondere la richiesta immediata di assegnazione di personale tecnico dedicato.
Lo dico perch?, come ? gi? apparso nei mail scambiati in questi giorni, ritengo assurdo e direi anche censurabile amministrativamente il fatto che un nuovo server acquistato sul bilancio del dipartimento per la sostituzione di gauss giaccia ancora imballato da mesi (o da anni?) perch? il servizio centrale informatico non ha comunicato o non intende comunicare a nessun docente del dipartimento le password di accesso ai server attuali per poter procedere alla migrazione dei dati. Almeno cos? mi sembra di aver capito da un colloquio con Sergio.
Sar? poi il direttore del dipartimento a farsi carico, sulla base della mozione, di illustrare la situazione al Rettore chiedendogli un intervento autorevole che risolva problemi che sono in fondo di piccolo calibro rispetto ai disagi che causano. Le centralizzazioni possono s? portare ad economie di scala e organizzative ma hanno insito il rischio, se non si procede con saggezza e flessibilit?, di portare invece anche a seri disservizi o addirittura a sprechi di risorse. Non poter utilizzare la competenza e l'intelligenza di Sergio rappresenta in fondo un grave spreco di una preziosa risorsa.
Luciano
-----Messaggio originale----- Da: docenti-bounces@mail.dm.unipi.it [mailto:docenti-bounces@mail.dm.unipi.it] Per conto di Giorgio Letta Inviato: marted? 19 maggio 2015 09.19 A: Roberto Dvornicich Cc: docenti@mail.dm.unipi.it Oggetto: Re: [Docenti] probemi posta in e out
Cari amici,
sottoscrivo le sante parole di Bobo a proposito del nostro santo protettore. Teniamocelo ben stretto e mostriamogli la gratitudine che merita.
Giorgio
On Tue, 19 May 2015, Roberto Dvornicich wrote:
Bene per le preoccupazioni di Vincenzo. Ma per ora, e spero a lungo, teniamoci San Sergio (Steffe').
Roberto Dvornicich
2015-05-18 19:21 GMT+02:00 Giovanni Gaiffi gaiffi@dm.unipi.it: Concordo anch'io con gli interventi precedenti, sia quando esprimono stima e riconoscenza per il lavoro di Sergio, sia quando auspicano che possa intervenire concretamente, a breve, medio e lungo termine, sulla nostra rete.
Giovanni
Il giorno 18/mag/2015, alle ore 16:19, Pier Daniele Napolitani napolita@dm.unipi.it ha scritto:
Come non concordare con Alessandro B.? Senza Sergio saremmo tutti rovinati ormai da tempo, almeno da quando ? stato chiuso il ns centro di calcolo!
Mi sembra che quello che dice Vincenzo T. sia per? sensato: bisogna pensare anche al futuro (clonare Sergio per il momento mi sembra difficile)
daniele
Il giorno 18 maggio 2015 13:12, Vincenzo Tortorelli tortorel@dm.unipi.it ha scritto:
Senza dubbio la proposta di Alessandro e' da accogliere e anche in un quadro piu' ampio: Sergio Steffe non e' eterno e la sua passione per le macchine e la corretta lor gestione non puo' essere unico punto di riferimento. Sarebbe bene che noi si potesse incaricare Sergio, remunerandolo opportunamente, anche in vista del suo pensionamento, non solo di quanto Alessandro, Marco , Margherita hanno indicato, ma anche della preparazione e selezione di giovani nostri studenti interessati a tali cure. Vincenzo On Sun, 17 May 2015, colombin@dm.unipi.it wrote: > Voglio anch'io, avendo numerose volte ricevuto validissimo aiuto da Sergio > Steffe', e conoscendo la sua dedizione e competenza nelle questioni di > informatica, appoggiare pienamente la proposta di Berarducci. > > Ferruccio Colombini > > >> Cari colleghi, >> >> scusate se intervengo anche io. In effetti Steffe' almeno su un punto ha >> ragione, anche io ricevo molte mail che mi vengono classificate come spam >> e non lo sono. Avevo proprio intenzione di chiedergli consiglio su come >> dire al sistema di non classificare come spam le mail provenienti da >> alcuni indirizzi, e grazie alla sua email mi accorgo che ??? un problema >> condiviso. >> Non so che incarichi abbia formalmente Steffe' e scusate il mio intervento >> forse frutto di ingenuit???, ma vorrei fare la seguente banale >> considerazione. Visto che Steffe', per pura ed evidente passione per i >> computer e nessun secondo fine, fa gratuitamente ci??? che altri > farebbero a >> pagamente (ne ho esperienza diretta avendogli chiesto aiuto innumerevoli >> volte), io sono pienamente a favore del fatto che gli vengano date >> maggiori responsabilit??? e possibilit??? di intervenire, come da lui > stesso >> pi??? volte auspicato. Se il dipartimento fosse concorde e coeso forse >> qualcosa si potrebbe ottenere. Tutto ci??? naturalmente in uno spirito di >> collaborazione e senza voler sfiduciare o polemizzare con nessuno. >> >> Alessandro Berarducci >> ------ >> >> Il giorno 16/mag/2015, alle ore 18.30, Sergio Steffe' ha scritto: >> >>> >>> >>> Scusate se intervengo ancora in questa discussione, ma >>> forse posso dare qualche chiarimento. >>> >>> ---- >>> Vi ricordo che quando si ruppe gauss, Besseghini e Mandorino >>> riuscirono a fare un piccolo miracolo: presero uno dei PC >>> che andavano installati per l'aula 4 e vi riinstallarono >>> gauss a tempo di record e lo rimisero in servizio. >>> >>> Una bellissima e ben riuscita toppa temporanea. (E in aula >>> 4 ci manca una macchina). >>> >>> Ma e' un PC, di gran lunga inferiore per prestazioni ai >>> PC che la maggior parte di noi ha sul proprio tavolo ! >>> E' chiaro che e' piu' lento del server che avevamo prima! >>> >>> Il dipartimento comunque si e' nel frattempo procurato un >>> server nuovo, che e' inutilizzato da oltre un anno perche' il >>> SID non ha voluto installarlo; ci impedisce inoltre di installarlo >>> anche ora non dandoci le password di root di gauss e tonelli >>> che ci servono per travasare i dati. >>> Non dico altro su questo punto... >>> >>> Detto cio' penso che i problemi di lentezza della macchina >>> sopratutto quando ha un po' di carico siano chiari a tutti! >>> >>> ---- >>> Riguardo alla diatriba su come sapere se un mail e' partito >>> o e' arrivato, c'e' un unico sistema sicuro: >>> si guarda il log del mailer. >>> >>> Sulle prime macchine che installavo (anni 90), lo mettevo >>> leggibile a tutti - e pazienza per la privacy. >>> >>> Successivamente sono state formalizzate delle leggi che >>> paragonano la e-mail alla posta fisica, e il sistemista, >>> al pari del postino, ha l'obbligo di proteggere la privacy >>> degli utenti, e quindi mette il log non leggibile a tutti. >>> >>> Ma naturalmente ogni utente ha il diritto di conoscere >>> i dati relativi ai propri mail, e quindi ha il diritto >>> di chiedere al sistemista di estrarre dal log i dati >>> relativi ai propri mail. >>> Questi dati dicono esattamente se e quando il messaggio >>> e' stato consegnato al server di destinazione. >>> >>> Per esempio ora faccio mail steffe@dm.unipi.it e mando >>> una riga di prova. >>> >>> Sul log della mia macchina - che e' anche server di posta - >>> trovo: >>> >>> May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: >>> from=<steffe@wallis.dm.unipi.it>, size=322, nrcpt=1 (queue active) >>> May 16 18:34:40 wallis postfix/smtp[5388]: 679281875BB: >>> to=<steffe@dm.unipi.it>, relay=gauss.dm.unipi.it[131.114.72.55]:25, >>> delay=0.09, delays=0.02/0.01/0.06/0.01, dsn=2.0.0, status=sent (250 >>> 2.0.0 Ok: queued as 7F28E21511) >>> May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: removed >>> >>> che mi dice che il messaggio e' stato preso dalla coda di messaggi >>> del mio mail server wallis.dm.unipi.it, consegnato al server >>> gauss.dm.unipi.it alle May 16 18:34:40 e rimosso dalla coda di >>> messaggi di wallis, poiche' la consegna ha avuto successo. >>> >>> A questo punto se il destinatario di dm.unipi.it di cui gauss e' il >>> mail server non lo riceve, so di sicuro che o l'ha perso gauss, >>> o il destinatario l'ha girato a un sua altro account di un altro >>> provider e allora potrebbe essere stato perso li. Si guardano i >>> log di gauss e si capisce cosa sia successo. >>> >>> Ovviamente se la mia macchina non fosse un server di posta ma solo >>> un client, avrei dati meno precisi: saprei solo di averlo consegnato >>> a un altro server che poi deve consegnarlo al server destinatario, >>> e avere accesso ai log diventa piu' difficile. Capite quindi >>> l'importanza di usare un proprio server mail di posta. >>> Al solito, con un po' di buona volonta', invece di chiedere al >>> sistemista ogni volta, dovrebbe essere possibile avere un programmino >>> che a richiste vi estrae e vi fornisce dai log la sola parte >>> riguardante i vostri mail. Tutte cosette fattibili sui nostri >>> server ma non su quelli altrui. >>> >>> In passato conosco dei casi in cui gauss ha deliberatamente gettato >>> via dei mail: >>> a farlo fu il programma di antivirus, che si sbaglio' e getto via >>> dei mail perfettamente leciti. >>> Inquietante. >>> L'antivirus cerca delle stringhe considerate "marcature sicure" dei >>> vari virus, e se le trova butta via il mail. >>> Il problema e' che tali "marcature" sono oramai troppe. >>> >>> Ovviamente, visto che per lo piu' usiamo Linux o Mac, >>> potremmo benissimo fare a meno di antivirus. I mail dei >>> virus andrebbero semplicemente a sommarsi al resto dello SPAM. >>> Al solito, possiamo decidere noi cosa fare sui nostri server >>> e non su quelli altrui. >>> >>> ---- >>> Infine c'e il problema dello SPAM. >>> Generalmente si fa girare un programa che classifica i mail come >>> SPAM e i vari clients di posta possono, a richiesta, tenere tali >>> mail da parte e farveli vedere solo se proprio insistete per farlo. >>> >>> C'e' da notare da da gennaio le definizioni di tale classificazione >>> che sono usate su gauss sono sbagliate. >>> Mancata manutenzione software da parte del Polo2 del SID. >>> >>> Risultato, un numero elevato di mail normali sono classificati >>> erroneamente come SPAM, e se usate un client troppo "intelligente" >>> non vedete parecchi mail legittimi... >>> >>> Ce ne siamo accorti quando carminati mi ha spedito un semplice mail >>> di poche righe che mi e' stato recapitato come SPAM ! >>> >>> Quindi se non ricevete un mail, provate anche a guardare nello SPAM. >>> >>> >>> >>> ciao >>> Sergio >>> _______________________________________________ >>> Docenti mailing list >>> Docenti@mail.dm.unipi.it >>> https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti >> >> _______________________________________________ >> Docenti mailing list >> Docenti@mail.dm.unipi.it >> https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti >> > > _______________________________________________ > Docenti mailing list > Docenti@mail.dm.unipi.it > https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
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Caro Luigi, qualche osservazione:
1. La carta dei servizi e' di marzo scorso, se ricordo, i server di piu' di un anno fa. Erano gia' chiare le linee? Certo non a chi ha deciso di comprare i server, non penso che il dipartimento abbia speso una cifra non indifferente sapendo che i server non sarebbero stati installati.
2. Per quanto riguarda la posta, il direttore mi aveva confermato (in risposta ad un mio mail prima del consiglio nel quale il problema e' stato discusso, al quale non potevo essere presente) che la procedura prevista era a. offrire un nuovo servizio, la posta di ateneo (con apertura dei nuovi account di posta) b. per il periodo necessario tenere in contemporanea i due (o tre) servizi di posta e man mano attrezzarsi con la riconfigurazione dei vari pc/tablet/smartphone (anzi, Marco diceva che i tecnici del polo sarennero passati studio per studio per sistemare tutto) c. valutare a questo punto la situazione, con la prospettiva di chiudere i servizi che non saremmo stati in grado di mantenere.
Luigi conferma che la procedura e' questa? Se no, qual e'?
3. Sono certa che i tecnici del polo hanno fatto e fanno tutto il possibile almeno per quello che ritengono sia loro compito. Il punto chiave non e' certo questo. Invece, c'e' una strategia decisa centralmente, non solo per i servizi generali ma anche per i servizi specifici di ogni dipartimento (siano essi posta. web, server di calcolo scientifico, configurazioni di rete etc etc). E' compito del dipartimento (in toto, del suo direttore, dei suoi rappresentanti negli organi di governo e tecnici) trovare all'interno di questa strategia il modo di tutelare al meglio i propri interessi (ovviamente non personali, ma scientifici e di buona gestione ordinaria e straordinaria). Questo atteggiamento, che non metto in dubbio sia stato seguito, e' doveroso e non e' e non deve essere considerato in contraddizione con la politica generale dell'ateneo, o tanto meno con il polo. Alcune decisioni possono essere urtanti o faticose, ma puo' darsi che siano le migliori, vista la situazione.
Aggiungo:
A. Far funzionare la posta e piu' in generale i servizi informatici del dipartimento e' importante.
B. La fiducia nella competenza, lungimiranza, disponibilita' di Sergio che i tanti messaggi esprimono e' un fatto, peraltro ben noto a tutti. Riconoscere, come richiesto dai messaggi, formalmente e operativamente il suo ruolo e' certo importante, scientificamente e operativamente.
Ma il punto e' un altro. Far funzionare il dipartimento in un quadro politico gestionale in cui l'autonomia dipartimentale e' solo in parte mantenuta. Capire come mantenere il piu' possibile di quanto abbiamo (anche in qualita') al di la' dei personalismi, e anche al di la' del "conservatorismo" a tutti i costi, adeguandoci (ma non al ribasso) dove e' necessario, e discutendo a difesa di quanto riteniamo sia necessario difendere.
So che queste parole possono sembrare vuote, ma a volte puo' essere utile ripeterle. Mi scuso per la sparata, ma questo ultimo episodio si aggiunge a molti altri che ci stanno passando sopra la testa (per esempio, alcune decisioni recentemente prese dall'ANVUR in scadenza, per esempio i documenti sulla "buona universita'" o sulla "universita' positiva", per esempio .... ). E, tornando al dipartimento e alla nostra universita', mi piacerebbe che una seria discussione non venisse interpretata come un "freno all'innovazione" ma anzi come un contributo per il futuro.
Margherita
Direi
- Perche' il SID non installa i server nuovi del dipartimento?
La carta dei servizi del SID prevede che i tecnici intervengano in modo specifico ed esclude il caso di server installati nei dipartimenti. La carta dei servizi e' stata stilata da una commissione di cui facevano parte numerosi colleghi (non di matematica). I tecnici avrebbero, forse, potuto installare i server prima dell'approvazione della carta, ma le linee guida erano gia' assai chiare. Spetta ai colleghi eletti nelle varie cariche centrali dare le linee guida, spettera' a noi trarne le conseguenze ed orientarci in futuro.
si cambia la carta servizi
fare carte servizi non consultando l'utenza di base che svolge il compito istituzionale dell'ateneo e' chiaramente foriero di sventura
basta riunioni di vertice di rappresentanze, giunte o commissioni non ben identificate
- Perche' non abbiamo ancora le password dei server?
Dividiamo i server del dipartimento in due gruppi: -Tonelli/Gauss (dove risiede la posta @dm.unipi.it) -Tutti gli altri.
Gia' la settimana scorsa abbiamo concluso con i tecnici del polo 2 che le password del secondo gruppo possono essere restituite al dipartimento perche' non necessarie per la migrazione a servizi di ateneo. E' stata preparata una busta per il direttore del dipartimento. Il direttore Abate e' in missione e tutti i tecnici informatici dell'ateneo quando si tratta del dipartimento di matematica si muovono con enorme prudenza a seguito di alcune minacce di conseguenze legali ricevute in passato (non conosco il dettaglio in quanto ancora non mi occupavo del SID). La password di Tonelli/Gauss ci sara' restituita appena completata la migrazione alla posta di ateneo. Questo ritardo e', in parte, colpa mia. Come ricorderete, alcuni mesi fa, vi ho chiesto di verificare alcuni dati personali riguardo alla posta elettronica. Quando pensavo di aver completato la raccolta dei dati e di avere informato tutti su quello che facevamo, improvvisamente, e' apparso un file di alias di email, stratificatosi in almeno un decennio e di cui mi devo occupare prima di concludere la migrazione. Richiede molto del mio tempo ma entro la prossima settimana sara' fatto. A quel punto migreremo la posta e tutte le password torneranno indietro.
piuttosto e' urgente che le passw di Tonelli tornino a noi perche sono da operare degli up-grade al software delle macchine ...
per esempio per effettuare quel `meraviglioso', e degno di inchiesta giudiziaria penale, corso di formazione di 4 ore a testa sulla sicurezza (ove non vi e' traccia di indicazioni concrete sulla stessa) ex-DLS 81-2008, appaltato all'esterno (confondendo (?) formazione con prevenzione e protezione ... scusate sono termini tecnici del DL)
attualmente da Tonelli il corso cosi ben appaltato manda in crash ikl browser impedendo di concluderlo
sono stato minacciato perche' non l'ho fatto infatti si prevedono fino a 2 mesi di galera e qualhe centinaio di euro di multa se non lo si fa (artt. 20 e 59 DLS 81 2008)
dopo avere speso ore per cercare di svolgere questo inutile e vessatorio corso (le cui modalita' non sembran esser specificate per legge), dopo aver piu' volte chiesto gli interventi di aggiornamento necessari non intendo muovere un dito in piu', se non per andare alla piu' vicina procura della repubblica per chiedere di chiarire a che livello (di ateneo, regionale o di organi stato/regione) si e' decisa questa modalita' vessatoria e antieconomica di formazione e informazione del personale sulla sicurezza.
- Osservazioni finali.
Anche se nessuno se ne accorge, i tecnici del polo 2 fanno ogni settimana decine di piccoli interventi per noi. Dal momento in cui le password torneranno al dipartimento questi servizi saranno svolti da una societa' esterna che paghiamo con fondi del dipartimento (fino al momento, che non vedo vicino, in cui ci saranno assegnati dei tecnici). Al momento attuale non vedo nelle previsioni del bilancio 2016 la disponibilita' economica che abbiamo nel 2015.
Saluti a tutti
per concludere encomio i tecnici del polo 2, ma non certo la creazione del SID, e le varie pressioni vessatorie di burocrazia informatica, che similmenmte al SID sono posizioni di potere da regalare agli amici degli amici.
pertanto invito tutti a avere come uno dei criteri per l'elezione del prossimo rettore la necessita' di ridimensionare e ammnistrativamente e come personale il SID rendendolo semplice organismo tecnico di armonizzazione dei servizi informatici di ateneo, con al piu' 5 o 6 tecnici, facendo tornare io tecnici ai dipartimenti.
vincenzo
On Tue, 19 May 2015, Luigi De Pascale wrote:
Cari Colleghi, mi scuso per la lentezza nella risposta ma sono stato off-line da mercoledi' a domenica. Vengo subito alle questioni specifiche:
- Perche' il SID non installa i server nuovi del dipartimento?
La carta dei servizi del SID prevede che i tecnici intervengano in modo specifico ed esclude il caso di server installati nei dipartimenti. La carta dei servizi e' stata stilata da una commissione di cui facevano parte numerosi colleghi (non di matematica). I tecnici avrebbero, forse, potuto installare i server prima dell'approvazione della carta, ma le linee guida erano gia' assai chiare. Spetta ai colleghi eletti nelle varie cariche centrali dare le linee guida, spettera' a noi trarne le conseguenze ed orientarci in futuro.
- Perche' non abbiamo ancora le password dei server?
Dividiamo i server del dipartimento in due gruppi: -Tonelli/Gauss (dove risiede la posta @dm.unipi.it) -Tutti gli altri.
Gia' la settimana scorsa abbiamo concluso con i tecnici del polo 2 che le password del secondo gruppo possono essere restituite al dipartimento perche' non necessarie per la migrazione a servizi di ateneo. E' stata preparata una busta per il direttore del dipartimento. Il direttore Abate e' in missione e tutti i tecnici informatici dell'ateneo quando si tratta del dipartimento di matematica si muovono con enorme prudenza a seguito di alcune minacce di conseguenze legali ricevute in passato (non conosco il dettaglio in quanto ancora non mi occupavo del SID).
Mi pare opportuno che tu venga informato, visto che non so a quale titolo ti comporti come se fossi rappresentante degli interessi di tutto il Dipartiemnto.
Quello che ha minacciato conseguenze legali (piu' esattamente, penali) sono io. Se viene interrotta la funzionalita' del sistema online NEODyS, che si occupa di una questione essenziale di sciurezza, giuro che denuncio alla procura della repubblica chiunque ne sia responsabile. Sara' quindi bene che tu sappia che NEODyS riceve informazioni in ingresso (dal Minor Planet Center, Cambridge MA) mediante mail, e questo e' gestito tramite un sistema di mailserver che era stato creato quando il Dip. di matematica aveva un servizio informatico competente. Percio' tu fai modifiche al sistema di mail ignorando questa esigenza e io ti faccio finire in galera. Sono stato chiaro abbastanza?
La password di Tonelli/Gauss ci sara' restituita appena completata la migrazione alla posta di ateneo. Questo ritardo e', in parte, colpa mia. Come ricorderete, alcuni mesi fa, vi ho chiesto di verificare alcuni dati personali riguardo alla posta elettronica. Quando pensavo di aver completato la raccolta dei dati e di avere informato tutti su quello che facevamo, improvvisamente, e' apparso un file di alias di email, stratificatosi in almeno un decennio e di cui mi devo occupare prima di concludere la migrazione. Richiede molto del mio tempo ma entro la prossima settimana sara' fatto. A quel punto migreremo la posta e tutte le password torneranno indietro.
Ripeto: se la migrazione della posta non rispettera' le esigenze della ricerca, incluse quelle di natura critica, ci saranno conseguenze molto serie. Poi io non ho alcuna intenzione di dettare regole o metodi da seguire per rispettare questi requisiti. Noto soltanto che finora nessuno dei presunti esperti, ceh dicono di essere preoccupati delle conseguenze legali, ha avuto la decenza di contattarmi per chiedermi quale e' il problema, in modo di cercare una soluzione, che probabilmente non e' affatto difficile. Giocano solo a scaricabarile, cercando di fare in modo che qualche scemo ci caschi e si assuma le responsabilita' dei loro errori.
Andrea Milani
- Osservazioni finali.
Anche se nessuno se ne accorge, i tecnici del polo 2 fanno ogni settimana decine di piccoli interventi per noi. Dal momento in cui le password torneranno al dipartimento questi servizi saranno svolti da una societa' esterna che paghiamo con fondi del dipartimento (fino al momento, che non vedo vicino, in cui ci saranno assegnati dei tecnici). Al momento attuale non vedo nelle previsioni del bilancio 2016 la disponibilita' economica che abbiamo nel 2015.
Saluti a tutti
Luigi
On Tue, 19 May 2015, modica@dm.unipi.it wrote:
Condivido pienamente il diluvio di elogi che sta piovendo addosso a Sergio Steff? per il contributo inimitabile che da ormai trent'anni d? alla gestione della rete informatica del nostro dipartimento per passione e per puro spirito di servizio.
Mi chiedo per? - spero mi perdonerete l'intrusione - se non sia il caso di discutere approfonditamente il tema in consiglio di dipartimento e di approvare una mozione che chieda con chiarezza di riaffidare a personale docente del dipartimento, quindi a Sergio e a chi altri si intenda associargli, la gestione della rete e dei server della rete, garantendo naturalmente la massima collaborazione e apertura con il personale dei servizi informatici centrali e senza che ci? possa nascondere la richiesta immediata di assegnazione di personale tecnico dedicato.
Lo dico perch?, come ? gi? apparso nei mail scambiati in questi giorni, ritengo assurdo e direi anche censurabile amministrativamente il fatto che un nuovo server acquistato sul bilancio del dipartimento per la sostituzione di gauss giaccia ancora imballato da mesi (o da anni?) perch? il servizio centrale informatico non ha comunicato o non intende comunicare a nessun docente del dipartimento le password di accesso ai server attuali per poter procedere alla migrazione dei dati. Almeno cos? mi sembra di aver capito da un colloquio con Sergio.
Sar? poi il direttore del dipartimento a farsi carico, sulla base della mozione, di illustrare la situazione al Rettore chiedendogli un intervento autorevole che risolva problemi che sono in fondo di piccolo calibro rispetto ai disagi che causano. Le centralizzazioni possono s? portare ad economie di scala e organizzative ma hanno insito il rischio, se non si procede con saggezza e flessibilit?, di portare invece anche a seri disservizi o addirittura a sprechi di risorse. Non poter utilizzare la competenza e l'intelligenza di Sergio rappresenta in fondo un grave spreco di una preziosa risorsa.
Luciano
-----Messaggio originale----- Da: docenti-bounces@mail.dm.unipi.it [mailto:docenti-bounces@mail.dm.unipi.it] Per conto di Giorgio Letta Inviato: marted? 19 maggio 2015 09.19 A: Roberto Dvornicich Cc: docenti@mail.dm.unipi.it Oggetto: Re: [Docenti] probemi posta in e out
Cari amici,
sottoscrivo le sante parole di Bobo a proposito del nostro santo protettore. Teniamocelo ben stretto e mostriamogli la gratitudine che merita.
Giorgio
On Tue, 19 May 2015, Roberto Dvornicich wrote:
Bene per le preoccupazioni di Vincenzo. Ma per ora, e spero a lungo, teniamoci San Sergio (Steffe').
Roberto Dvornicich
2015-05-18 19:21 GMT+02:00 Giovanni Gaiffi gaiffi@dm.unipi.it: Concordo anch'io con gli interventi precedenti, sia quando esprimono stima e riconoscenza per il lavoro di Sergio, sia quando auspicano che possa intervenire concretamente, a breve, medio e lungo termine, sulla nostra rete.
Giovanni
Il giorno 18/mag/2015, alle ore 16:19, Pier Daniele Napolitani napolita@dm.unipi.it ha scritto:
Come non concordare con Alessandro B.? Senza Sergio saremmo tutti rovinati ormai da tempo, almeno da quando ? stato chiuso il ns centro di calcolo!
Mi sembra che quello che dice Vincenzo T. sia per? sensato: bisogna pensare anche al futuro (clonare Sergio per il momento mi sembra difficile)
daniele
Il giorno 18 maggio 2015 13:12, Vincenzo Tortorelli tortorel@dm.unipi.it ha scritto:
Senza dubbio la proposta di Alessandro e' da accogliere e anche in un quadro piu' ampio: Sergio Steffe non e' eterno e la sua passione per le macchine e la corretta lor gestione non puo' essere unico punto di riferimento. Sarebbe bene che noi si potesse incaricare Sergio, remunerandolo opportunamente, anche in vista del suo pensionamento, non solo di quanto Alessandro, Marco , Margherita hanno indicato, ma anche della preparazione e selezione di giovani nostri studenti interessati a tali cure. Vincenzo On Sun, 17 May 2015, colombin@dm.unipi.it wrote: > Voglio anch'io, avendo numerose volte ricevuto validissimo aiuto da Sergio > Steffe', e conoscendo la sua dedizione e competenza nelle questioni di > informatica, appoggiare pienamente la proposta di Berarducci. > > Ferruccio Colombini > > >> Cari colleghi, >> >> scusate se intervengo anche io. In effetti Steffe' almeno su un punto ha >> ragione, anche io ricevo molte mail che mi vengono classificate come spam >> e non lo sono. Avevo proprio intenzione di chiedergli consiglio su come >> dire al sistema di non classificare come spam le mail provenienti da >> alcuni indirizzi, e grazie alla sua email mi accorgo che ??? un problema >> condiviso. >> Non so che incarichi abbia formalmente Steffe' e scusate il mio intervento >> forse frutto di ingenuit???, ma vorrei fare la seguente banale >> considerazione. Visto che Steffe', per pura ed evidente passione per i >> computer e nessun secondo fine, fa gratuitamente ci??? che altri > farebbero a >> pagamente (ne ho esperienza diretta avendogli chiesto aiuto innumerevoli >> volte), io sono pienamente a favore del fatto che gli vengano date >> maggiori responsabilit??? e possibilit??? di intervenire, come da lui > stesso >> pi??? volte auspicato. Se il dipartimento fosse concorde e coeso forse >> qualcosa si potrebbe ottenere. Tutto ci??? naturalmente in uno spirito di >> collaborazione e senza voler sfiduciare o polemizzare con nessuno. >> >> Alessandro Berarducci >> ------ >> >> Il giorno 16/mag/2015, alle ore 18.30, Sergio Steffe' ha scritto: >> >>> >>> >>> Scusate se intervengo ancora in questa discussione, ma >>> forse posso dare qualche chiarimento. >>> >>> ---- >>> Vi ricordo che quando si ruppe gauss, Besseghini e Mandorino >>> riuscirono a fare un piccolo miracolo: presero uno dei PC >>> che andavano installati per l'aula 4 e vi riinstallarono >>> gauss a tempo di record e lo rimisero in servizio. >>> >>> Una bellissima e ben riuscita toppa temporanea. (E in aula >>> 4 ci manca una macchina). >>> >>> Ma e' un PC, di gran lunga inferiore per prestazioni ai >>> PC che la maggior parte di noi ha sul proprio tavolo ! >>> E' chiaro che e' piu' lento del server che avevamo prima! >>> >>> Il dipartimento comunque si e' nel frattempo procurato un >>> server nuovo, che e' inutilizzato da oltre un anno perche' il >>> SID non ha voluto installarlo; ci impedisce inoltre di installarlo >>> anche ora non dandoci le password di root di gauss e tonelli >>> che ci servono per travasare i dati. >>> Non dico altro su questo punto... >>> >>> Detto cio' penso che i problemi di lentezza della macchina >>> sopratutto quando ha un po' di carico siano chiari a tutti! >>> >>> ---- >>> Riguardo alla diatriba su come sapere se un mail e' partito >>> o e' arrivato, c'e' un unico sistema sicuro: >>> si guarda il log del mailer. >>> >>> Sulle prime macchine che installavo (anni 90), lo mettevo >>> leggibile a tutti - e pazienza per la privacy. >>> >>> Successivamente sono state formalizzate delle leggi che >>> paragonano la e-mail alla posta fisica, e il sistemista, >>> al pari del postino, ha l'obbligo di proteggere la privacy >>> degli utenti, e quindi mette il log non leggibile a tutti. >>> >>> Ma naturalmente ogni utente ha il diritto di conoscere >>> i dati relativi ai propri mail, e quindi ha il diritto >>> di chiedere al sistemista di estrarre dal log i dati >>> relativi ai propri mail. >>> Questi dati dicono esattamente se e quando il messaggio >>> e' stato consegnato al server di destinazione. >>> >>> Per esempio ora faccio mail steffe@dm.unipi.it e mando >>> una riga di prova. >>> >>> Sul log della mia macchina - che e' anche server di posta - >>> trovo: >>> >>> May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: >>> from=<steffe@wallis.dm.unipi.it>, size=322, nrcpt=1 (queue active) >>> May 16 18:34:40 wallis postfix/smtp[5388]: 679281875BB: >>> to=<steffe@dm.unipi.it>, relay=gauss.dm.unipi.it[131.114.72.55]:25, >>> delay=0.09, delays=0.02/0.01/0.06/0.01, dsn=2.0.0, status=sent (250 >>> 2.0.0 Ok: queued as 7F28E21511) >>> May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: removed >>> >>> che mi dice che il messaggio e' stato preso dalla coda di messaggi >>> del mio mail server wallis.dm.unipi.it, consegnato al server >>> gauss.dm.unipi.it alle May 16 18:34:40 e rimosso dalla coda di >>> messaggi di wallis, poiche' la consegna ha avuto successo. >>> >>> A questo punto se il destinatario di dm.unipi.it di cui gauss e' il >>> mail server non lo riceve, so di sicuro che o l'ha perso gauss, >>> o il destinatario l'ha girato a un sua altro account di un altro >>> provider e allora potrebbe essere stato perso li. Si guardano i >>> log di gauss e si capisce cosa sia successo. >>> >>> Ovviamente se la mia macchina non fosse un server di posta ma solo >>> un client, avrei dati meno precisi: saprei solo di averlo consegnato >>> a un altro server che poi deve consegnarlo al server destinatario, >>> e avere accesso ai log diventa piu' difficile. Capite quindi >>> l'importanza di usare un proprio server mail di posta. >>> Al solito, con un po' di buona volonta', invece di chiedere al >>> sistemista ogni volta, dovrebbe essere possibile avere un programmino >>> che a richiste vi estrae e vi fornisce dai log la sola parte >>> riguardante i vostri mail. Tutte cosette fattibili sui nostri >>> server ma non su quelli altrui. >>> >>> In passato conosco dei casi in cui gauss ha deliberatamente gettato >>> via dei mail: >>> a farlo fu il programma di antivirus, che si sbaglio' e getto via >>> dei mail perfettamente leciti. >>> Inquietante. >>> L'antivirus cerca delle stringhe considerate "marcature sicure" dei >>> vari virus, e se le trova butta via il mail. >>> Il problema e' che tali "marcature" sono oramai troppe. >>> >>> Ovviamente, visto che per lo piu' usiamo Linux o Mac, >>> potremmo benissimo fare a meno di antivirus. I mail dei >>> virus andrebbero semplicemente a sommarsi al resto dello SPAM. >>> Al solito, possiamo decidere noi cosa fare sui nostri server >>> e non su quelli altrui. >>> >>> ---- >>> Infine c'e il problema dello SPAM. >>> Generalmente si fa girare un programa che classifica i mail come >>> SPAM e i vari clients di posta possono, a richiesta, tenere tali >>> mail da parte e farveli vedere solo se proprio insistete per farlo. >>> >>> C'e' da notare da da gennaio le definizioni di tale classificazione >>> che sono usate su gauss sono sbagliate. >>> Mancata manutenzione software da parte del Polo2 del SID. >>> >>> Risultato, un numero elevato di mail normali sono classificati >>> erroneamente come SPAM, e se usate un client troppo "intelligente" >>> non vedete parecchi mail legittimi... >>> >>> Ce ne siamo accorti quando carminati mi ha spedito un semplice mail >>> di poche righe che mi e' stato recapitato come SPAM ! >>> >>> Quindi se non ricevete un mail, provate anche a guardare nello SPAM. >>> >>> >>> >>> ciao >>> Sergio >>> _______________________________________________ >>> Docenti mailing list >>> Docenti@mail.dm.unipi.it >>> https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti >> >> _______________________________________________ >> Docenti mailing list >> Docenti@mail.dm.unipi.it >> https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti >> > > _______________________________________________ > Docenti mailing list > Docenti@mail.dm.unipi.it > https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
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Prof. Luigi De Pascale: Dipartimento di Matematica Via Buonarroti 1/C, 56127 Pisa, ITALY Tel.: +39/050/2213869 Fax:050/2213802 E-mail: depascal AT dm.unipi.it
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================================================ Andrea Milani Comparetti Dipartimento di Matematica Piazzale B. Pontecorvo 5 56127 PISA ITALY
tel. +39-050-2213254 fax +39-050-2213224 cellular phone +39-349-4482751 E-mail: milani@dm.unipi.it WWW: http://adams.dm.unipi.it/~milani/ ================================================
Condivido gli elogi a Sergio, ma anche le osservazioni di Luciano. Il problema non e' dire a Sergio quanto e' bravo, ma dargli retta un poco quando solleva problemi che sono di tutti, anche se la maggioranza se ne accorge solo quando si verifica una disfunzione di servizi che si danno per scontati.
L'esempio del computer che non si riesce ad installare e' significativo. Nessuno se ne accorge che manca, fino a che il server che doveva essere sostituito si guasta, e allora chissa' quante proteste tardive!
Io sono nella stessa situazione con il mio sistema di calcolo epr la ricerca: ho i soldi per comperare un nuovo server, ma non sono ancora riuscito ad avere la garanzia che sara' possibile installarlo e gestirlo, per di piu' con il requisito di disponibilita' online 24h/24. Fino a che non si guastano i server vecchi, non succede niente di grave. Il giorno in cui si guastassero i vecchi server, io sarei costretto a piantare una grana terribile, da cui non ne uscirebbero bene ne' il Dip. di Matematica, ne' l'amministrazione centrale, ne' la burocrazia informatica. E poi tutti direbbero che ho un cattivo carattere: di questo a me non importa nulla, preferisco che mi consideriate un rompicoglioni, se questo aiuta a prendere in considerazione le mie richieste ben motivate.
Conclusione, che credo Sergio condividerebbe: per Sergio sarebbe meglio avere piu' password di root, con cui cercare di controllare la situazione e risolvere i problemi, che lodi a cui poi non corrisponde nessuna azione concreta. O si risolve il problema centrale, cioe' la sete di potere della burocrazia (compresa quella informatica), o non si risolve nulla.
Saluti
Andrea Milani
On Tue, 19 May 2015, modica@dm.unipi.it wrote:
Condivido pienamente il diluvio di elogi che sta piovendo addosso a Sergio Steffé per il contributo inimitabile che da ormai trent'anni dà alla gestione della rete informatica del nostro dipartimento per passione e per puro spirito di servizio.
Mi chiedo però - spero mi perdonerete l'intrusione - se non sia il caso di discutere approfonditamente il tema in consiglio di dipartimento e di approvare una mozione che chieda con chiarezza di riaffidare a personale docente del dipartimento, quindi a Sergio e a chi altri si intenda associargli, la gestione della rete e dei server della rete, garantendo naturalmente la massima collaborazione e apertura con il personale dei servizi informatici centrali e senza che ciò possa nascondere la richiesta immediata di assegnazione di personale tecnico dedicato.
Lo dico perché, come è già apparso nei mail scambiati in questi giorni, ritengo assurdo e direi anche censurabile amministrativamente il fatto che un nuovo server acquistato sul bilancio del dipartimento per la sostituzione di gauss giaccia ancora imballato da mesi (o da anni?) perché il servizio centrale informatico non ha comunicato o non intende comunicare a nessun docente del dipartimento le password di accesso ai server attuali per poter procedere alla migrazione dei dati. Almeno così mi sembra di aver capito da un colloquio con Sergio.
Sarà poi il direttore del dipartimento a farsi carico, sulla base della mozione, di illustrare la situazione al Rettore chiedendogli un intervento autorevole che risolva problemi che sono in fondo di piccolo calibro rispetto ai disagi che causano. Le centralizzazioni possono sì portare ad economie di scala e organizzative ma hanno insito il rischio, se non si procede con saggezza e flessibilità, di portare invece anche a seri disservizi o addirittura a sprechi di risorse. Non poter utilizzare la competenza e l'intelligenza di Sergio rappresenta in fondo un grave spreco di una preziosa risorsa.
Luciano
-----Messaggio originale----- Da: docenti-bounces@mail.dm.unipi.it [mailto:docenti-bounces@mail.dm.unipi.it] Per conto di Giorgio Letta Inviato: martedì 19 maggio 2015 09.19 A: Roberto Dvornicich Cc: docenti@mail.dm.unipi.it Oggetto: Re: [Docenti] probemi posta in e out
Cari amici,
sottoscrivo le sante parole di Bobo a proposito del nostro santo protettore. Teniamocelo ben stretto e mostriamogli la gratitudine che merita.
Giorgio
On Tue, 19 May 2015, Roberto Dvornicich wrote:
Bene per le preoccupazioni di Vincenzo. Ma per ora, e spero a lungo, teniamoci San Sergio (Steffe').
Roberto Dvornicich
2015-05-18 19:21 GMT+02:00 Giovanni Gaiffi gaiffi@dm.unipi.it: Concordo anch'io con gli interventi precedenti, sia quando esprimono stima e riconoscenza per il lavoro di Sergio, sia quando auspicano che possa intervenire concretamente, a breve, medio e lungo termine, sulla nostra rete.
Giovanni
Il giorno 18/mag/2015, alle ore 16:19, Pier Daniele Napolitani napolita@dm.unipi.it ha scritto:
Come non concordare con Alessandro B.? Senza Sergio saremmo tutti rovinati ormai da tempo, almeno da quando è stato chiuso il ns centro di calcolo!
Mi sembra che quello che dice Vincenzo T. sia però sensato: bisogna pensare anche al futuro (clonare Sergio per il momento mi sembra difficile)
daniele
Il giorno 18 maggio 2015 13:12, Vincenzo Tortorelli tortorel@dm.unipi.it ha scritto:
Senza dubbio la proposta di Alessandro e' da accogliere e anche in un quadro piu' ampio: Sergio Steffe non e' eterno e la sua passione per le macchine e la corretta lor gestione non puo' essere unico punto di riferimento. Sarebbe bene che noi si potesse incaricare Sergio, remunerandolo opportunamente, anche in vista del suo pensionamento, non solo di quanto Alessandro, Marco , Margherita hanno indicato, ma anche della preparazione e selezione di giovani nostri studenti interessati a tali cure. Vincenzo On Sun, 17 May 2015, colombin@dm.unipi.it wrote: > Voglio anch'io, avendo numerose volte ricevuto validissimo aiuto da Sergio > Steffe', e conoscendo la sua dedizione e competenza nelle questioni di > informatica, appoggiare pienamente la proposta di Berarducci. > > Ferruccio Colombini > > >> Cari colleghi, >> >> scusate se intervengo anche io. In effetti Steffe' almeno su un punto ha >> ragione, anche io ricevo molte mail che mi vengono classificate come spam >> e non lo sono. Avevo proprio intenzione di chiedergli consiglio su come >> dire al sistema di non classificare come spam le mail provenienti da >> alcuni indirizzi, e grazie alla sua email mi accorgo che ??? un problema >> condiviso. >> Non so che incarichi abbia formalmente Steffe' e scusate il mio intervento >> forse frutto di ingenuit???, ma vorrei fare la seguente banale >> considerazione. Visto che Steffe', per pura ed evidente passione per i >> computer e nessun secondo fine, fa gratuitamente ci??? che altri > farebbero a >> pagamente (ne ho esperienza diretta avendogli chiesto aiuto innumerevoli >> volte), io sono pienamente a favore del fatto che gli vengano date >> maggiori responsabilit??? e possibilit??? di intervenire, come da lui > stesso >> pi??? volte auspicato. Se il dipartimento fosse concorde e coeso forse >> qualcosa si potrebbe ottenere. Tutto ci??? naturalmente in uno spirito di >> collaborazione e senza voler sfiduciare o polemizzare con nessuno. >> >> Alessandro Berarducci >> ------ >> >> Il giorno 16/mag/2015, alle ore 18.30, Sergio Steffe' ha scritto: >> >>> >>> >>> Scusate se intervengo ancora in questa discussione, ma >>> forse posso dare qualche chiarimento. >>> >>> ---- >>> Vi ricordo che quando si ruppe gauss, Besseghini e Mandorino >>> riuscirono a fare un piccolo miracolo: presero uno dei PC >>> che andavano installati per l'aula 4 e vi riinstallarono >>> gauss a tempo di record e lo rimisero in servizio. >>> >>> Una bellissima e ben riuscita toppa temporanea. (E in aula >>> 4 ci manca una macchina). >>> >>> Ma e' un PC, di gran lunga inferiore per prestazioni ai >>> PC che la maggior parte di noi ha sul proprio tavolo ! >>> E' chiaro che e' piu' lento del server che avevamo prima! >>> >>> Il dipartimento comunque si e' nel frattempo procurato un >>> server nuovo, che e' inutilizzato da oltre un anno perche' il >>> SID non ha voluto installarlo; ci impedisce inoltre di installarlo >>> anche ora non dandoci le password di root di gauss e tonelli >>> che ci servono per travasare i dati. >>> Non dico altro su questo punto... >>> >>> Detto cio' penso che i problemi di lentezza della macchina >>> sopratutto quando ha un po' di carico siano chiari a tutti! >>> >>> ---- >>> Riguardo alla diatriba su come sapere se un mail e' partito >>> o e' arrivato, c'e' un unico sistema sicuro: >>> si guarda il log del mailer. >>> >>> Sulle prime macchine che installavo (anni 90), lo mettevo >>> leggibile a tutti - e pazienza per la privacy. >>> >>> Successivamente sono state formalizzate delle leggi che >>> paragonano la e-mail alla posta fisica, e il sistemista, >>> al pari del postino, ha l'obbligo di proteggere la privacy >>> degli utenti, e quindi mette il log non leggibile a tutti. >>> >>> Ma naturalmente ogni utente ha il diritto di conoscere >>> i dati relativi ai propri mail, e quindi ha il diritto >>> di chiedere al sistemista di estrarre dal log i dati >>> relativi ai propri mail. >>> Questi dati dicono esattamente se e quando il messaggio >>> e' stato consegnato al server di destinazione. >>> >>> Per esempio ora faccio mail steffe@dm.unipi.it e mando >>> una riga di prova. >>> >>> Sul log della mia macchina - che e' anche server di posta - >>> trovo: >>> >>> May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: >>> from=<steffe@wallis.dm.unipi.it>, size=322, nrcpt=1 (queue active) >>> May 16 18:34:40 wallis postfix/smtp[5388]: 679281875BB: >>> to=<steffe@dm.unipi.it>, relay=gauss.dm.unipi.it[131.114.72.55]:25, >>> delay=0.09, delays=0.02/0.01/0.06/0.01, dsn=2.0.0, status=sent (250 >>> 2.0.0 Ok: queued as 7F28E21511) >>> May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: removed >>> >>> che mi dice che il messaggio e' stato preso dalla coda di messaggi >>> del mio mail server wallis.dm.unipi.it, consegnato al server >>> gauss.dm.unipi.it alle May 16 18:34:40 e rimosso dalla coda di >>> messaggi di wallis, poiche' la consegna ha avuto successo. >>> >>> A questo punto se il destinatario di dm.unipi.it di cui gauss e' il >>> mail server non lo riceve, so di sicuro che o l'ha perso gauss, >>> o il destinatario l'ha girato a un sua altro account di un altro >>> provider e allora potrebbe essere stato perso li. Si guardano i >>> log di gauss e si capisce cosa sia successo. >>> >>> Ovviamente se la mia macchina non fosse un server di posta ma solo >>> un client, avrei dati meno precisi: saprei solo di averlo consegnato >>> a un altro server che poi deve consegnarlo al server destinatario, >>> e avere accesso ai log diventa piu' difficile. Capite quindi >>> l'importanza di usare un proprio server mail di posta. >>> Al solito, con un po' di buona volonta', invece di chiedere al >>> sistemista ogni volta, dovrebbe essere possibile avere un programmino >>> che a richiste vi estrae e vi fornisce dai log la sola parte >>> riguardante i vostri mail. Tutte cosette fattibili sui nostri >>> server ma non su quelli altrui. >>> >>> In passato conosco dei casi in cui gauss ha deliberatamente gettato >>> via dei mail: >>> a farlo fu il programma di antivirus, che si sbaglio' e getto via >>> dei mail perfettamente leciti. >>> Inquietante. >>> L'antivirus cerca delle stringhe considerate "marcature sicure" dei >>> vari virus, e se le trova butta via il mail. >>> Il problema e' che tali "marcature" sono oramai troppe. >>> >>> Ovviamente, visto che per lo piu' usiamo Linux o Mac, >>> potremmo benissimo fare a meno di antivirus. I mail dei >>> virus andrebbero semplicemente a sommarsi al resto dello SPAM. >>> Al solito, possiamo decidere noi cosa fare sui nostri server >>> e non su quelli altrui. >>> >>> ---- >>> Infine c'e il problema dello SPAM. >>> Generalmente si fa girare un programa che classifica i mail come >>> SPAM e i vari clients di posta possono, a richiesta, tenere tali >>> mail da parte e farveli vedere solo se proprio insistete per farlo. >>> >>> C'e' da notare da da gennaio le definizioni di tale classificazione >>> che sono usate su gauss sono sbagliate. >>> Mancata manutenzione software da parte del Polo2 del SID. >>> >>> Risultato, un numero elevato di mail normali sono classificati >>> erroneamente come SPAM, e se usate un client troppo "intelligente" >>> non vedete parecchi mail legittimi... >>> >>> Ce ne siamo accorti quando carminati mi ha spedito un semplice mail >>> di poche righe che mi e' stato recapitato come SPAM ! >>> >>> Quindi se non ricevete un mail, provate anche a guardare nello SPAM. >>> >>> >>> >>> ciao >>> Sergio >>> _______________________________________________ >>> Docenti mailing list >>> Docenti@mail.dm.unipi.it >>> https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti >> >> _______________________________________________ >> Docenti mailing list >> Docenti@mail.dm.unipi.it >> https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti >> > > _______________________________________________ > Docenti mailing list > Docenti@mail.dm.unipi.it > https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
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Come non essere d'accordo! Patrizia
Concordo anch'io con gli interventi precedenti, sia quando esprimono stima e riconoscenza per il lavoro di Sergio, sia quando auspicano che possa intervenire concretamente, a breve, medio e lungo termine, sulla nostra rete.
Giovanni
Il giorno 18/mag/2015, alle ore 16:19, Pier Daniele Napolitani napolita@dm.unipi.it ha scritto:
Come non concordare con Alessandro B.? Senza Sergio saremmo tutti rovinati ormai da tempo, almeno da quando � stato chiuso il ns centro di calcolo!
Mi sembra che quello che dice Vincenzo T. sia per� sensato: bisogna pensare anche al futuro (clonare Sergio per il momento mi sembra difficile)
daniele
Il giorno 18 maggio 2015 13:12, Vincenzo Tortorelli tortorel@dm.unipi.it ha scritto:
Senza dubbio la proposta di Alessandro e' da accogliere e anche in un quadro piu' ampio:
Sergio Steffe non e' eterno e la sua passione per le macchine e la corretta lor gestione non puo' essere unico punto di riferimento.
Sarebbe bene che noi si potesse incaricare Sergio, remunerandolo opportunamente, anche in vista del suo pensionamento, non solo di quanto Alessandro, Marco , Margherita hanno indicato, ma anche della preparazione e selezione di giovani nostri studenti interessati a tali cure.
Vincenzo
On Sun, 17 May 2015, colombin@dm.unipi.it wrote:
Voglio anch'io, avendo numerose volte ricevuto validissimo aiuto da
Sergio
Steffe', e conoscendo la sua dedizione e competenza nelle questioni di informatica, appoggiare pienamente la proposta di Berarducci.
Ferruccio Colombini
Cari colleghi,
scusate se intervengo anche io. In effetti Steffe' almeno su un punto
ha
ragione, anche io ricevo molte mail che mi vengono classificate come
spam
e non lo sono. Avevo proprio intenzione di chiedergli consiglio su
come
dire al sistema di non classificare come spam le mail provenienti da alcuni indirizzi, e grazie alla sua email mi accorgo che ??? un
problema
condiviso. Non so che incarichi abbia formalmente Steffe' e scusate il mio
intervento
forse frutto di ingenuit???, ma vorrei fare la seguente banale considerazione. Visto che Steffe', per pura ed evidente passione per
i
computer e nessun secondo fine, fa gratuitamente ci??? che altri
farebbero a
pagamente (ne ho esperienza diretta avendogli chiesto aiuto
innumerevoli
volte), io sono pienamente a favore del fatto che gli vengano date maggiori responsabilit??? e possibilit??? di intervenire, come da lui
stesso
pi??? volte auspicato. Se il dipartimento fosse concorde e coeso
forse
qualcosa si potrebbe ottenere. Tutto ci??? naturalmente in uno
spirito di
collaborazione e senza voler sfiduciare o polemizzare con nessuno.
Alessandro Berarducci
Il giorno 16/mag/2015, alle ore 18.30, Sergio Steffe' ha scritto:
Scusate se intervengo ancora in questa discussione, ma forse posso dare qualche chiarimento.
Vi ricordo che quando si ruppe gauss, Besseghini e Mandorino riuscirono a fare un piccolo miracolo: presero uno dei PC che andavano installati per l'aula 4 e vi riinstallarono gauss a tempo di record e lo rimisero in servizio.
Una bellissima e ben riuscita toppa temporanea. (E in aula 4 ci manca una macchina).
Ma e' un PC, di gran lunga inferiore per prestazioni ai PC che la maggior parte di noi ha sul proprio tavolo ! E' chiaro che e' piu' lento del server che avevamo prima!
Il dipartimento comunque si e' nel frattempo procurato un server nuovo, che e' inutilizzato da oltre un anno perche' il SID non ha voluto installarlo; ci impedisce inoltre di installarlo anche ora non dandoci le password di root di gauss e tonelli che ci servono per travasare i dati. Non dico altro su questo punto...
Detto cio' penso che i problemi di lentezza della macchina sopratutto quando ha un po' di carico siano chiari a tutti!
Riguardo alla diatriba su come sapere se un mail e' partito o e' arrivato, c'e' un unico sistema sicuro: si guarda il log del mailer.
Sulle prime macchine che installavo (anni 90), lo mettevo leggibile a tutti - e pazienza per la privacy.
Successivamente sono state formalizzate delle leggi che paragonano la e-mail alla posta fisica, e il sistemista, al pari del postino, ha l'obbligo di proteggere la privacy degli utenti, e quindi mette il log non leggibile a tutti.
Ma naturalmente ogni utente ha il diritto di conoscere i dati relativi ai propri mail, e quindi ha il diritto di chiedere al sistemista di estrarre dal log i dati relativi ai propri mail. Questi dati dicono esattamente se e quando il messaggio e' stato consegnato al server di destinazione.
Per esempio ora faccio mail steffe@dm.unipi.it e mando una riga di prova.
Sul log della mia macchina - che e' anche server di posta - trovo:
May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: from=steffe@wallis.dm.unipi.it, size=322, nrcpt=1 (queue active) May 16 18:34:40 wallis postfix/smtp[5388]: 679281875BB: to=steffe@dm.unipi.it, relay=gauss.dm.unipi.it[131.114.72.55]:25, delay=0.09, delays=0.02/0.01/0.06/0.01, dsn=2.0.0, status=sent (250 2.0.0 Ok: queued as 7F28E21511) May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: removed
che mi dice che il messaggio e' stato preso dalla coda di messaggi del mio mail server wallis.dm.unipi.it, consegnato al server gauss.dm.unipi.it alle May 16 18:34:40 e rimosso dalla coda di messaggi di wallis, poiche' la consegna ha avuto successo.
A questo punto se il destinatario di dm.unipi.it di cui gauss e' il mail server non lo riceve, so di sicuro che o l'ha perso gauss, o il destinatario l'ha girato a un sua altro account di un altro provider e allora potrebbe essere stato perso li. Si guardano i log di gauss e si capisce cosa sia successo.
Ovviamente se la mia macchina non fosse un server di posta ma solo un client, avrei dati meno precisi: saprei solo di averlo consegnato a un altro server che poi deve consegnarlo al server destinatario, e avere accesso ai log diventa piu' difficile. Capite quindi l'importanza di usare un proprio server mail di posta. Al solito, con un po' di buona volonta', invece di chiedere al sistemista ogni volta, dovrebbe essere possibile avere un
programmino
che a richiste vi estrae e vi fornisce dai log la sola parte riguardante i vostri mail. Tutte cosette fattibili sui nostri server ma non su quelli altrui.
In passato conosco dei casi in cui gauss ha deliberatamente gettato via dei mail: a farlo fu il programma di antivirus, che si sbaglio' e getto via dei mail perfettamente leciti. Inquietante. L'antivirus cerca delle stringhe considerate "marcature sicure" dei vari virus, e se le trova butta via il mail. Il problema e' che tali "marcature" sono oramai troppe.
Ovviamente, visto che per lo piu' usiamo Linux o Mac, potremmo benissimo fare a meno di antivirus. I mail dei virus andrebbero semplicemente a sommarsi al resto dello SPAM. Al solito, possiamo decidere noi cosa fare sui nostri server e non su quelli altrui.
Infine c'e il problema dello SPAM. Generalmente si fa girare un programa che classifica i mail come SPAM e i vari clients di posta possono, a richiesta, tenere tali mail da parte e farveli vedere solo se proprio insistete per farlo.
C'e' da notare da da gennaio le definizioni di tale classificazione che sono usate su gauss sono sbagliate. Mancata manutenzione software da parte del Polo2 del SID.
Risultato, un numero elevato di mail normali sono classificati erroneamente come SPAM, e se usate un client troppo "intelligente" non vedete parecchi mail legittimi...
Ce ne siamo accorti quando carminati mi ha spedito un semplice mail di poche righe che mi e' stato recapitato come SPAM !
Quindi se non ricevete un mail, provate anche a guardare nello SPAM.
ciao Sergio _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
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Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
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Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
On Mon, 18 May 2015, Vincenzo Tortorelli wrote:
Sergio Steffe non e' eterno
".... terque, quaterque testiculis tactis...."
e la sua passione per
le macchine e la corretta lor gestione non puo' essere unico punto di riferimento.
Sarebbe bene che noi si potesse incaricare Sergio, remunerandolo opportunamente, anche in vista del suo pensionamento, non solo di quanto Alessandro, Marco , Margherita hanno indicato, ma anche della preparazione e selezione di giovani nostri studenti interessati a tali cure.
Vincenzo
On Sun, 17 May 2015, colombin@dm.unipi.it wrote:
Voglio anch'io, avendo numerose volte ricevuto validissimo aiuto da Sergio Steffe', e conoscendo la sua dedizione e competenza nelle questioni di informatica, appoggiare pienamente la proposta di Berarducci.
Ferruccio Colombini
Cari colleghi,
scusate se intervengo anche io. In effetti Steffe' almeno su un punto ha ragione, anche io ricevo molte mail che mi vengono classificate come spam e non lo sono. Avevo proprio intenzione di chiedergli consiglio su come dire al sistema di non classificare come spam le mail provenienti da alcuni indirizzi, e grazie alla sua email mi accorgo che ??? un problema condiviso. Non so che incarichi abbia formalmente Steffe' e scusate il mio intervento forse frutto di ingenuit???, ma vorrei fare la seguente banale considerazione. Visto che Steffe', per pura ed evidente passione per i computer e nessun secondo fine, fa gratuitamente ci??? che altri
farebbero a
pagamente (ne ho esperienza diretta avendogli chiesto aiuto innumerevoli volte), io sono pienamente a favore del fatto che gli vengano date maggiori responsabilit??? e possibilit??? di intervenire, come da lui
stesso
pi??? volte auspicato. Se il dipartimento fosse concorde e coeso forse qualcosa si potrebbe ottenere. Tutto ci??? naturalmente in uno spirito di collaborazione e senza voler sfiduciare o polemizzare con nessuno.
Alessandro Berarducci
Il giorno 16/mag/2015, alle ore 18.30, Sergio Steffe' ha scritto:
Scusate se intervengo ancora in questa discussione, ma forse posso dare qualche chiarimento.
Vi ricordo che quando si ruppe gauss, Besseghini e Mandorino riuscirono a fare un piccolo miracolo: presero uno dei PC che andavano installati per l'aula 4 e vi riinstallarono gauss a tempo di record e lo rimisero in servizio.
Una bellissima e ben riuscita toppa temporanea. (E in aula 4 ci manca una macchina).
Ma e' un PC, di gran lunga inferiore per prestazioni ai PC che la maggior parte di noi ha sul proprio tavolo ! E' chiaro che e' piu' lento del server che avevamo prima!
Il dipartimento comunque si e' nel frattempo procurato un server nuovo, che e' inutilizzato da oltre un anno perche' il SID non ha voluto installarlo; ci impedisce inoltre di installarlo anche ora non dandoci le password di root di gauss e tonelli che ci servono per travasare i dati. Non dico altro su questo punto...
Detto cio' penso che i problemi di lentezza della macchina sopratutto quando ha un po' di carico siano chiari a tutti!
Riguardo alla diatriba su come sapere se un mail e' partito o e' arrivato, c'e' un unico sistema sicuro: si guarda il log del mailer.
Sulle prime macchine che installavo (anni 90), lo mettevo leggibile a tutti - e pazienza per la privacy.
Successivamente sono state formalizzate delle leggi che paragonano la e-mail alla posta fisica, e il sistemista, al pari del postino, ha l'obbligo di proteggere la privacy degli utenti, e quindi mette il log non leggibile a tutti.
Ma naturalmente ogni utente ha il diritto di conoscere i dati relativi ai propri mail, e quindi ha il diritto di chiedere al sistemista di estrarre dal log i dati relativi ai propri mail. Questi dati dicono esattamente se e quando il messaggio e' stato consegnato al server di destinazione.
Per esempio ora faccio mail steffe@dm.unipi.it e mando una riga di prova.
Sul log della mia macchina - che e' anche server di posta - trovo:
May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: from=steffe@wallis.dm.unipi.it, size=322, nrcpt=1 (queue active) May 16 18:34:40 wallis postfix/smtp[5388]: 679281875BB: to=steffe@dm.unipi.it, relay=gauss.dm.unipi.it[131.114.72.55]:25, delay=0.09, delays=0.02/0.01/0.06/0.01, dsn=2.0.0, status=sent (250 2.0.0 Ok: queued as 7F28E21511) May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: removed
che mi dice che il messaggio e' stato preso dalla coda di messaggi del mio mail server wallis.dm.unipi.it, consegnato al server gauss.dm.unipi.it alle May 16 18:34:40 e rimosso dalla coda di messaggi di wallis, poiche' la consegna ha avuto successo.
A questo punto se il destinatario di dm.unipi.it di cui gauss e' il mail server non lo riceve, so di sicuro che o l'ha perso gauss, o il destinatario l'ha girato a un sua altro account di un altro provider e allora potrebbe essere stato perso li. Si guardano i log di gauss e si capisce cosa sia successo.
Ovviamente se la mia macchina non fosse un server di posta ma solo un client, avrei dati meno precisi: saprei solo di averlo consegnato a un altro server che poi deve consegnarlo al server destinatario, e avere accesso ai log diventa piu' difficile. Capite quindi l'importanza di usare un proprio server mail di posta. Al solito, con un po' di buona volonta', invece di chiedere al sistemista ogni volta, dovrebbe essere possibile avere un programmino che a richiste vi estrae e vi fornisce dai log la sola parte riguardante i vostri mail. Tutte cosette fattibili sui nostri server ma non su quelli altrui.
In passato conosco dei casi in cui gauss ha deliberatamente gettato via dei mail: a farlo fu il programma di antivirus, che si sbaglio' e getto via dei mail perfettamente leciti. Inquietante. L'antivirus cerca delle stringhe considerate "marcature sicure" dei vari virus, e se le trova butta via il mail. Il problema e' che tali "marcature" sono oramai troppe.
Ovviamente, visto che per lo piu' usiamo Linux o Mac, potremmo benissimo fare a meno di antivirus. I mail dei virus andrebbero semplicemente a sommarsi al resto dello SPAM. Al solito, possiamo decidere noi cosa fare sui nostri server e non su quelli altrui.
Infine c'e il problema dello SPAM. Generalmente si fa girare un programa che classifica i mail come SPAM e i vari clients di posta possono, a richiesta, tenere tali mail da parte e farveli vedere solo se proprio insistete per farlo.
C'e' da notare da da gennaio le definizioni di tale classificazione che sono usate su gauss sono sbagliate. Mancata manutenzione software da parte del Polo2 del SID.
Risultato, un numero elevato di mail normali sono classificati erroneamente come SPAM, e se usate un client troppo "intelligente" non vedete parecchi mail legittimi...
Ce ne siamo accorti quando carminati mi ha spedito un semplice mail di poche righe che mi e' stato recapitato come SPAM !
Quindi se non ricevete un mail, provate anche a guardare nello SPAM.
ciao Sergio _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Prima di tutto, sono ovviamente pienamente d'accordo con quanto propone Berarducci. Preciso che non si tratterebbe di una responsabilita' che va a mettere una toppa a eventuali difficolta' di coloro che dovrebbero gestire le nostre macchine, o questo solo in minima parte, come conseguenza ad una effettiva emergenza. Cioe', sarebbe - e sono sicura di interpretare anche il pensiero di altri - un riconoscimento delle competenze di Sergio, e della sua capacita' di vedere complessivamente e senza miopia (cioe' con una prospettiva maggiore) questo aspetto del lavoro di tutti noi, lui compreso. Non si tratterebbe di polemica con nessuno, ma di una scelta scientifica oltre che tecnica.
Aggiungo che non capisco alcune cose. 1. Sergio ci dice che abbiamo comprato un server per sostituire gauss che non e' stato ancora installato. Come mai? Come risponde il polo2? e per il ritardo nelle aule informatiche? 2. capisco che chi e' responsabile di una macchina deve avere la certezza che nessun altro ci metta le mani,ma questo se il servizio funziona, altrimenti si rischia l'impasse,come ora. Sono certa che i nostri rappresentanti al polo hanno approfondito questa questione, ma mi piacerebbe sapere il risultato. Forse mi e' sfuggita una qualche comunicazione o discussione in dipartimento. Se e' cosi' me ne scuso. Margherita Galbiati
Scusate se intervengo ancora in questa discussione, ma forse posso dare qualche chiarimento.
Vi ricordo che quando si ruppe gauss, Besseghini e Mandorino riuscirono a fare un piccolo miracolo: presero uno dei PC che andavano installati per l'aula 4 e vi riinstallarono gauss a tempo di record e lo rimisero in servizio.
Una bellissima e ben riuscita toppa temporanea. (E in aula 4 ci manca una macchina).
Ma e' un PC, di gran lunga inferiore per prestazioni ai PC che la maggior parte di noi ha sul proprio tavolo ! E' chiaro che e' piu' lento del server che avevamo prima!
Il dipartimento comunque si e' nel frattempo procurato un server nuovo, che e' inutilizzato da oltre un anno perche' il SID non ha voluto installarlo; ci impedisce inoltre di installarlo anche ora non dandoci le password di root di gauss e tonelli che ci servono per travasare i dati. Non dico altro su questo punto...
Detto cio' penso che i problemi di lentezza della macchina sopratutto quando ha un po' di carico siano chiari a tutti!
Riguardo alla diatriba su come sapere se un mail e' partito o e' arrivato, c'e' un unico sistema sicuro: si guarda il log del mailer.
Sulle prime macchine che installavo (anni 90), lo mettevo leggibile a tutti - e pazienza per la privacy.
Successivamente sono state formalizzate delle leggi che paragonano la e-mail alla posta fisica, e il sistemista, al pari del postino, ha l'obbligo di proteggere la privacy degli utenti, e quindi mette il log non leggibile a tutti.
Ma naturalmente ogni utente ha il diritto di conoscere i dati relativi ai propri mail, e quindi ha il diritto di chiedere al sistemista di estrarre dal log i dati relativi ai propri mail. Questi dati dicono esattamente se e quando il messaggio e' stato consegnato al server di destinazione.
Per esempio ora faccio mail steffe@dm.unipi.it e mando una riga di prova.
Sul log della mia macchina - che e' anche server di posta - trovo:
May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: from=steffe@wallis.dm.unipi.it, size=322, nrcpt=1 (queue active) May 16 18:34:40 wallis postfix/smtp[5388]: 679281875BB: to=steffe@dm.unipi.it, relay=gauss.dm.unipi.it[131.114.72.55]:25, delay=0.09, delays=0.02/0.01/0.06/0.01, dsn=2.0.0, status=sent (250 2.0.0 Ok: queued as 7F28E21511) May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: removed
che mi dice che il messaggio e' stato preso dalla coda di messaggi del mio mail server wallis.dm.unipi.it, consegnato al server gauss.dm.unipi.it alle May 16 18:34:40 e rimosso dalla coda di messaggi di wallis, poiche' la consegna ha avuto successo.
A questo punto se il destinatario di dm.unipi.it di cui gauss e' il mail server non lo riceve, so di sicuro che o l'ha perso gauss, o il destinatario l'ha girato a un sua altro account di un altro provider e allora potrebbe essere stato perso li. Si guardano i log di gauss e si capisce cosa sia successo.
Ovviamente se la mia macchina non fosse un server di posta ma solo un client, avrei dati meno precisi: saprei solo di averlo consegnato a un altro server che poi deve consegnarlo al server destinatario, e avere accesso ai log diventa piu' difficile. Capite quindi l'importanza di usare un proprio server mail di posta. Al solito, con un po' di buona volonta', invece di chiedere al sistemista ogni volta, dovrebbe essere possibile avere un programmino che a richiste vi estrae e vi fornisce dai log la sola parte riguardante i vostri mail. Tutte cosette fattibili sui nostri server ma non su quelli altrui.
In passato conosco dei casi in cui gauss ha deliberatamente gettato via dei mail: a farlo fu il programma di antivirus, che si sbaglio' e getto via dei mail perfettamente leciti. Inquietante. L'antivirus cerca delle stringhe considerate "marcature sicure" dei vari virus, e se le trova butta via il mail. Il problema e' che tali "marcature" sono oramai troppe.
Ovviamente, visto che per lo piu' usiamo Linux o Mac, potremmo benissimo fare a meno di antivirus. I mail dei virus andrebbero semplicemente a sommarsi al resto dello SPAM. Al solito, possiamo decidere noi cosa fare sui nostri server e non su quelli altrui.
Infine c'e il problema dello SPAM. Generalmente si fa girare un programa che classifica i mail come SPAM e i vari clients di posta possono, a richiesta, tenere tali mail da parte e farveli vedere solo se proprio insistete per farlo.
C'e' da notare da da gennaio le definizioni di tale classificazione che sono usate su gauss sono sbagliate. Mancata manutenzione software da parte del Polo2 del SID.
Risultato, un numero elevato di mail normali sono classificati erroneamente come SPAM, e se usate un client troppo "intelligente" non vedete parecchi mail legittimi...
Ce ne siamo accorti quando carminati mi ha spedito un semplice mail di poche righe che mi e' stato recapitato come SPAM !
Quindi se non ricevete un mail, provate anche a guardare nello SPAM.
ciao Sergio _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti