Grazie a tutti delle informazioni, ed in particolare a Roberto Battiston;
la situazione sembra anche peggio di quel che pensavo.
Ancora pero' non mi e' chiarissimo quali siano i margini di manovra degli
atenei; le possibilita' sono due:
1) i rilievi di Carlo Traverso sono fondati, quindi un'amministrazione
illuminata potrebbe ancora porre (parzialmente) riparo a queste
bestialita';
2) la legge e' legge, e non c'e' nulla da fare: chi sgarra rischia di
prestar il fianco ad azioni punitive (magari con un taglio dei
finanziamenti per "cattiva gestione").
Se e' giusta l'ipotesi (2), come sembra di capire dal messaggio di
Roberto, non capisco come mai i Rettori dei nostri atenei non abbiano
detto nulla.
Non pretendo un'azione lobbistica organizzata (come quella delle nostre
feluche), mi sarei anche accontentato che qualcuno avesse fatto notare
pacatamente (ma pubblicamente) il danno che questa norma irragionevole
rischia di provocare alla ricerca. Possibile subire questi affronti
chinando la testa in silenzio, peggio del rag. Fantozzi?
Saluti,
c.c.
PS: ma che cosa succede nei vostri atenei?
> Message: 4
> Date: Sun, 05 Sep 2010 07:55:18 +0200
> From: Roberto Battiston <roberto_battiston(a)alice.it>
> Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] Missioni all'estero
> To: <traverso(a)dm.unipi.it>, Università e Ricerca Forum
> <universitas_in_trasformazione(a)mail.dm.unipi.it>,
> <laura.sacerdote(a)unito.it>
> Message-ID: <C8A8FD66.589FA%roberto_battiston(a)alice.it>
> Content-Type: text/plain; charset="ISO-8859-1"
>
> Avendo seguito la discussione del taglio delle missioni per quanto
> riguarda
> gli enti di ricerca, mi sento di affermare che, purtroppo, il taglio si
> applica alla trasferte per conferenze all'estero. Anzi, si applica in modo
> particolare su questa voce, in quanto le trasferte svolte nel contesto di
> collaborazioni internazionali basate su convenzioni, memorandum of
> undertstanding ed altri accordi simili, dovrebbero essere risparmiate da
> questo taglio ( e questo riguarda una parte sostanziale delle attività di
> ricerca degli EPR che richiedono molte missioni all'estero), mentre
> proprio
> i viaggi legati alla partecipazione a conferenze, non possono essere
> "protetti" da accordi di questo tipo.
>
> A proposito, per chi non lo sapesse, oltre al taglio delle missioni, c'e'
> l'abolizione della diaria con il passaggio al rimborso spese. Questo non
> riguarda l'università dove la diaria all'estero non c'era già piu', ma gli
> EPR. Bene, questo provvedimento era motivato dalle spese ingenti di
> missioni all'estero del MAE (Ministero degli Affari Esteri) per i corpi
> diplomatici. Le missioni militari all'estero erano subito state esentate
> (per ovvi motivi). Ricordate lo sciopero delle feluche prima dell'estate
> ?
> Seguito da un incontro con Berlusconi ? Bene hanno esentato questa
> categoria
> per cui le cose vanno come prima. Mentre per le missioni degli EPR, la
> diaria è sparita, in italia come all'estero. Qualcuno dovrà spiegarci
> (ancora non è successo) come si faccia a stare 6-12 o piu'mesi all'estero,
> ad un telescopio come al CERN, a rimborso spese, vale a dire senza potere
> pagare la spesa al supermercato ( mica si puo' mangiare sempre al
> ristorante) o pagarsi un affitto di un appartamento (solo gli hotel sono
> rimborsati) e perdendo soldi per tutte quelle cose che di fatto uno deve
> acquistare per vivere ma non sono rimborsabili dallo stato.
>
> Per cui....... welcome nell' università della seconda finanziaria
> triennale
> di Tremonti (o di quello che resta...)
>
>
> Roberto Battiston
>
>