Universitas_in_trasformazione March 2009

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seminario
by claudio procesi 24 Mar '09

24 Mar '09

cari amici oggi sono stato al ministero per un "seminario" organizzato dal ministro su "Un patto virtuoso fra universita e Istituzioni" erano presenti molti rettori e vari presidenti di varie cose, qualche giornalista qualche accademico. La mattina hanno parlato i rettori e altri presidenti e il pomeriggio e` venuto un manipolo di politici Caldoro, Aprea, Quagliarello, Gasparri per il PdL e Fioroni e Vietti per il PD ed mi pare Di Giuseppe per Italia dei Valori. Quello che mi ha impressionato peggio e` stato Caldoro che vorrebbe una precarizzazione sistemica delle Universita` ma spero sia isolato. Alla fine hanno recuperato alcuni che non avevano parlato la mattina e sono riuscito a dire due parole sul nostro progetto. Moderava Galli della Loggia il quale ha commentato il mio intervento dicendo che siamo "il partito rivoluzionario" non so se voleva prendermi per il c... A me comunque sta meglio la parte di Zapata che quella del sacrestano. Devo dire che il ministro e` stata ad ascoltarci (o almeno cosi' sembrava) per circa sei ore ed ha parlato solo per pochi minuti alla fine. Tutti sembrano pronti alla valutazione, nessuno ha parlato contro, anche se ho l'impressione che ognuno nella sua testa ne avesse una idea diversa. Da quello che ho capito l'ANVUR (cosi si chiamera`l'genzia di valutazione) dovrebbe venire presto, ma non so come? Poi sulle altre cose c'erano varie sfumature, molti hanno parlato di "governance" e` chiaro che praticamente tutti dicono che cosi' come e` non funziona perche' ha deresponsabilizzato gli atenei e creato la figura del Rettore dispensatore di favori ai suoi clienti. Come cambiarlo non e` chiaro. Penso che su questo ci sara` molta discussione alla quale noi siamo credo impreparati. Il ministro ha distribuito delle linee guida, spero di ottenere un documento in PDF per mandarvelo. Io ho capito questo (ma non contate troppo sulle mie conoscenze della politica): Il ministro vuole preparare prima dell'estate un disegno di legge da fare approvare entro l'anno. Se ci riuscisse questo di fatto potrebbe cancellare i famosi tagli di Tremonti perche' le nuove risorse verrebbero con la nuova legge. Si capisce che la politica e` un infinito gioco di specchi, non si capisce mai chi veramente tira le fila e ho l'impressione che, in alcuni casi non di interesse ai capi ci siano ampie commistioni di interessi particolari lobbistici. Certamente e` nostro interesse avere le risorse e quindi e` nostro interesse seguire da vicino questo disegno di legge, naturalmente bisogna capire cosa c'e` dentro. per ora sulla governance credo si voglia rafforzare il ruolo del Rettore ed eliminare la parte elettiva del consiglio di amministrazione, il senato dovrebbe essere espresso dai Dipartimenti. ma ho sentito idee contrastanti. Sul reclutamento il governo al momento sembra orientato sulle idoneita` nazionali aperte sempre con commissioni prima elette e poi sorteggiate, ho fatto presente ad uno dei senatori la assurdita` di sorteggiare ma chi sa chi se lo e` messo in testa. La valutazione dovrebbe riferirsi in primis ai Dipartimenti come noi chiediamo con una qualche influenza sulle risorse. C'e` in giro una idea di favorire la formazione di Universita` federate, ma non chiedetemi cosa vuol dire. Credo che la idea delle fondazioni sia stata abbandonata. Cosa fare ora? bisognerebbe avere una idea, si potrebbe organizzare un incontro con la stampa per presentare la nostra proposta ma il rischio e` che non ci venga nessuno, bisognerebbe assicurarsi un po di presenze mediatiche ma io non ho esperienza in questo. una settimana fa sono stato ad una tavola rotonda di Polis e francamente era penoso, allora e` meglio non fare nulla. claudio Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/

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Inoltro appello
by Antonella Ghignoli 23 Mar '09

23 Mar '09

Gentili colleghi, spero di non fare cosa sgradita se invio questo testo, per conoscenza. Nel caso qualcuno volesse aderire a questo appello, si può mandare un e-mail con nome, cognome, università di appartenenza al seguente indiritto: appelli(a)historiamagistra.it Il testo dell'Appello con l'elenco delle adesioni aggiornato via via si può leggere sul sito www.historiamagistra.it Cordiali saluti Antonella Ghignoli ************************* Dr. Antonella Ghignoli PhD Ricercatore universitario confermato s.s.d. M-STO/09 (Paleografia) - "Professore aggregato" Dipartimento di Studi sul Medioevo e Rinascimento Sezione di Paleografia "Luigi Schiaparelli" piazza Brunelleschi 4 - 50121 Firenze Tel. (Stanza) 055 2756801 - Fax (Dipartimento) 055 2480851 e-mail: antonella.ghignoli(a)unifi.it; antonella.ghignoli(a)tin.it http://scrineum.unipv.it/aipd/soci/ghignoli.htm ***** CHIEDIAMO LE SCUSE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Il Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi, ha di nuovo rivolto espressioni gravemente ingiuriose contro l'Università italiana e contro il suo corpo docente. L'Università, nel giudizio espresso dall'on. Berlusconi, non sarebbe altro che "un ammortizzatore sociale" e un covo di intrighi nepotisti. Purtroppo espressioni siffatte non sono nuove, e da molti mesi le abbiamo sentite ripetere con arroganza, nel quadro di una squallida campagna denigratoria condotta dall'attuale Esecutivo contro il sistema scolastico e universitario, con l'ausilio di media compiacenti. Tale campagna offende la verità dei fatti e unicamente risponde al desiderio di far giustizia sommaria della ricerca, della cultura e di ogni pensiero critico, in spregio dell'avvenire del paese e di quello delle giovani generazioni. Noi, docenti delle Università italiane e cittadini della Repubblica, siamo qui pertanto a chiedere formalmente al Presidente del Consiglio di adottare toni più consoni all'autorità da lui rivestita e di rivolgerci le sue scuse. Nessuno di noi discute la possibilità di migliorare le prestazioni del sistema universitario italiano sul piano dell'insegnamento e della ricerca, di utilizzare più razionalmente le risorse e di perfezionare i difettosi meccanismi di reclutamento dei docenti, peraltro disposti dal Parlamento e dal governo. Respingiamo tuttavia con fermezza una campagna di calunnie volgare e di totale infondatezza. Malgrado la notissima insufficienza dei fondi a disposizione, che ci colloca agli ultimi posti tra i paesi industrializzati, per noi parlano sia la considerazione di cui gode la ricerca italiana nel confronto con le altre realtà europee ed extraeuropee, sia la qualità internazionalmente accertata dei laureati nei nostri atenei. Da anni molti di noi denunciano le manchevolezze del nostro sistema universitario, reclamano appropriate misure di riforma e con impegno si adoperano per garantire la funzionalità degli Atenei. In ogni caso, ci preme ricordare all'on. Berlusconi che la reputazione internazionale degli studiosi e delle strutture di ricerca italiane, specie quelle pubbliche - sul piano della qualità scientifica e su quello della moralità - è alquanto più elevata di quella di cui godono il sistema politico e il sistema imprenditoriale. Aspettiamo dunque le sue scuse, signor Presidente del Consiglio. Angelo d'Orsi (Storia del pensiero politico, Università di Torino) Alfio Mastropaolo (Scienza politica, Università di Torino) _________________________________________________ Daniela Adorni (Storia contemporanea, Università di Torino) Aldo Agosti (Storia contemporanea, Università di Torino) Wanda Alberico (Fisica Teorica, Universita' di Torino) Mario Alcaro (Storia della filosofia, Università della Calabria) Alessandra Algostino (Diritto costituzionale comparato, Università di Torino) Marco Almagisti (Scienza politica, Università di Padova) Francesco Amoretti (Comunicazione politica, Università di Salerno) Antonino Anastasi (Scienza politica, Università di Messina) Alessandro Argiroffi (Filosofia del diritto, Università di Palermo) Enrico Artifoni (Storia medievale, Università di Torino) Pier Francesco Asso (Storia del pensiero economico, Università di Palermo) Beatrice Battaglia (Letteratura inglese, Università di Bologna) Egle Becchi (Emerita di Storia della pedagogia, Università di Pavia) Stefano Becucci (Sociologia delle migrazioni, Università di Firenze) Maria Carmen Belloni (Sociologia della comunicazione, Università di Torino) Marinella Belluati (Sociologia, Università di Torino) Mariella Berra (Sociologia delle reti telematiche, Università di Torino) Paolo Bertinetti (Letteratura inglese, Università di Torino) Carmen Betti (Storia della pedagogia, Università di Firenze) Piero Bevilacqua (Storia contemporanea, Università La Sapienza, Roma) Bianca Biagi (Politica economica, Università di Sassari) Paolo Bianchini (Storia dell'Educazione, Università di Torino) Maria Luisa Bianco (Sociologia, Università del Piemonte Orientale) Roberto Biorcio (Scienza politica, Unversità di Milano Bicocca) Derek Boothman (Lingua e traduzione inglese, Università di Bologna) Anna Bosco (Governo europeo e partiti, Università di Trieste) Elia Bosco (Sociologia dei fenomeni politici, Università di Torino) Michelangelo Bovero (Filosofia politica, Università di Torino) Gian Mario Bravo (Storia del pensiero politico, Università di Torino) Nadia Breda (Discipline demoetnoantropologiche, Università di Firenze) Franca Bruera (Letteratura francese, Università di Torino) Arnaldo Bruni (Letteratura italiana, Università di Firenze) Alberto Burgio (Storia della filosofia, Università di Bologna) Roberto Burlando (Politica economica, Università di Torino) Carmelo Buscema (Sociologia dei fenomeni politici, Università della Calabria) Giuseppe Cacciatore (Storia della filosofia, Università di Napoli Federico II) Giovanna Campani (Pedagogia interculturale, Università di Firenze) Renato Camurri (Storia contemporanea,Università di Verona) Mario Cardano (Metodologia delle scienze sociali, Università di Torino) Francesca Cardinale (Biologia generale e Fisiologia vegetale, Università di Torino) Franco Cazzola (Scienza politica, Università di Firenze) Cristopher Cepernich (Sociologia della comunicazione, Università di Torino) Gian Carlo Cerruti (Sociologia dell'organizzazione, Università di Torino) Claudio Chiuderi (Astrofisica, Università di Firenze) Ciro Ciliberto (Geometria superiore, Università di Roma Tor Vergata) Paolo Comanducci (Filosofia del diritto, Università di Genova) Michelangelo Conoscenti (Linguistica inglese, Università di Torino) Alessandra Consolaro (Lingue e letterature moderne del subcontinente indiano, Università di Torino) Carlo Cosmelli (Fisica Generale, Università Sapienza, Roma) Annarita Criscitiello (Scienza politica, Università di Napoli Federico II) Pietro Deandrea (Letteratura inglese, Università di Torino) Nicola Del Corno (Storia del pensiero politico, Università di Milano) Donatella Della Porta (Scienza politica, Università di Firenze) Patrizia Delpiano (Storia moderna, Università di Torino) Marco De Nicolò (Storia Contemporanea, Università di Cassino) Gisella De Simone (Diritto del lavoro, Università di Genova) Mariangiola Dezani (Informatica, Università di Torino) Arnaldo Di Benedetto (Letteratura Italiana, Università di Torino) Antonio Di Leva (Sistemi informativi, Università di Torino) Roberto Di Monaco (Sociologia dell'organizzazione, Università di Torino) Vittorio Dini (Storia delle dottrine politiche, Università di Salerno) Alessandra Dino (Sociologia giuridica e della devianza, Università di Palermo) Antonio Di Pietro (Progettare percorsi ludici, Università di Firenze) Mario Dogliani (Diritto costituzionale, Università di Torino) Hermann Dorowin (Letteratura Tedesca - Università di Perugia) Lea Durante (Letteratura italiana, Università di Bari) Antonio Fadda (Sociologia, Università di Sassari) Giovanni Falaschi (Letteratura italiana, Università di Perugia) Giorgio Faraggiana (Scienza delle costruzioni, Politecnico di Torino) Alessandra Ferraresi (Storia moderna, Università di Pavia) Vincenzo Ferrari (Filosofia del diritto, Università di Milano) Vincenzo Ferrone (Storia moderna, Università di Torino) Giovanni Fiaschi (Filosofia politica, Università di Padova) Pierfrancesco Fiorato (Filosofia della storia, Università di Sassari) Lorenzo Fischer (Sociologia, Università di Torino) Maria Grazia Fischer (Metodologia delle scienze sociali, Università di Torino) Filippo Focardi (Storia contemporanea, Università di Padova) Simona Forti (Storia della filosofia politica, Università del Piemonte Orientale) Lia Fubini (Politica economica, Università di Torino) Giovanna Galizzi (Economia aziendale, Università di Bergamo) Luciano Gallino (Emerito di Sociologia, Università di Torino) Enzo Gallori (Astrobiologia ed evoluzione molecolare, Università di Firenze) Luigi Ganapini (Storia contemporanea, Università di Bologna) Fausta Garavini (Lingua e letteratura francese, Università di Firenze) Giancarlo Garfagnini (Storia della filosofia medievale, Università di Firenze) Giovanni Garofalo (Lingua e traduzione, Lingua spagnola, Università di Bergamo) Roberto Gatti (Filosofia politica, Università di Perugia) Sebastiano Ghisu (Storia della filosofia, Università di Sassari) Giovanna Giacalone (Arboricoltura generale e coltivazioni arboree, Università di Torino) Maria Teresa Giaveri (Letterature Comparate, Università di Torino) John Gilbert (Lingua inglese, Università di Firenze) Fiorenzo Girotti (Scienza dell'amministrazione, Università di Torino) Francesca Governa (Geografia economica e politica, Politecnico di Torino) Elena Granaglia (Scienza delle finanze, Università di Roma Tre) Riccardo Guastini (Filosofia del diritto, Università di Genova) Laura Guazzone (Storia contemporanea dei Paesi arabi, Università La Sapienza, Roma) Carmelina Imbroscio (Letteratura francese, Università di Bologna) Barbara Innocenti (Lingua francese, Università di Siena) Lando Landi (Didattica della storia, Università di Firenze) Elena Landone (Lingua e traduzione, Lingua spagnola, Università di Sassari) Silvia Lelli (Antropologia, Università di Firenze) Guido Liguori (Storia del pensiero politico, Università della Calabria) Marco Lombardi (Letteratura francese, Università di Firenze) Ada Lonni (Storia contemporanea, Università di Torino) Donatella Loprieno (Diritto pubblico, Università della Calabria) Domenico Losurdo (Storia della filosofia, Università di Urbino) Gianna Lotito (Economia politica, Università del Piemonte Orientale) Stefano Lucarelli (Economia politica, Università di Bergamo) Adriana Luciano (Sociologia del lavoro, Università di Torino) Gianfranco Maddoli (Storia greca, Università di Perugia) Salvatore Maiorana (Lingua inglese, Università di Firenze) Fulvio C. Manara (Pedagogia dei Diritti dell'Uomo, Università di Bergamo) Maria Rita Mancaniello (Pedagogia generale e sociale, Università di Firenze) Raffaele Mantegazza (Pedagogia generale, Università di Milano Bicocca) Lucia Marcheselli Loukas (Lingua e letteratura neogreca, Università di Trieste) Maria Cristina Martinengo (Sociologia, Università di Torino) Guido Martinotti (Sociologia urbana, SUM, Firenze) Dora Marucco (Storia delle istituzioni politiche, Università di Torino) Katia Massara (Storia contemporanea, Università della Calabria) Oreste Massari (Scienza Politica, Università Sapienza, Roma) Simonetta Mazzarino (Economia ed estimo rurale, Università di Torino) Antonietta Mazzette (Sociologia urbana, Università di Sassari) Marco Meriggi (Storia delle istituzioni politiche, Università di Napoli Federico II) Maria Grazia Meriggi (Storia contemporanea, Università di Bergamo) Vittorio Mete (Sociologia dei movimenti e delle istituzioni, Università di Firenze) Anna Miglietta (Psicologia sociale, Università di Torino) Nullo Minissi (Emerito di Filologia Slava, Università di Napoli L'Orientale) Paola Fausta Maria Molina (Psicologia dello sviluppo e dell'educazione, Università di Torino) Virgilio Mura (Filosofia politica, Università di Sassari) Manuela Naldini (Sociologia della famiglia, Università di Torino) Walter Nocito (Diritto pubblico, Università della Calabria) Marina Nuciari (Sociologia, Università di Torino) Elana Ochse (Linguistica Inglese, Università di Torino) Guido Ortona (Politica economica, Università del Piemonte Orientale) Filippo Maria Paladini (Storia moderna, Università di Torino) Paolo Palazzi (Economia applicata e dello sviluppo, Università La Sapienza, Roma) Amelia Paparazzo (Storia contemporanea, Università della Calabria) Maria Carla Papini (Letteratura italiana moderna e contemporanea, Università di Firenze) Andrea Peru (Psicologia generale, Università di Firenze) Daniele Pompejano (Storia e istituzioni delle Americhe, Università di Palermo) Regina Pozzi (Storia contemporanea, Università di Pisa) Mauro Prencipe (Mineralogia, Università di Torino) Antonio Prete (Letterature Comparate, Università di Siena) Franco Prina (Sociologia del diritto e della devianza, Università di Torino) Giovanna Procacci (Storia contemporanea, Università di Modena e Reggio Emilia) Paola Pugliatti (Letteratura inglese, Università di Firenze) Elena Pulcini (Filosofia sociale, Università di Firenze) Gianfranco Ragona (Storia del pensiero politico, Università di Torino) Enrico I. Rambaldi (Storia della filosofia morale, Università di Milano) Francesco Ramella (Sociologia economica, Università di Urbino) Marino Regini (Sociologia economica, Università di Milano) Gianni Riccamboni (Filosofia politica, Università di Padova) Claudio Riolo (Scienza politica, Università di Palermo) Alberto Roccella (Diritto urbanistico, Università di Milano) Franca Roncarolo (Comunicazione politica, Università di Torino) Luca Rossi (Parassitologia e malattie parassitarie degli animali, Università di Torino) Mario G. Rossi (Storia contemporanea, Università di Firenze) Paolo Russo (Senior Lecturer in Film Studies, Oxford Brookes University UK) Mario Salomone (Sociologia dell'ambiente e del territorio, Università di Bergamo) Donatello Santarone (Pedagogia generale, Università di Roma Tre) Antonio Santoni Rugiu (Storia della pedagogia, Università di Firenze) Ayse Saracgil (Lingua e letteratura turca, Università di Firenze) Raffaella Sau (Filosofia politica, Università di Sassari) Franco Sbarberi (Filosofia politica, Università di Torino) Francesco Scacciati (Politica economica, Università di Torino) Rocco Sciarrone (Sociologia, Università di Torino) Stefano Sciuto (Fisica Teorica, Università di Torino) Giuseppe Sergi (Storia medievale, Università di Torino) Gabriella Seveso (Storia della pedagogia, Università di Milano Bicocca) Nicola Siciliani de Cumis (Pedagogia generale, Università La Sapienza, Roma) Guido Smorto (Diritto privato comparato, Università di Palermo) Sergio Soave (Storia contemporanea, Università di Torino) Alessandro Somma (Diritto privato comparato, Università di Ferrara) Andrea Sormano (Sociologia della conoscenza, Università di Torino) Andrea Spini (Sociologia, Università di Firenze) Silvio Suppa (Storia delle dottrine politiche, Università di Bari) Camillo Tidore (Sociologia dell'ambiente e del territorio, Università di Sassari) Brunello Tirozzi (Fisica matematica, Università La Sapienza, Roma) Alberto Tonini (Storia delle relazioni internazionali, Università di Firenze) Michelguglielmo Torri (Storia moderna e contemporanea dell'Asia, Università di Torino) Monica Toselli (Psicologia dello sviluppo, Università di Firenze) Willem Tousijn (Sociologia economica, Università di Torino) Marco Truccato (Fisica dello stato solido, Università di Torino) Isabel Trujillo (Filosofia del diritto, Università di Palermo) Christine Twittmann (Lingua tedesca, Università di Roma Tre) Ada Valentini (Glottologia e linguistica, Università di Bergamo) Gianni Vattimo (Filosofia teoretica, Università di Torino) Gianni Venturi (Letteratura italiana, Università di Firenze) Alessandro Vercelli (Politica economica, Università di Siena) Francesco Viola (Filosofia del diritto, Università di Palermo) Piero Violante (Storia delle dottrine politiche, Università di Palermo) Ermanno Vitale (Filosofia politica, Università della Valle d'Aosta) Romana Zacchi (Letteratura inglese, Università di Bologna) Massimo Zucchetti (Impianti Nucleari, Politecnico di Torino) _______________________________________________________ Per aderire: appelli(a)historiamagistra.it Il testo dell'Appello con l'elenco delle adesioni aggiornato via via si può leggere sul sito www.historiamagistra.it Ultimo aggiornamento 22 marzo, ore 21.00

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Re: [Universitas_in_trasformazione] Valutazione didattica
by Giacometti 23 Mar '09

23 Mar '09

A me sembra che la valutazione della didattica si possa fare solo facendo la statistica di dove vanno a finire i prodotti (diplomati,laureati e dottorati). Certo che se vengono impiegati nei call centers allora ...... Giovanni Giacometti At 08.50 23/03/2009 +0100, you wrote: > >----Messaggio originale---- > >>>>"CT" >Da: traverso(a)posso.dm.unipi.it > > >>>>>> "CC" == <carlo.carminati(a)fastwebnet.it> writes: > > > > CC> Io penso che la valutazione degli atenei (ai fini della > > CC> spartizione dei fondi) vada effettuata solo sulla base della > > CC> ricerca. > > > >Non sono d'accordo, una universita' eccellente deve fornire eccellente > >ricerca ed eccellente didattica, dichiarare che si valutera' solo la > >ricerca significa che si incoraggia a trascurare la didattica; > >ricordiamoci che si e' insistito che la buona ricerca e' necessaria ad > >avere buona didattica; ma ci sono ricercatori molto produttivi che > >sono pessimi didatti. > > > >Mi accorgo di essermi espresso molto male: quello che intendevo >e' che mi sembra difficile immaginare un sistema centralizzato che >valuti analiticamente la didattica (sarebbe gia' tanto riuscire a valutare >la ricerca!). > >Mi sembra invece piu' realistico che i singoli Atenei (o -meglio > ancora- Dipartimenti) provvedano a valutare ed incentivare la >didattica (con "overhead" o altro). > >Ovviamente i finanziamenti agli atenei dipendono comunque anche da >parametri legati -indirettamente- alla qualita' della didattica >(es: il numero di studenti). > >Insomma: il problema non e' quello di stabilire se si debba >valutare la didattica (e premiare la buona didattica) ma, >piu' banalmente, con quali meccanismi si possa raggiungere >questo scopo. > >c.c. > >_______________________________________________ >Universitas_in_trasformazione(a)mail.dm.unipi.it mailing list > >Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: >https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione > >Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas >Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php

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Valutazione didattica
by carlo.carminati＠fastwebnet.it 23 Mar '09

23 Mar '09

>----Messaggio originale---- >>>>"CT" >Da: traverso(a)posso.dm.unipi.it >>>>>> "CC" == <carlo.carminati(a)fastwebnet.it> writes: > > CC> Io penso che la valutazione degli atenei (ai fini della > CC> spartizione dei fondi) vada effettuata solo sulla base della > CC> ricerca. > >Non sono d'accordo, una universita' eccellente deve fornire eccellente >ricerca ed eccellente didattica, dichiarare che si valutera' solo la >ricerca significa che si incoraggia a trascurare la didattica; >ricordiamoci che si e' insistito che la buona ricerca e' necessaria ad >avere buona didattica; ma ci sono ricercatori molto produttivi che >sono pessimi didatti. > Mi accorgo di essermi espresso molto male: quello che intendevo e' che mi sembra difficile immaginare un sistema centralizzato che valuti analiticamente la didattica (sarebbe gia' tanto riuscire a valutare la ricerca!). Mi sembra invece piu' realistico che i singoli Atenei (o -meglio ancora- Dipartimenti) provvedano a valutare ed incentivare la didattica (con "overhead" o altro). Ovviamente i finanziamenti agli atenei dipendono comunque anche da parametri legati -indirettamente- alla qualita' della didattica (es: il numero di studenti). Insomma: il problema non e' quello di stabilire se si debba valutare la didattica (e premiare la buona didattica) ma, piu' banalmente, con quali meccanismi si possa raggiungere questo scopo. c.c.

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FW: "Appello al mondo universitario"
by Guido Mula 20 Mar '09

20 Mar '09

Cari Colleghi, vi allego un messaggio di appello inviato da parte di molte componenti universitarie. I tagli citati nell'appello per il 2010 e scritti in modo inequivocabile nella tabella C della finanziaria 2009 sono di oltre il 10% dell'FFO, senza tener conto del decreto salvabanche che sta lentamente diventando operativo e che causerà un ulteriore "taglio lineare" delle voci di spesa dei ministeri e di conseguenze delle nostre risorse. Cordialmente, Guido Mula ADU, ADI, ANDU, APU, CISAL Universita', CISL Universita', CNU, CNRU, FLC CGIL, SUN, UIL P.A.-U.R. AFAM, UDU, UGL Universita' e Ricerca APPELLO AL MONDO UNIVERSITARIO Nell'ottobre 2008 abbiamo proposto al mondo universitario e inviato alGoverno, alle Commissioni parlamentari e a tutti i Gruppi parlamentari, un "Programma per l'Universita'" dove si indicava la direzione per affrontare i principali nodi dell'Universita' italiana: - sistema di finanziamento; - reclutamento, avanzamento e stato giuridico della docenza; - governo dei singoli Atenei e del Sistema nazionale; - diritto allo studio; - didattica; - valutazione; - dottorato di ricerca. Nessun confronto si e' da allora realizzato con le Istituzioni, mentre il Governo e il Parlamento hanno continuato ad adottare provvedimenti improvvisati e parziali, che hanno ancora di piu' aggravata la crisi dell'Universita' senza risolverne le attuali indubbie criticita', da noi sempre sottolineate. Questa situazione non e' piu' sostenibile ed occorre che l'intero mondo universitario ne prenda atto per impedire ulteriori provvedimenti negativi per l'Universita' pubblica e per rilanciare il suo ruolo centrale per lo sviluppo sociale ed economico del Paese. Nel riproporre oggi il nostro "Programma" al Governo, alle Commissioni parlamentari, a tutti i Gruppi parlamentari e a tutti i Partiti, rinnoviamo con forza il nostro invito a un confronto immediato, reale e approfondito. Tutti i componenti del mondo universitario devono impegnarsi in prima persona per impedire la cancellazione dell'Universita' pubblica, destino al quale essa e' condannata per i tagli decisi per il 2010. L'abolizione dei tagli e nuovi consistenti finanziamenti sono solo la premessa per il rilancio dell'Universita' che richiede anche un intervento legislativo che affronti le questioni nella direzione indicata nel nostro "Programma", in un contesto Europeo e mondiale che ha fatto dell'investimento nella conoscenza uno degli strumenti fondamentali per il superamento della crisi economica. Non c'e' piu' tempo e per questo invitiamo a convocare a partire dalla prossima settimana in tutti gli Atenei assemblee aperte a tutte le componenti, e indiciamo un'Assemblea nazionale a Roma da tenersi nella seconda meta' di aprile. 17 marzo 2009

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junior colleges etc.
by carlo.carminati＠fastwebnet.it 20 Mar '09

20 Mar '09

Io penso che la valutazione degli atenei (ai fini della spartizione dei fondi) vada effettuata solo sulla base della ricerca. Dovrebbe invece essere ciascun ateneo a valutare la didattica dei singoli, in modo da valorizzare an he chi ha una vocazione didattica predominante rispetto a quella di ricerca. Mi sembra che questa fosse, in sostanza, l'idea. Ma certo: se si vuol dire tutto in poche righe non si può indulgere in troppi dettagli. Saluti, c.c.

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A proposito di governance
by Maurizio Tirassa 19 Mar '09

19 Mar '09

Confronto tra le proposte di CUN, CRUI e ANDU (a cura di Paolo Rossi) <http://www.bur.it/2009/N_B_090006.php> Anche se immagino che qualunque discussione possibile sia ormai superata dalle nuove pensate parlamentar-governative. - Maurizio Tirassa

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Re: [Universitas_in_trasformazione] risposta ai contenuti di di Universitas_in_trasformazione, Volume 4, Numero 17
by Franco Gianturco 19 Mar '09

19 Mar '09

Carissimi tutti, Ho appena letto la risposta di Claudio a Carlo di Castro e sono pienamente d'accordo con Claudio: mi auguro anche che Carlo abbia anch'egli capito come non sia pensabile in Italia continuare a parlare di "Sede Universitaria" pensando che possa avere le stesse caratteristiche a Milano ed a Canicattì. Chiaramente anche questo Paese ha bisogno di educazione terziaria di livello medio-basso , considerato il sostanziale collasso di livello perpetrato nelle scuole secondarie e primarie, e ciò viene richiesto da un numero sempre maggiore di persone. Non possiamo quindi immaginare che le sedi decentrate nell'Agro Pontino o sui monti della Sila svolgano lo stesso ruolo nella ricerca ( e nella didattica avanzata) di sedi, sperabilmente migliorate, site nelle grandi metropoli nazionali. Nonostante il fatto che non sia perfetto, il sitema USA di tre livelli di educazione terziaria ( Junior Colleges, 4-year Colleges e Graduate schools) si è dimostrato molto efficace e non solo per i maggiori finanziamenti.In Europa l'Inghilterra domina con le sue Università tutte le classifiche valutative esistenti ed ha chiaramente un sistema ben diversificato di "Università", cosa che ancora manca nell'Europa continentale, a parte timidi tentativi francesi. In conclusione, credo che si debba pensare ai due livelli e, nelle grandi sedi metropolitane, avere nello stesso luogo sia Graduate Schools che il puro livello di undergraduate teaching : se quest'ultimo fosse scadente, allora le Graduate Schools prenderanno i loro studenti da altre sedi più virtuose nell'insegnamento efficace e non necessariamente dal "pool" locale, come appunto avviene In USA e in Inghilterra. cari saluti, Franco -- Franco A. Gianturco, D.Phil.(Oxon) CPhys FInstP Fellow APS MRSC Fellow EPS Professor of Theoretical Chemical Physics Dipartimento di Chimica Universita` di Roma "La Sapienza" Citta` Universitaria, 00185 Rome, Italy. e-mail address: fa.gianturco(a)caspur.it phone: +39-06-49913306 fax: +39-06-49913305 Visit our group home page: http://www.chem.uniroma1.it/~gianturc

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R: Re: incontro
by carlo.carminati＠fastwebnet.it 18 Mar '09

18 Mar '09

A me sembra che, in questa fase, aver parlato con i tecnici invece che col Ministro non sia stato negativo. Anche il fatto che il Governo abbia cosi' poca considerazione dell'Universita' (evidentemente non e' questo il core-business) puo' essere -paradossalmente- un vantaggio: se si spartiscono poche risorse la partita perde interesse (per lo meno per chi bada solo al soldo). Saluti, c.c. >----Messaggio originale---- >Da: valdinoc(a)axp.mat.uniroma2.it >Data: 18/03/2009 11.26 >A: "Forum "Università e Ricerca""<universitas_in_trasformazione(a)mail.dm.unipi.it> >Ogg: Re: [Universitas_in_trasformazione] incontro > >Concordo in pieno anch'io. >Enrico > >PS - L'incontro coi politici (o il mancato incontro, >dipende dai punti di vista) mi e` sembrato pero` >un po' deludente, ce ne sara` un altro? >

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Re: [Universitas_in_trasformazione] incontro
by Benedetto De Vivo 18 Mar '09

18 Mar '09

Concordo totalmente con la posizione di Claudio. Benedetto At 10.31 18/03/2009, you wrote: >io credo che non siamo in grado di seguire la politica dal di dentro, con >i suoi compromessi colpi di mano lotte di potere etc.. Il massimo che >possiamo fare e` prendere le informazioni che ci arrivano per "face >value". Per questo terrei la nostra discussione il piu` possibile lontano >dai problemi della politica generale. Non perche' questi non influenzino >anche la politica universitaria ma perche' altrimenti perdiamo quel poco >di potere che ci viene se operiamo in modo neutrale come scienziati e non >come attori della lotta politica. Poi ovviamente ciascuno di noi fuori da >questa discussione fara` tutte le scelte politiche che ritiene opportune. > >claudio > >_______________________________________________ >Universitas_in_trasformazione(a)mail.dm.unipi.it mailing list > >Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: >https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione > >Ulteriori informazioni, e per firmare la >petizione, sito di Universitas Futura: >http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php Prof. Benedetto De Vivo Dipartimento di Scienze della Terra Università di Napoli Federico II Via Mezzocannone 8 80134 Napoli - Italy Tel. +39-081-2535065 Fax +39-081-2535061 e-mail: bdevivo(a)unina.it http://www.fluidenv.unina.it Skype: geobenedetto Adjunct Professor Department of Geosciences Virginia Tech Blacksburg 24061, VA, USA e-mail: bdevivo(a)vt.edu Chief Editor of Journal of Geochemical Exploration Associate Editor of Mineralogy and Petrology

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