Salve
vedo che purtroppo continuano ad ospitare i suoi articoli sull'Unità. Già
la sproporzione fra il fatto che lei può facilmente fare articoli sui
giornali e noi e-mail la dovrebbe far riflettere sulla nostra natura
baronale.
Una preferenza nei suoi confronti che dovrebbe non esserci, non penso che i
suoi meriti sono migliori dei miei.
Dunque lei, che si occupa di arte e di cultura, sa dimostrare che gli
articoli scientifici da noi prodotti sono tutti
una falsità? Ha provato a leggere i miei o quelli dei miei colleghi della
Facoltà di Scienze?
Dice che è disposto ad incontrare qualcuno di noi per dimostrarcelo: possiamo
pure farlo, però ci può
spedire i riferimenti delle nostre presunte "falsità" così procediamo più
veloci. Se si occupa anche di ricerca, veramente allora ci troviamo davanti
a un nuovo Leonardo, dovrebbe sapere che tutti i testi scientifici sono
accessibili da Internet. Essendo pubblicati su riviste internazionali sono
anche in inglese,
lingua che dovrebbe conoscere per leggere e giudicare i nostri "falsi"
articoli.
Il Dipartimento di Fisica (Univ. La Sapienza) dove sto è il primo d'Europa,
la Facoltà di Scienze della Sapienza di Roma sta piazzata altrettanto bene.
La sfido a dimostrarmi che la didattica della nostra facoltà va male e quella
delle facoltà scientifiche in generale.
Non posso discutere della didattica nelle altre facoltà perchè non ne sono
competente. Ma la Facoltà di Scienze è già un bel pezzo dell'Università.
Non cita nè dati nè numeri nel suo articolo a proposito del malfunzionamento:
è un modo scorretto di fare le affermazioni. Lo dice pure lei che non si
occupa
di Università ma di cultura: allora questi dati se li è sognati? Noi non ci
occupiamo della didattica? Ma è mai venuto a seguire
uno dei nostri corsi o a collegarsi con i siti dove è spiegata
ll'organizzazione della didattica che facciamo? Sono molto articolati e non
sono balle,
dietro ci sono corsi veri e non fantasmi. Basta fare su google il nome di un
qualche dipartimento e può controllare.
Da noi la didattica va male perchè mancano i mezzi e le aule. Ed i mezzi
mancano perchè ci tagliano i fondi.
Noi siamo molto in giù con i finanziamenti alla ricerca ed all'università. La
frazione del PIL investita in Italia in questi settori
è l'ultima dell'Europa, come si può aspettare che stiamo ai primi posti poi
come Università? Vada a vedere una qualsiasi università
eurpea e controlli un pò quante biblioteche, aule, servizi in più rispetto a
noi ci stanno.
Le nostre Università stanno giù nella classifica internazionale anche perchè
non ci sono premi Nobel che insegnano.
Questo è un criterio che neanche la Gelmini è riuscita ad individuare perchè
ignora le articolazioni della ricerca e che lanche lei sta sembra
ignorare.
Ma per avere un Nobel ci vogliono fondi,
attrezzature e laboratori. Noi abbiamo due premi Nobel entrambi fuori
dall'Università per questo motivo. E ne abbiamo solo due
perchè per arrivare ai risultati scientifici da Nobel ci vogliono fondi e qui
tagliano i fondi del PRIN ( Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale, fondi
MIUR, sarebbe il Ministero)come conseguenza dei tagli della 133 che lei ignora
completamente nei suoi articoli.
Nonostante tutto ciò facciamo lo stesso una ricerca eccellente che si riversa
sulla qualità della didattica. Se non c'è ricerca la didattica
diventa piatta e poco stimolante per gli studenti. Nessuno dei miei studenti
si è mai lamentato della mia didattica e non si sentono voci
di dissenso in giro su questo per lo meno nella Facoltà di Scienze della
Sapienza che conta ben 600 professori.
L'onda non se la prendeva con noi, anzi siamo loro alleati, abbiamo fatto
assemblee e scioperi insieme.
Le pare questo un atteggiamento da baroni? L'attacco che lei conduce
all'Università è indiscriminato nello stile Gelmini e Berlusconi e
l'unica conseguenza a cui questo può portare sarà la nascita di squalificate
Università private, con regole interne
ignote, in cui si faranno e si fanno ogni genere di porcate. Ci sono già il
CEPU, la Lunsa, l'ITT. Se non ci sono leggi e regolamenti ufficiali
figurarsi che cosa può venir fuori. da queste istituzioni. Per questo stiamo
conducendo una sana inchiesta su tutti i licei e le università private.
Nell' università italiana almeno ci sono leggi e regolamenti noti a tutti:
nonostante questo ci sono i fenomeni di corruzione denunciati da tutti
ed anche da noi . Ma è estremamente scorretto ridurre tutti i 60000 docenti
dell'Università italiana al gruppo dei corrotti. La nostra è un giusta
autodifesa
non una difesa corporativa quando ci si mette sullo stesso piano dei
corrotti.
Lei per caso riesce a controllare e si dà da fare a denunciare tutti i
fenomeni di favoritismo e corruzione del mondo dello spettacolo italiano?
Qualcuno è mai venuto a dirle che lei è un responsabile di questi episodi ?
Questo è quello che sta facendo contro di noi sfruttando la sua posizione
di personaggio noto ai mass-media.
Molte università con pochi studenti, che sono sbucate come funghi provengono
da oscuri intrallazzi politici , che non dipendono da tutto il corpo docente
delle università italiane, ma da oscure alleanze fra forze politiche ed
alcuni gruppi di professori, ignoti ovviamente alla maggioranza di noi.
Pensa che noi dovremmo controllare questo tipo di processi?
Non ne abbiamo la possibilità ovviamente, possiamo solo denunciare questi
episodi e lo facciamo quando ne veniamo a conoscenza.
Però dovrebbe anche capire che facendo ricerca e didattica non rimane molto
tempo per fare le azioni di denuncia che richiedono anche
una buona documentazione.
Ridurre tutti i docenti a dei baroni è il tipico attacco della destra. Uno
slogan usato anche da i giovani di
Alleanza nazionale e dal Blocco Studentesco : attacco ai baroni. Quindi la
nostra non è una difesa corporativa ma una difesa dagli attacchi
della destra reazionaria a cui le si sta accodando. Quando dice che le sue
dichiarazioni non c'entrano col PD siamo molto d'accordo,
e se le aveva anche prima di entrare in politica, vuol dire che è partito da
posizioni di destra anche su questo siamo molto d'accordo e credo che molti di
noi
cominciano a pensare che lei sia rimasto a destra nonostante la sua posizione
nel PD. Ma siamo in tempi purtroppo in cui la politica
e la coerenza non stanno dalla stessa parte. Per cui lei può dire frasi di
destra e stare tranquillamente in una buona posizione del PD ,
una ragione in più per me per non entrare in questo partito.
Non credo proprio che noi voteremo per Berlusconi e la Gelmini, come dice
spudoratamente, che ci attaccano in continuazione.
Non siamo masochisti,. Penso invece che lei, schierandosi
con le loro posizioni ,dovrebbe invece uscire velocemente dal PD e passare
dalla loro parte. Usate gli stessi slogan e state facendo lo stesso tipo
di propaganda. Quindi un voto in più per Berlusconi, non è certo un danno.
Potrebbe ricavare ancora più vantaggi andando dalla loro
parte, molti lo stanno facendo infatti.
Brunello Tirozzi