/«La valutazione del profitto dello studente deve riferirsi
esclusivamente alla sua preparazione nella materia di cui ha sostenuto
l'esame. La commissione d'esame non può visionare il libretto
universitario dello studente prima di esprimere la valutazione finale,
salva espressa richiesta dell'esaminato. [...]»/. Così prevede lo
/Statuto dei diritti e dei doveri degli Studenti Universitari /che,
adottato nel 2007, deve essere stato recepito dai Regolamenti di Ateneo.
E in questi giorni veniamo a sapere che...
http://cronaca.anvur.it/2011/02/unesecuzione-come-da-libretto.html
ac
Sottoscrivo l'appello
Vincenzo Ciampi
At 21.53 19/11/2010, you wrote:
>Cari tutti:
>
>stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi
>strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo
>firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro
>le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare
>ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere
>semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco
>all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
>
>Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che
>tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di
>aver fatto almeno (o anche) questo.
>
>Saluti anna
>
>*****************************
>
>Per il ritiro del ddl Gelmini
>
>
>
> Illustre Presidente:
>
>siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche
>Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo
>tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione
>superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima
>settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta
>avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei
>ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la
>riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non
>si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo
>pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl
>Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da
>una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non
>arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica
>voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi
>evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme
>accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università:
>rappresenta solo se stessa.
>
>Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e
>meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola
>di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più
>inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima
>di una crisi di governo: lassenza dei decreti attuativi relativi a questa
>legge, gia di per se confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il
>sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
>
>Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni
>per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte
>critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le
>chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche la voce
>dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu`
>responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche non si abbandoni
>lapprovazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura
>che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita e nulla
>piu.
>
>Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare
>questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni
>difficilmente reversibili al paese tutto.
>
>
> Rispettosi saluti
>
>*****************************************
>
>
>--
>Anna Painelli
>Dip. Chimica GIAF
>Parma University
>tel 0521-905461
>fax 0521-905556
>_______________________________________________
>Universitas_in_trasformazione(a)mail.dm.unipi.it mailing list
>
>Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni:
>https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
>
>Ulteriori informazioni, e per firmare la
>petizione, sito di Universitas Futura:
>http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Nella versione finale della legge "Gelmini" figurano anche 2 emendamenti
(Marino, e Aprea) che innovano l'organizzazione del finanziamento dei
progetti di ricerca da parte del MIUR e del Ministero della Salute, con
riferimento ad alcuni dei fondi esistenti, per dei programmi peraltro
ben noti alla comunità scientifico-accademica (ad esempio il PRIN e il
FIRB, ma non solo)...
http://cronaca.anvur.it/2011/02/rivedere-bene-quello-che-si-cerca.html
ac
Se ne parlava giusto qualche giorno fa...
Maurizio
>Date: Thu, 03 Feb 2011 13:02:16 +0100
>From: Servizio Ricerca Scientifica <arearicerca-fondi(a)unito.it>
>Subject: [Drri-area10] [Drri-docentinews] Borse di studio e cococo per la
> Ricerca (art. 18 L.Gelmini)
>
>"Gentili Professori, gentili colleghi
>si riporta qui di seguito il 5° ed il 6° comma
>dell'art. 18 della Legge Gelmini (n. 240/2010)
>"5... La partecipazione ai gruppi e ai progetti
>di ricerca delle università, qualunque ne sia
>l'ente finanziatore, e lo svolgimento delle
>attività di ricerca presso le università sono
>riservati esclusivamente:
>a) ai professori e ai ricercatori universitari, anche a tempo determinato;
>b) ai titolari degli assegni di ricerca di cui all'articolo 22;
>c) agli studenti dei corsi di dottorato di
>ricerca, nonché a studenti di corsi di laurea
>magistrale nell'ambito di specifiche attività
>formative;
>d) ai professori a contratto di cui all'articolo 23;
>e) al personale tecnico-amministrativo in
>servizio a tempo indeterminato presso le
>università purché in possesso di specifiche
>competenze nel campo della ricerca;
>f) ai dipendenti di altre amministrazioni
>pubbliche, di enti pubblici o privati, di
>imprese, ovvero a titolari di borse di studio o
>di ricerca banditi da tali amministrazioni, enti
>o imprese, purché sulla base di specifiche
>convenzioni e senza oneri finanziari per
>l'università ad eccezione dei costi diretti
>relativi allo svolgimento dell'attività di
>ricerca e degli eventuali costi assicurativi.
>
>6. Alla partecipazione ai progetti di ricerca
>finanziati dall'Unione europea o da altre
>istituzioni straniere, internazionali o
>sovranazionali, e allo svolgimento delle
>relative attività si applicano le norme previste
>dai relativi bandi."
>
>Per effetto di tale disposizione, dunque, NON
>POSSONO PIU' FARE PARTE DI GRUPPI DI RICERCA NE
>SVOLGERE ATTIVITA' DI RICERCA i titolari di
>borse di studio conferite dall'Università di
>Torino e i titolari di contratti di
>collaborazione coordinata e continuativa.
>
>Sono comunque fatte salve le attività già
>iniziate (inizio di fruizione della borsa -
>inizio attività del collaboratore) alla data del
>29 gennaio 2011, data di entrata in vigore della
>Legge 30 dicembre 2011, n. 240.
>
>Data la rilevanza del problema si stanno
>prendendo gli opportuni contatti con altre
>università, al fine di chiarire l'esatta portata
>di tale disposizione, con particolare
>riferimento a quelle borse e a quei contratti
>già banditi alla data del 29 gennaio 2011 ma per
>i quali non è ancora intervenuto l'inizio delle
>attività.
>
>Nel frattempo si consiglia di astenersi dal
>bandire borse di studio e/o contratti di
>collaborazione coordinata e continuativa per lo
>svolgimento di attività di ricerca e/o di
>supporto alla ricerca.
>
>Cordiali saluti
>Claudio Borio
>--
>
>Università degli Studi di Torino
>Divisione Ricerca e Relazioni Internazionali
>Servizio Ricerca Scientifica
>Settore Ricerca Istituzionale
>Via Bogino, 9 - 10123 Torino
>tel. +39 011 670 4389 - 4386 - 4391- 4376
>fax +39 011 670 4380
>E-mail: <mailto:arearicerca-fondi@unito.it>arearicerca-fondi(a)unito.it
>web site
><http://www.unito.it/ricerca_nazionale.htm>http://www.unito.it/ricerca_nazionale.htm
Abbiamo già menzionato piu' volte il CNVSU (Comitato Nazionale di
Valutazione del Sistema Universitario), cioe' quell'organo consultivo
del Ministero che ha come compito istituzionale quello di presidiare a
livello nazionale le attivita' di valutazione. A dire il vero non ne
abbiamo mai parlato granche' bene...
http://cronaca.anvur.it/2011/01/sistematica-valutazione.html
ac
Comunque per un altro articolo, per Physics World, e' stato sentito
anche il Prof. Cosmelli - quindi un nuovo contributo di giudizio e'
stato acquisito.
Cordialmente,
Renzo Rubele
E` ormai del tutto inutile, comunque questa è la risposta
per lettera a Science che assieme a Cosmelli ed altri
avevo mandato. Dato che la lettera non è passata attraverso questa
mailing list, perché per cercare difare in fretta l'ho
fatta circolare solo tra i volontari alla sua stesura,
accludo il teso in coda. Questo anche in risposta
alla polemiche sollevate all'interno della mailing list
a proposito dell'articolo e delle fonti dell'estensore.
Dear Dr. Cosmelli,
Thank you for submitting an E-letter to Science responding to the News of
the Week story, titled "Italian Parliament Passes Controversial University Reforms."
We have read over your contribution, but will not be able to publish it.
We are currently only posting those letters most likely to promote positive
and stimulating discussion online. We are letting you know as a courtesy
in case you wanted to seek another outlet for your letter.
Please do not reply to this email, as it will not be read by Science.
Unfortunately the volume of submissions precludes specific
discussions about individual submitted E-letters.
Sincerely,
The Editors
Science Magazine
===================================================================================
"Comment to Italian Parliament Passes Controversial University Reforms"
-----------------------------------------------------------------
We are deeply disappointed by your published report on the so-called reform of
Italian Universities. The report seems to us rather unbalanced and
surprisingly inaccurate. Let us explain some of the major
misconceptions present in the report, with some explanation
of the reasons for our disappointment:
1. Your report quotes Enrico Decleva, Rector (Chancellor) of the
University of Milan and President of the Italian Rectors' conference
(CRUI). Prof. Decleva, a strong supporter of the reform, was
officially asked during the last session of CRUI not to speak
any more about the reform on behalf of CRUI: Thus, the Decleva
position is definitely not the position of even the whole CRUI.
Furthermore many Italian scientists do not share the position of
CRUI. Under their pressure, several Universities are indeed
withdrawing their financial support to CRUI, a private
organization that does not represent the opinion of our
academic community in many issues, including the present
so-called reform.
2. Your report is misleading when discussing
research grants to our national scientific community. Nowhere
in the text of the reform one can find any detail about the amount
of money allocated for research, and from previous experience
we know we cannot really trust any promise from the Government
on such an important issue. Indeed the last national call
for proposals (PRIN 2009, opened in April 2010) for research in all
fields (from humanities to hard sciences, medicine etc) allocated by
Ministry of Research, amounts to about 100 million EUR. However,
we see that one year of funding has been already skipped,
leaving the researchers without any support in between.
The PRIN 2009 peer review (which occurs since several years
for this type of projects) is expected to occur by mid 2011
but there is complete uncertainty about its future. This happens
while roughly the same amount of money allocated for the PRIN
projects has been given annually, without any competition or
quality evaluation, to the Italian Institute of Technology
(IIT, an Institute with a fairly narrow, application-driven mission).
Such an Institute is run under the direct responsibility of
the Minister of Economy (Mr. Tremonti), and remains untouched by
the reform. We therefore face the absurd situation a chronic
under-financing of the whole University research while IIT is
possibly over-financed without any control on merit or performance.
3. The reform is a disorganized and contradictory set of vague rules,
only to be implemented later on by specific operational decrees by a
Government which is about to fall. More than 200 of such specific
operational rules will be necessary to apply this reform
in any practical way and, while waiting for them, many academic
activities will be essentially blocked. There is a serious
risk that no new positions, from post-doc grants to full
professorships, will be available for at least a couple of
years in Italian Universities. The REAL main goal of this Government is to
justify and hide the cuts in ordinary administration financing, by some
20%
in 4 years (Nature, 466 (2010) 16).
4. None of the problems the law is claiming to solve or change
is addressed properly (while some serious new ones are created for the
future of
the "junior faculties"). The decisional power is given to Rectors and to
the University Administrative Council, in which about 40% of the
members will be "nominated" somehow - the law is very precise in
irrelevant details, but vague on the important issues. The power
of full professors is increased: they in fact will remain essentially
in control the archaic method of career advancement.
5. The Minister claims she wants to promote merit in Academia, but she has not
activated the Academic Evaluation Committee established by the previous
Government, and publicly criticizes research projects ("wasted money")
which have been evaluated by independent international referees,
on her opinion just based on the project's title (a manner strongly
reminiscent of the "soviet style" propaganda...).
6. While pushing for the reform, the Minister also proposes
to officially approve (which means public financing)
private or telematics Universities of very dubious scientific quality,
founded or controlled by supporters of Mr. Berlusconi's party and by
members of the current Parliament. At the same time, she is not
assigning the indispensable funds for running of ordinary
administration in public Universities (salaries included) relevant to
the CURRENT fiscal year, 2010.
Last but not least: in the heavy climate of media-control exercised
by Mr. Berlusconi, opponents of the "reform" do not have the
possibility of expressing their views. Very recently, the pro-law
initiative by 400 among professors and other "supporters", has been widely
publicized. On the other hand, another document signed by more than 3000
professors and researchers at public Universities, including ourselves and
other eminent Italian scientific personalities, in favor of a shared
discussion on the reform, has been completely ignored by the media.
We could continue......but cannot abuse of your hospitality.
Carlo COSMELLI, Associate Professor of Physics, Sapienza Rome
University
Franco GIANTURCO, Full Professor of Physical Chemistry, Sapienza Rome
University
Alberto GIRLANDO, Full Professor of Physical Chemistry, Parma
University
Giorgio PARISI, Full Professor of Physics, Sapienza Rome University
Claudio PROCESI, Full Professor of Mathematics, Sapienza Rome
University
Laura SACERDOTE, Full Professor of Mathematics, Turin University
===========================================================================
--
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Prof. Alberto Girlando
Parma University
Dip Chimica Generale ed Inorganica,
Chimica analitica e Chimica Fisica
Parco Area delle Scienze 17/a
43100-I Parma, Italy
Tf.+39 0521 905443
FAX +39 0521 905556
e-mail: girlando(a)unipr.it
www: http://continfo.chim.unipr.it/mmaa/
Lo avevamo segnalato un mese fa: e' ora di dare informazioni sullo stato
di avanzamento dei vari "cantieri" della valutazione in Italia, e in
particolare sulla nomina del Consiglio Direttivo dell'ANVUR. Oggi la
proposta del Ministro è stata formalizzata dal Consiglio dei Ministri...
http://cronaca.anvur.it/2011/01/anvur-o-cara.html
ac