At 12.04 26/05/2010, Anna Painelli wrote:
>Io non sorrido e con me non sorridono di certo i
>giovani (tutti i giovani italiani, non solo gli
>universitari). Non sorridono le mie figlie,
>attuali studentesse, che si trovano a frequentare scuole e
>università devastate e disatrate.
>Questi giovani ci chiederanno dove eravamo e
>cosa stavamo facendo quando tutto questo è accaduto.
>Dove eravamo due anni fa quando hanno iniziato a
>picconare l'università con la nostra connivenza?................
Due anni fa, dopo il decreto dell'8 agosto 2008,
ero nella mia Facoltà e alle riunioni di piazza
degli studenti, e proponevo di dare tutti le
dimissioni dalle cariche volontarie (presidi,
direttori di dipartimento, rettori...........) e
di rifiutarsi di tenere corsi eccedenti l'impegno
dovuto dei 9-12 CFU/docente. La risposta dei più
è stata: stiamo bravi, trattiamo e vediamo se il
Ministro ci dà qualche altra briciola.
Io le dimissioni poi le ho date, ritirandomi nella ricerca e nei miei 9 CFU.
E credo ancora che questa posizione sia la
risposta giusta alla distruzione dell'università
pubblica italiana, attuata dai governi degli
ultimi 30 anni con la connivenza di noi
universitari. La ritengo giusta, sia per dignità,
sia perchè la baracca universitaria non
funzionerà solo con il superlavoro di pochi, sia
per dimostrare che è necessaria una cura drastica
di molta meritocrazia, meno burocrazia, più soldi.
Tra delusione, ironia e filosofia: morte e vita
seguono una naturale alternanza, e quando sarà
crollata l'università attuale e si saranno
estinti molti di noi vecchi dinosauri, una nuova
università rinascerà anche in Italia, e forse sarà migliore
Mauro Fasola
At 12.48 27/05/2010, Alberto Girlando wrote:
Ci sarebbe anche un'altra strada anche assai
efficace, se i PO (come me) volessero
intraprenderla: dimettersi da tutte le cariche volontarie e non retribuite,
tipo Presidente del consiglio di laurea, ma magari anche Preside di Facoltà
Allora siamo in due a pensarla così, o ci sono altri ?
Mauro Fasola
Dipartimento Biologia Animale
Via Ferrata 1, 27100 Pavia
0382 986300
347 0014022
fax 0382 986290