cara Laura,
sono d'accordo, 60 dimissioni sono pochissime, fossero
600 si potrebbe cominciare a discutere ...
di fronte a tutto quello che sta accadendo, una delle cui
conseguenze, non l'unica ma probabilmente la peggiore, sara'
che verra' bruciata e lasciata senza prospettive un'intera generazione
di ricercatori precari, formati fra l'altro a spese della colletivita',
con uno lungo e distruttivo stallo nel ricambio generazionale,
qualcuno in questa lista che e' pittosto ampia e variegata sa darmi una
possibile spiegazione, un'interpretazione, del perche':
1) la maggioranza dei professori, in particolare degli ordinari,
sta sostanzialmente alla finestra a guardare
2) la (stragrande) maggioranza dei rettori e dei presidi, non solo e'
ignava, ma addirittura si comporta come se fosse consenziente
in particolare, quando si parla di dimissioni non ci sente quasi
nessuno
forse e' la situazione locale che mi rende pessimista, ma per me questo
e' un mondo alla rovescia, un mondo che non capisco piu'
dov'e' finita l'Universitas? esiste ancora, in Italia, l'Universitas?
Marco Vianello
associato di analisi numerica
Universita' di Padova