cari colleghi,
perfavore non parliamo di etica
in veneto sta venendo fuori che TUTTI gli appalti pubblici di
una certa entita' degli ultimi 15 anni sono stati viziati da corruzione
e conseguente lievitazione dei costi per la collettivita', quello
che abbiamo visto finora (MOSE) e' solo la punta dell'iceberg: autostrade
e superstrade, ospedali, ...
quello che e' successo qui non e' una singolarita', come mostra la cronaca,
e' una situazione diffusa e capillare nel nostro paese, si tratta di
molti, moltissimi miliardi di euro all'anno
(per non parlare dell'evasione fiscale)
e sarebbe "etica" la strada di abbassare in modo indiscriminato gli
stipendi a dipendenti pubblici, che dovrebbero sentirsi
"eticamente" coinvolti e partecipi?
perche' di questo si tratta, ci stanno abbassando gli stipendi
rispetto ai patti pregressi, in modo unilaterale
quei soldi potrebbero essere usati in molti altri modi?
certo, ma allora facciamoci dimezzare addirittura lo stipendio,
facendoci raccontare che il risparmio verra' usato per finalita'
sociali
non vorremo mica diminuire il tenore di vita di quel 5% di
italiani che si sta mangiando le risorse di tutti gli altri,
vero?
ma quando capiremo che Craxi faceva ridere in confronto a questi,
e che la situazione e' ben lungi dal cambiare? quando saremo
in grado di chiamare sopruso quello che e' un sopruso, e furto
quello che e' un furto?
la maggior parte dei sacrifici che stiamo facendo servono
a mantenere in vita il sistema della corruzione e dell'illegalita',
a foraggiare una classe di parassiti e arricchiti sulle spalle di tutti
gli altri, o almeno, finora e' stato evidentemente cosi', perche' lo
dicono i fatti e i numeri
certo, se i soldi non li togliessero alla parte della classe media
che se la passa un po' meglio, li toglierebbero probabilmente a chi sta
gia' male (e in parte gia' lo fanno)
questa forse e' l'unica consolazione, decisamente una magra
consolazione
Marco Vianello
Universita' di Padova