forse la tua e` una interpretazione da non seguire, ovvero da ROVECIARE. Quello che in parte ho tentato di fare nel documento parlando come Rizzolatti dei professori fantasma.
In TEORIA noi siamo PAGATI anche per fare ricerca, il problema e` che NON ESISTE alcuna verifica di questo mentre una VAGA verifica delle 350 ore esiste (sappiamo poi che ognuno puo` scrivere quello che gli pare, chi va a verificare quante ore hai impiegato per parlare con gli studenti o per seguire una tesi?) Per questo esistono i professori fantasma e tutto quello che segue, pagati tanto o anche di piu` di professori superimpegnati in didattica, ricerca laboratori amministrazione etc..
Fra cui segue anche che un ottimo giovane ricercatore ha un perfetto alibi per starsene sei o otto mesi all'anno in America o in Francia etc. e compensare in questo modo il misero stipendio che prende. Quindi tutto si tiene anche se mi rendo conto che affrontare tutti questi problemi insieme e` spaventoso.
claudio On Dec 27, 2008, at 2:36 PM, Sergio.Pimpinelli@uniroma1.it wrote:
Cari colleghi Ho assistito finora al dibattito ovviamente interessante e stimolante sugli stipendi e sulla possibilità di avere solo didatti nelle aule universitarie. In questo momento, non potendo intervenire in maniera più articolata, vorrei soltanto ricordare (può darsi che qualcuno lo abbia già fatto) che il dibattito sull’entità degli stipendi non mi sembra molto pertinente data la disciplina attuale. Dal momento che lo stipendio riguarda solo 350 ore l’anno dedicate alla didattica, siamo già istituzionalmente solo degli insegnanti super pagati. Il problema rimane quello della remunerazione dell’attività di ricerca e dell’attività didattica che devono essere intimamente collegate e che costituiscono la profonda diversità tra l’università e il liceo. Auguri di Buon Anno a tutti Sergio Pimpinelli _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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