Caro Benedetto,
Sono impressionata da tanto pessimismo per la possibilità per l'Italia
di seguire un giorno un sistema "virtuoso", pessimismo che condividete
in tanti, tanti. Ma per fortuna la fine del tuo messaggio è più
positiva! Ma non sono d'accordo sul fatto che gli italiani siano
incapaci di avere un "valore etico personale" questo valore ESISTE si,
forse minoritario ma esiste e come. Tutti gli italiani non sono furbi,
maffiosi ecc. Non vorrei sembrare moralisatrice ma mi sembra che il
ruolo che ci è stato "dato" come professori universitario ci dia
l'obbligo di avere questo valore etico personale e di essere degli
esempi su questo piano, perché l'educazione alla civiltà e all'etica
passa anche fra le nostre mani. La soluzione tecnica c'è, ne sono
certa anch'io, ma ci deve essere anche e sempre la possibilità di
ricorso che impedisca la contromisura per aggirarla o almeno la
punisca e, certo, ci deve essere anche il nostro valore etico, e basta
che diventi maggioritario fra noi e non più minoritario per diventare
esemplare e questo lo possiamo fare solo noi.
La corruzione italiana è famosa in tutto il mondo e da secoli ma non
credo si possa dedurre di questo che è un fatto culturale. La cultura
italiana è ben altra, e forse sarebbe il caso di dirlo alto e forte e
non dimenticarlo. Mi ricordo qualche anno fa di avere letto uno studio
sugli immigrati italiani in Francia in cui si dimostrava che
l'italiano non è più furbo del francese in Francia, paga le tasse
quanto i francesi, dichiara la donna di pulizia, ecc. E invece ho
notato con grande tristezza che molti francesi amici miei arrivati in
Italia hanno cominciato a seguire il modello italiano, facendomi
notare pure che ero ben scema a seguire regole che "nessuno" segue in
Italia.
Faciamoci quindi attore di questa prova di cataclismo!
Annick