caro Enrico, a parte il fatto che posso benissimo fare errori e quindi non posso assumermi piu di tante responsabilita`, io sono abbastanza contrario ad entrare troppo nei dettagli.
Si rischia prima di tutto di fare un lavoro inutile, visto che non siamo ne` competenti ne` preposti a scrivere una vera riforma dell'universita`. Quando questa sara` scritta entreranno in gioco forze ben piu` corpose di quelle che ora ruotano intorno a questa discussione. Ci saranno i sindacati, tutta quella classe accademica che vive nella conservazione dei privilegi, i politici che useranno l'universita` per i loro fini etc..
La mia personale opinione e` che, tramite i punti che abbiamo sottoscritto, noi mettiamo in evidenza in fondo una unica cosa: che e` assolutamente necessario ridare voce autorevole a chi fa ricerca scientifica, che non avvenga che di questioni scientifiche decidano persone incompetenti, che gli scienziati sono classe dirigente autonoma entro gli ovvi limiti in cui ogni classe dirigente lo e`.
Tutti noi sappiamo che l'universita non e` solo ricerca ma questo in passato e` stato un alibi per metterla in secondo piano, magari accompagnata da retorica sulla sua importanza. Con il nostro slogan valutazione, competizione, cooptazione tenterei di renderla centrale.
comunque io credo che Carminati stia per fare un po di lavoro concreto per avviare la preparazione di materiale documentale sul blog, certamente io non mi tiro indietro ma le mie risorse sono limitate. claudio
On Feb 27, 2009, at 9:05 AM, Enrico Valdinoci wrote:
Caro Claudio,
cari colleghi, spero sia chiaro che non possiamo modificare il manifesto dopo che e` stato firmato.
Ma visto che in alcune parti il manifesto e` davvero assai generico, non si potrebbe fare un'integrazione che ne spieghi i dettagli? Faccio solo alcuni esempi:
- cooptazione ristretta al top 10% dei dipartimenti (o top quel che
volete voi)
- valutazione basata sul sistema inglese (o quel che volete voi)
- regole per gestire il sistema delle idoneita` (quanti anni dura,
come nominare le commissioni, quali solo i criteri di selezione, quanti sono gli idonei e chi li assume)
- regole per gestire la competizione (conseguenze dei comportamenti
viziosi, eventuali chiusure e fallimenti, se ne prevediamo, possibile autonomia nel tetto dei salari e nelle tasse universitarie, se la vogliamo)
A me sembra che una tale integrazione non `modifichi' il documento, ma lo `precisi' solamente, quindi non vedrei ostacoli a fare queste aggiunte anche dopo le nostre (poche) firme...
Ma non dovrei essere io ad occuparmene,
Credo sarebbe la cosa migliore che sia comunque tu, se vuoi, a gestire questa integrazione: molti di noi hanno aderito al tuo documento pur non essendo convinti di alcuni punti sia in virtu` della tua levatura scientifica e morale, sia per focalizzare le energie in un'unica direzione - se ora ognuno di noi si alza e aggiunge il suo documento a picchio rischiamo di ottenere una proposta poco omogenea e finisce che ci disperdiamo ulteriormente.
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