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1045 discussions

PRIN e valutazione
by Maurizio Persico 22 Nov '13

22 Nov '13

A proposito di valutazione, qualcuno sa per certo quale sia il margine di discrezionalita` del comitato dei garanti PRIN/FIRB? Per esempio, possono sempre decidere se accontentarsi di due revisori, o, dopo aver visto il reponso dei primi due, consultarne un terzo? E la scelta dei revisori e` completamente casuale o e` pilotata? E infine, i garanti sanno chi sono i revisori? Possono contattarli/influenzarli? Saluti Maurizio Persico -- ---------------------------------------------- Prof. Maurizio Persico Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale Universita` di Pisa v. Risorgimento 35 I-56126 PISA (ITALY) tel 0039-050-2219243 fax 0039-050-2219260 e-mail mau(a)dcci.unipi.it / maurizio.persico(a)unipi.it http:\\perseo.dcci.unipi.it ---------------------------------------------- "If you think education is expensive, try ignorance" (D. Bok, President of Harvard University 1971-1990)

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bibliometria
by floris＠unica.it 22 Nov '13

22 Nov '13

Leggo con interesse la lettera di Dimitri ma, non per fare sempre la Cassandra di turno, ricordo che il colloquio per valutare lo avevo già proposto da tempo ma mi era stato risposto che così i commissari avrebbero passato la vita a leggere i lavori ed ad interrogare i candidati. Bocciato allora penso lo si bocci oggi. Buon fine settimana a tutti, Giovanni U. Floris

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turnover
by Luciano Modica 19 Nov '13

19 Nov '13

Prosegue purtroppo il blocco (parziale) del turnover del personale universitario e degli enti di ricerca. Inoltre l'assegnazione dei contingenti assunzionali alle università ha suscitato recentemente vive proteste. Per comprendere meglio la situazione ho provato a ripercorrere, commentandola, la storia intricata di questa normativa. La trovate sul sito del Centro per la Riforma dello Stato, diretto da Walter Tocci: http://goo.gl/5jCHgr Sul sito personale di Tocci trovate un suo intervento sulla situazione del sistema universitario alla luce della legge di stabilità per il 2014: http://goo.gl/qG7pYZ Luciano Modica PS Chi vuole essere cancellato da questa mailing list è pregato di segnalarmelo per mail.

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basta al quadrato
by Giovanni Floris 15 Nov '13

15 Nov '13

Poichè Solari scrive indirizzando ad uno senza nome che credo però possa riguardarmi, ma poichè non amo le polemiche sterili, mi limiterò a dire che i giovani che ammazzavano i vecchi è una vecchia (scusate) invenzione freudiana, chissà se vera, mentre gli spartani buttavano i bambini. Solari poi mi pone una serie di domande come se io dovessi riformare l'Università od avessi detto di volerlo fare od avessi detto che le sue proposte di riforma non valgono, ecc. ecc., anche alle volte un pò tortuose, come sui Concorsi. Poi, tanto per finire lo invito ad andare con un cartello in mano con scritto:"dimettetevi e fate largo ai giovani visto che avete più di 70 anni" in tutti quei posti, e ce ne sono, in cui dettano legge persone con molto più di 70 anni (Università escluse ovviamente). Buon fine settimana a tutti, Giovanni U. Floris

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Basta
by Giovanni Floris 15 Nov '13

15 Nov '13

Cari Colleghi, io incomincio a seccarmi di queste lettere che dicono cose, tra l'altro, offensive (non c'è solo il Ministro a dirle) o che sembrano esserlo. L'ultima lettera di Solari ne può essere un esempio. Intanto l'esame di stato non è stato dichiarato una barzelletta, ma si è visto la sproporzione tra i punteggi ottenuti alla maturità dalle varie scuole e quindi si è preferito toglierli. Io sono andato in pensione da due anni ed ho avuto: liquidazione in tre rate annuali invece che in un'unica come in passato, blocco degli scatti biennali da anni, adesso pensione bloccata su cui anzi chissà che prelievi faranno considerandola d'oro. Ma soprattutto quella frase:" sereno con quella pensione...che io mi sognerò". Vorrei notare che la pensione io e quelli come me ce la siamo meritata dopo almeno 45 anni di lavoro fatto con scrupolo ed onestà in ogni senso, sia nella didattica, sia nella ricerca, sia nella parte concorsuale. Basta di parlare male degli altri solo perchè siamo in un momento di crisi che certo non hanno creato gli universitari di 70 anni! Saluti a tutti, Giovanni U. Floris

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Re: [Universitas_in_trasformazione] carrozza ha ragione
by Robert Jennings 14 Nov '13

14 Nov '13

Cari colleghi, aggiungo un commento concernente l'età del "collocamento a riposo". Posso afferemare che nei seguenti paesi si va in pensione a 65 anni. Delle altre nazioni non ho informazioni. Svizzera, Germania, Australia, Grand Bretagna. Cordialità, Robert Jennings >io continuo a ritenere che l'intervento del ministro sia stato estremamente >scorretto in quanto populista: ha puntato il dito su un falso problema (i >professori vanno in pensione a 70 anni, comunque) per nascondere i veri >problemi e cercando di scatenare la guerra generazionale. Inoltre ha >implicitamente definito ingenerosi e disonesti quei colleghi che sono >semplicemente vecchi e che per qualunque ragione ritengono di potere/dovere >continuare a dare un contributo. Un contributo di cui in questo momento >l'università italiana ha estremamente bisogno. > >Ma lo sapete o no che stiamo chiudendo i corsi di studio? lo sapete o no >che coi prossimi pensionamenti e le regole di accreditamento si chiude >bottega? > >Cari colleghi, sarete anche più eleganti e sereni di me e magari pieni di >buon senso e savoir fair. Io lotto giorno per giorno per tenere in piedi la >baracca e dare uno straccio di opportunità ai giovani studenti italiani, >magari quelli che non hanno le risorse economiche per andare a studiare >all'estero o in un club privé. Io personalmente sono molto stanca di essere >presa a pesci in faccia dal ministro della NON_PIU'_PUBBLICA istruzione di >turno. > >sottolineo, per evitare strani pensieri, che ho 55 anni e sinceramente i 15 >anni che mi mancano alla pensione mi sembrano tanti, decisamente troppi col >clima invelenito che si respira. > >saluti anna > > >2013/11/13 carlo bernardini <carlo.bernardini(a)roma1.infn.it> > > > Sono contento se, alla fine, il buon senso rifiorisce. Pensiamo a cosa > > sarà un vero miglioramento della situazione. > > Carlo Bernardini > > PS Ho scritto "pensiamo" ma leggete "pensate". Io sono troppo avanti > > con gli anni. > > > > > > Il 2013-11-13 17:08 Laura Sacerdote ha scritto: > > > La cavolata e' che l'andata in pensione dei senior dia spazio ai > > > giovani. > > > Con i ritmi attuali e' meglio non liberare posti subito ma aspettare > > > che il > > > turn over migliori i rapporti. Diversamente sara' solo una > > > contrazione di > > > organico, con maggiore lavoro per i precari > > > > > > Laura Sacerdote > > > > > > > > > 2013/11/13 Robert Jennings <robert.jennings(a)unimi.it> > > > > > >> > > >> >Non capisco il motivo di tanto chiasso per le > > >> >parole della Carrozza, al di fuori del solito > > >> >corporativismo. Sono un PO di 68 anni e intendo > > >> >andare in pensione fra 2 anni - anche con > > >> >piacere. Comunque vorrei dire due "cosette" a > > >> >proposito della presente questione. Chi ha 70 > > >> >anni è vecchio - può essere arzillo, sveglio ecc > > >> >, però è vecchio. A mio umile parere le società > > >> >umane non devono pensare, come criterio > > >> >prioritario, ai vecchi. Le priorità vanno ai non > > >> >vecchi, che ovviamente rappresentano il futuro. > > >> >Noi abbiamo sostanzialmente fatto la nostra vita > > >> >(quella buona) e abbiamo il dovere di uscire dal > > >> >mondo di lavoro, e non solo dal mondo di lavoro, > > >> >ad un certo punto per lasciare spazio ai non > > >> >vecchi e anche perfino ai giovani. Devo dire che > > >> >le persone che vanno avanti, oltre 70 anni, > > >> >anche vantandosi di essere ancora di grande > > >> >valore, non mi fanno una buona impressione. > > >> > > >> La Carrozza non ha detto tante cavolate, a mio, sempre umile, > > >> parere. > > >> Cordialità, > > >> Robert Jennings > > >> > > >> > > >> > > >> > > >> > > >> > > >> >_______________________________________________ > > >> >Universitas_in_trasformazione(a)mail.dm.unipi.it mailing list > > >> > > > >> >Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie > > >> impostazioni: > > >> >https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione > > >> > > > >> >Ulteriori informazioni, e per firmare la > > >> >petizione, sito di Universitas Futura: > > >> >http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php > > >> > > >> _______________________________________________ > > >> Universitas_in_trasformazione(a)mail.dm.unipi.it mailing list > > >> > > >> Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie > > >> impostazioni: > > >> https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione > > >> > > >> Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di > > >> Universitas > > >> Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php > > >> > > >> > > > > > > > > > -- > > > Laura Sacerdote > > > Dipartimento di Matematica > > > Università di Torino > > > Via Carlo Alberto 10 > > > 10123 Torino, Italia > > > tel. +39 0116702919 > > > fax +39 0116702878 > > > http://www.dm.unito.it/personalpages/sacerdote/ > > > _______________________________________________ > > > Universitas_in_trasformazione(a)mail.dm.unipi.it mailing list > > > > > > Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie > > > impostazioni: > > > https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione > > > > > > Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di > > > Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php > > > > -- > > Carlo Bernardini > > _______________________________________________ > > Universitas_in_trasformazione(a)mail.dm.unipi.it mailing list > > > > Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie > > impostazioni: > > https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione > > > > Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas > > Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php > > > > > >-- >Anna Painelli >Dip. Chimica >Parma University >43124 Parma, Italy >tel 0521-905461 >fax 0521-905556 >skype: anna.painelli >_______________________________________________ >Universitas_in_trasformazione(a)mail.dm.unipi.it mailing list > >Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: >https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione > >Ulteriori informazioni, e per firmare la >petizione, sito di Universitas Futura: >http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php

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La Carrozza gioca a prenderci per
by Carlo Cosmelli 14 Nov '13

14 Nov '13

La Carrozza (di cui gli informati hanno ben ricordato come ha fatto carriera in ambito accademico) se fosse stato un Ministro vero averbbe rimesso subito la parola "Pubblica" accanto a Istruzione. Quando è stata fatta ministro. Ed ora, mentre noi giochiamo con le nostre reprimende, lei zitta zitta gioca come i precedenti ministri: "12.11, Agenzia :Il MIUR ha presentato un emendamento alla legge di stabilità, per permettere che anche per il 2014 le risorse trasferite alle Regioni in materia di contributi per le scuole paritarie vengano svincolate dal Patto di stabilità interno." Cioè per evitare il taglio di 260 milioni su 560 alle scuole paritarie previsto dalla legge. Come vedete quando c'è l'interesse i soldi si trovano, e 260 milioni di euro non sono pure pochi, e la Carrozza li sta trovando. Poveri untorelli che siamo. cc .............................. Ciò che mi spaventa non è la violenza dei potenti, ma il silenzio degli onesti. Martin Luther King .............................. Prof. Carlo Cosmelli Dipartimento di Fisica Sapienza, Università di Roma P. A. Moro 5 00185 Roma, Italy tel. (+39) 06-4991-4216 fax. (+39) 06-4957- 697 http://www.roma1.infn.it/exp/webmqc/cosmelli.html

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Opinioni diverse
by Giovanni Floris 14 Nov '13

14 Nov '13

'E vero che ognuno è libero di esprimere la propria opinione, come però ognuno è libero di criticarla. La lettera del docente (Robert Jennings) che intende andare in pensione a 70 anni (ci dica in quale meravigliosa Università lavora dove si può andare in pensione a qualsiasi età e non a 70 anni come in tutte le altre) è un pò mortuaria (avendo appena passato i 70 se permettete l'ho letta con debiti scongiuri). Comunque il docente non si è accorto che la vita media è notevolmente aumentata ed a 70 anni non si è "vecchi" nel termine dispregiativo che mi pare sia stato usato. Poi andare in pensione non vuol dire, è stato ripetuto varie volte, lasciare automaticamente libero un posto da ribandire (questo era vero quando i 70enni erano sì vecchi, ma si andava in pensione a 75 anni). Poi la Carrozza non ha parlato solo di pensioni ma l'ha detto in un tono offensivo, come è stato recepito da tutti tranne che da questo docente. Pazienza, come dicevano i miei nonni (tutti morti oltre gli 80 anni): il mondo è bello perchè è vario. Saluti a tutti, Giovanni U. Floris

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Ma quanto è bello il privato se poi è pure santo è anche meglio
by morante 14 Nov '13

14 Nov '13

Dalla rete. S. UN OTTIMO SEGNALE PER L'UNIVERSITA' PUBBLICA La Ministra Carrozza nell'anno della cancellazione del PRIN, del turnover al 20%, del dimezzamento del promesso recupero del taglio dell'FFO, del ridimensionamento del dottorato, finanzia un nuovo corso di studio integrato Laurea magistrale + Dottorato (2+3) del campus biomedico di Roma, Università privata dell'Opus Dei. L'inaugurazione del nuovo corso è stato un evento di grande rilievo per l'Università che conta, a giudicare dalle presenze (vedi foto). L'inaugurazione è stata aperta da una Santa Messa. L'omelia è stata pronunciata dal Prelato dell’Opus Dei, Mons. Javier Echevarría. http://www.unicampus.it/news/al-via-il-nuovo-anno-accademico http://www.flickr.com/photos/campusbiomedico/sets/72157637630842483/ Anche noi seguendo le parole del Prelato ci appelliamo alla collaborazione e allo spirito di unità, ma dei ricercatori dell'università pubblica, libera e aperta perché prendano in mano il futuro dell'università per modificare radicalmente le politiche che lei, Sig.ra Ministra e i suoi predecessori state pervicacemente portando avanti per distruggere l'Università. Rete29Aprile https://www.facebook.com/pages/Rete-29-Aprile/112432852141113?fref=ts ----- Original Message ----- *From:* Alessandra Filabozzi <mailto:a.filabozzi@gmail.com> *To:* cru-tov(a)googlegroups.com <mailto:cru-tov@googlegroups.com> *Sent:* Tuesday, November 12, 2013 1:09 PM *Subject:* [cru-tov] Fwd: [Discussione_R29A] Di che stiamo parlando? Facciamo un report di Roma? non mi ricordo se è stata già girata, ma mi pare di no. ---------- Messaggio inoltrato ---------- Da: *Gianfranco Bocchinfuso* <g.bocchinfuso(a)gmail.com <mailto:g.bocchinfuso@gmail.com>> Date: 06 novembre 2013 11:00 Oggetto: Re: [Discussione_R29A] Di che stiamo parlando? Facciamo un report di Roma? A: R29A - discussione <Discussione_R29A(a)googlegroups.com <mailto:Discussione_R29A@googlegroups.com>> Cari tutti, intanto di seguito trovate un breve resoconto della riunione di ieri. Per la distribuzione di materiale, dateci un po' di tempo per organizzarli. Riguardo la riunione dell'intersindacale ci racconterà Massimiliano che ha partecipato. Alla riunione hanno partecipato circa 30 persone (più i **locali** di Tor Vergata) in rappresentanza di 18 atenei. Tutti i presenti hanno espresso il loro auspicio per una ripresa dei lavori della rete29aprile, reso quanto mai urgente dal rapido succedersi delle novità, sempre peggiorative, che colpiscono l’Università, e che ne minano alla base il carattere **pubblico**. Si è cercato di analizzare la situazione presente e di disegnare gli scenari futuri per definire il contesto in cui la **rete che verrà** sarà costretta a muoversi. Soprattutto si è discusso molto su come e cosa dovrà essere la rete nei mesi prossimi, quali idee politica dovrà perseguire, con quali strategie e con quale organizzazione. La discussione è stata lunga, articolata, a volte puntuale, quindi difficile da riassumere in poche righe; se qualcuno comunque si aspettava , come un coniglio dal cilindro, proposte di formule innovative da sperimentare negli scenari futuri, è rimasto deluso. L’idea della **rete che vorremmo**, che è emersa dalla riunione di ieri non mi pare diversa da quella che avevamo 4 anni fa. Una rete quindi che vuole tornare a proporsi come riferimento per tutti coloro che vorrebbero una Università pubblica libera ed aperta. Una rete , di conseguenza, poco disposta ad occuparsi delle problematiche di una singola categoria (i ricercatori) che continuerà (presumibilmente) a costituirne in prevalenza (ma non esclusivamente) la ossatura. Piuttosto si vuole, a piccoli passi, tornare ad essere fucina di elaborazione di idee, nella speranza che possano arginare la inarrestabile caduta libera cui la Università pubblica sembra inesorabilmente destinata. E’ difficile , ce lo siamo detto, ma vogliamo provarci ancora. Per fare questo è emerso come prioritario il recupero del _rapporto con gli studenti_ , nei confronti dei quali c’è, a volte, un rapporto da ricostruire (chi oggi è matricola era al terzo anno di superiori quando noi eravamo sui tetti, non ci conosce, potrebbe non avere ragioni per fidarsi di noi). Possiamo fare ciò solo attraverso il **contatto fisico** nelle università, a cominciare dalla imminente settimana di protesta che vorremmo preparare al meglio, provando a definire una **standard** comune per impostare le assemblee che organizzeremo dal 18 al 23 novembre prossimi. Come orizzonte politico, si è _confermato il ruolo unico come centrale_ nel processo di vero ammodernamento dell’Accademia, perché non sia quella fallimentare che ha disegnato la Gelmini e non ritorni ad essere quella che era prima della Gelmini. Il ruolo unico quindi come argine verso la politica del tutti contro tutti, contro la retorica della eccellenza **darwiniana**, contro la gerarchizzazione dell’Accademia che tanto condiziona e distorce il modus operandi all’interno degli Atenei. Il ruolo unico , soprattutto, come ultima possibilità di recupero della **generazione dei ricercatori perduti** , per ridare loro una possibilità di potere fare ricerca nel nostro Paese. Per questi ed altri motivi, il ruolo unico sarà l’ obiettivo politico su cui, in questa fase, concentrare i nostri sforzi, riprendendo le elaborazioni rimaste sospese negli anni scorsi. Per fare questo (ed altro), ci siamo detti, dobbiamo ripartire da noi, dalla nostre capacità, dalle esperienze sperimentate in questi anni, ma soprattutto dalla nostra voglia di tornare ad i_nvestire il nostro tempo_ in modo utile in questo progetto. In questa ottica, si è deciso di costituire una mailing lista ristretta (rispetto alla lista larga) costituita da **volenterosi** e che avrà un ruolo puramente **operativo**, che quindi non vuole sostituirsi alla lista larga che rimane la nostra agorà privilegiata. Tale lista, che si cercherà di utilizzare il meno possibile in luogo della lista larga, è per il momento costituita (con piccole variazioni) da chi era presente ieri in assemblea o chi aveva mostrato interesse nell’iniziativa ma era impossibilitato a raggiungerci. E’ un tentativo, perfettibile, che si misurerà a breve, nella capacità di organizzare la settimana dal 18 al 23 novembre e nel provare a fare ripartire la elaborazione sul ruolo unico. Con questo mi pare di avervi raccontato gli aspetti salienti della giornata di ieri, non mi resta che ringraziare di cuore i promotori, i colleghi di Tor Vergata e non che hanno contribuito ad organizzare gli aspetti logistici (con **menzione di merito** a Massimiliano che ha contribuito in modo consistente ed **in solido** a questi aspetti) ma soprattutto i partecipanti, per l’entusiasmo con cui hanno aderito raggiungendo Roma e , soprattutto, animando ed arricchendo la discussione. A noi tutti, infine, faccio un grossissimo in bocca al lupo per questo nuovo difficile tentativo. Un caro saluto tutti Gianfranco Il giorno 05 novembre 2013 20:55, Nicola Laurenti <nil(a)dei.unipd.it <mailto:nil@dei.unipd.it>> ha scritto: Cari tutti, a mio avviso, un paio di cose che si potrebbero fare "in tempo quasi zero", sarebbero: - comunicare a quanti sono andati via prima della fine della riunione l'esito della decisione sulla posizione portata all'intersindacale odierna - distribuire tra i presenti alla riunione le slide di Massi se poi Gianfranco riesce a mandarci i suoi appunti (anche in maniera abbozzata) nel giro di qualche giorno, ancora meglio Grazie per quanto riuscirete a fare, e soprattutto grazie infinite a chi si e` prodigato per l'organizzazione della riunione prima e durante, sulla lista e in loco. Nicola On 05/11/2013 17:50, Gianfranco Bocchinfuso wrote:: scusate è vero, credo come ospite della riunione dovrei farlo io, ho però bisogno di ritagliarmi il tempo per farlo. Posso provarci tra stasera e/o domani. Saluti e a presto Gianfranco Il 05 novembre 2013 17:32, Cristina Barbieri <cristina.barbieri(a)unipv.it <mailto:cristina.barbieri@unipv.it>> ha scritto: Forse dovremmo fare un report della riunione di Roma. A me manca l'ultima parte. Cristina -- -- ************************************************************** sito web della Rete29Aprile: http://www.rete29aprile.it ************************************************************** Hai ricevuto questo messaggio in quanto sei iscritto al gruppo Gruppo "Ricercatori italiani a confronto" di Google Gruppi. 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Carrozze e carrozzine
by morante 13 Nov '13

13 Nov '13

Gentile Prof. Carrozza, se le parole che i giornali riportano sono davvero quelle da lei pronunciate che, per comodità, scrivo qua sotto virgolettate, lei è stata inaccettabilmente offensiva. Ma la cosa più importante è che lei sta utilizzando una strategia politica odiosa a coloro che hanno votato il partito in cui milita. e cioè di "populisticamente" attribuire a categorie "deboli" le responsabilità di una politica scellerata nei confronti della scuola prima e dell'Università poi. Visto che è lei a parlare (a sproposito?) di onestà, il suo modo di agire è, se non disonesto, sicuramente scorretto. Lei, che non accenna a preoccuparsi del destino dei "giovani", non trova di meglio che mettere, l'una contro l'altra due categorie "deboli". Lei spera che i giovani non si accorgano che non è dove lei indica il problema delle Università: ma io, che ho maggiore fiducia di lei nei "giovani" (attenzione, sarebbe meglio chiamarli, "precari", a volte i precari hanno più di 40 anni) sono sicura che se ne accorgeranno. Se ci fosse anche solo l'intenzione di sfruttare la "generosità" (mi scusi, ma l'onestà cosa c'entra?) di coloro che vanno in pensione ci sono alcune semplici cose che si potrebbero fare: 1. Per ogni pensionamento DOVREBBE essere assunto un ricercatore di tipo B (la logica vorrebbe due, ma ci contenteremmo), invece lei tralascia di dire che perchè un'Università acquisti il diritto di assumere un ricercatore deve mandare in pensione da 5 a 10 ordinari; 2. Ad ogni pensionato che accetta (per generosità) di continuare a fornire le proprie competenze (lei implicitamente ammette che ci sarà bisogno di queste competenze, perché sa che sta distruggendo, come i suoi predecessori, le Università pubbliche -- non telematiche- riducendo al lumicino personale e servizi) DOVREBBE essere garantito l'utilizzo di tutti i servizi del Dipartimento, esattamente come prima del pensionamento (o lei sta pensando più che alla "generosità" alla vocazione al martirio -- altrui naturalmente?). Mi scusi, ma lei come fa a sapere se chi ha oggi 70 anni ha "avuto tanto da questo mondo", con quel "tanto" che ha l'aria di essere un "troppo"? Viceversa, quello che vedo io è una persona di 49 anni (per inciso, nella generazione di mia madre lei sarebbe già insopportabilmente vecchia) che ha avuto moltissimo (troppo?). Ha avuto la possibilità di fare una brillante carriera rimanendo (cosa, come lei spero sappia, molto rara, non solo per i giovani, ma anche per quelli della sua generazione) SEMPRE nella città dov'è nata. Ha fatto TUTTA la sua carriera nella stessa Università dove erano (o sono) ordinari suo padre e suo fratello. Ha superato l'ultimo gradino approfittando (non certo generosamente, se pure si vuole ammetterne l'onestà) di un concorso presso un'Università telematica dove non ha mai (ingenerosamente) lavorato. Dato il suo curriculum, la supponenza con cui tratta persone che hanno fatto la storia della cultura italiana è una cosa, questa sì, che ci offende e di cui dobbiamo vergognarci. Lei non sa di chi sta parlando. Cara Prof. Carrozza, se tutti i 50enni sono come lei (cosa che io auspico non sia vera) teniamoci i 70enni. E già che ci siamo, lei, nella sua infinita onesta generosità, a quali dei suoi privilegi sta rinunciando, di grazia? Cordialmente Carrozza: "A 70 anni i professori universitari, se fossero generosi e onesti, dovrebbero andare in pensione, e offrirsi di fare gratuitamente seminari, seguire laureandi, o offrire le proprie biblioteche all'università. Chi vuole rimanere in ruolo oltre i 70 anni offende la propria università e offende i giovani. Sono sempre stata per un pensionamento rapido, magari non uguale per tutti. Ma non si può tenere il posto e pretendere di rimanere, solo perché è un diritto. Prima di tutto bisogna pensare ai propri doveri. In un momento di sacrifici per tutti, a maggior ragione li devono fare le persone che hanno 70 anni, e che hanno avuto tanto da questo mondo." -- Prof. Silvia Morante Member of the C6 Commission of IUPAP Representativefor the connectivity with IUPAB Department of Physics University of Rome "Tor Vergata" Via della Ricerca Scientifica, 1 00133 Roma - Italy Tel. +390672594554 Fax. +39062023507 http://biophys.roma2.infn.it/index.php/group-members/50-morante-web-page http://biophys.roma2.infn.it/ */"Ceux qui peuvent vous faire croire des absurdités peuvent vous faire commettre des atrocités."/*/François-Marie Arouet -- Voltaire/ -

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