Come al solito l'idea di Traverso è ottima. Con il Dipartimento (e non la Facoltà) al centro del sistema, si può fare. Giovanni Giacometti
On Tue, 16 Dec 2008 09:08:48 +0100, Carlo Traverso wrote
Guarda che in effetti leggi differenziate gia' ci sono. La facolta' di medicina e' collegata al servizio sanitario nazionale, cosi' ad esempio i corsi sono a numero chiuso e a ciclo unico di 6 anni, e gli stipendi e gli obblighi sono diversi.
Non deve essere una legge speciale per facolta' "speciali", occorre una legge che preveda modelli diversi per realta' diverse. E secondo me che possano essere scelti senza una rigida predeterminazione.
Ad esempio un dipartimento di medicina che faccia prevalentemente ricerca (ce ne sono, c'e' un esempio nell'area CNR a Pisa) puo' scegliere un modello "scientifico", come vedo la possibilita' di un dipartimento di matematica che scelga un modello "umanistico", privilegiando gli aspetti didattici. Ovviamente "con juicio": non vedo un dipartimento di lettere che scelga un modello "medico", con convenzione SSN.
Io personalmente penso che questa sia l'unica possibilita' di uscire dalle secche in cui siamo. Uscire dal recinto delle facolta' di scienze, cercando una visione piu' globale ed equilibrata dell'universita', che ci permettera' di costringere i politici ad uscire dalla loro visione di una universita' giuridico-umanistica-finanziaria.
Carlo Traverso
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