L'uso rigoroso delle mediane per calcolare le idoneita' ha delle conseguenze aberranti. In questo post vorrei spiegare perche' con una dimostrazione matematica (in nota).
Il criterio della mediana significa che il 50% dei professori, in qualunque momento, e indipendentemente del loro livello scientifico, sono non idonei con questo criterio, e che le nuove reclute avranno parametri migliori.
Quindi all'iterazione successiva le mediane saranno piu' alte, rendendo inqualificabili una buona parte dei nuovi professori appena reclutati.
Si andra' quindi ad un aumento esponenziale[1] dei requisiti per l'idoneita'; a meno che i nuovi professori, appena nominati non decidano di smettere di produrre, abbassando la mediana.
Senza contare gli aspetti umilianti di qualificare meta' dei professori esistenti come non idonei al lavoro svolto. Forse questo piacerebbe ai giornalisti, che potrebbero scrivere "Crisi dell'Universita' Italiana: Oltre il 50% degli attuali professori sono inidonei. Si valuta un pensionamento forzoso." Ma pensate cosa succederebbe se in qualunque altro lavoro, giornalisti compresi, meta' dei lavoratori fossero periodicamente per legge dichiarati "non idonei". E in nota vedrete che i pensionamenti degli inidonei peggiorano, e di molto, la situazione.
NOTA:
[1] Odio l'abuso del termine "crescita esponenziale" intendendo "forte crescita"; qui si tratta di esponenziale "vero" (una crescita dello x% l'anno con x>0 e' comunque esponenziale). Ma anche di forte crescita dei parametri. E vediamo perche'.
Supponiamo che ci siano 500 professori e 100 reclutati (un turnover del 20%; giustificato supponendo carriera di 20 anni per un ordinario, e 4 anni fra mandate). E supponiamo che i parametri dei reclutati siano distribuiti nello stesso modo degli attuali docenti idonei (ipotesi riduttiva: se vengono scelti solo i "migliori" degli idonei, la mediana cresce di piu' e il conto peggiora).
Ne segue che nella piattaforma successiva di 600 professori 300 saranno non idonei, di questi 250 fra i vecchi gia' non idonei, e 50 fra gli idonei alla mandata precedente, distribuiti in proporzione 250/100 ossia circa 36 fra gli ex-idonei e 14 fra i nuovi vincitori. Ossia con un livello di idoneita' normalizzato, aumentato del 14%. Cambiando il rapporto fra professori e reclutati, cambiano le percentuali, ma non il carattere esponenziale della crescita della mediana.
Non ho preso in considerazione i collocamenti a riposo, ma questi aumentano la percentuale dei neo-reclutati quindi la percentuale di crescita esponenziale del livello di idoneita'. Ad esempio, nell'ipotesi precedente se ci fossero 100 collocamenti a riposo, di cui 50 sotto mediana, ci sarebbero solo 200 fra i vecchi non idonei, e sempre 50 altri sotto mediana fra ex-idonei e nuovi, ma ora sarebbero presi in proporzione 200/100 quindi 33 fra i vecchi idonei e 17 fra i nuovi. Una crescita del 17%.
Spalmato su 4 anni, una crescita del 4% annuo. Crescesse cosi' il PIL! (o almeno il PRIN).
Se invece i sotto mediana fra i pensionati fossero 100, ci sarebbero 100 nuovi inidonei, da distribuire 250/100 ossia 72 e 28: 28% di aumento delle mediane, 6.5% annuo.
Se poi i pensionamenti fossero piu' dei reclutamenti, ancora peggio.
Carlo Traverso