Sembra che ci siano due liste, relative a due situazioni diverse:
1) Enti di ricerca pubblici (tipo INAF, Dohrn, INdAM, ecc.), che verrebbero accorpati ad altre amministrazioni pubbliche. Di questi parlerebbe un comma dell'Art. 7 (il comma 18, nella bozza che ho visto).
2) Enti, fondazioni, ecc., privati, ai quali verrebbe tolto il contributo statale. Questa e' la lista dei 232, e ne parlerebbe il comma 22 dell'Art. 7 citato sopra.
La bozza che ho visto, che sembra corrispondere alla maggior parte delle indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni, e' sul sito del CIPUR:
http://www.cipur.it/leggi/bozzamanovramag10.pdf
Le liste relative alle situazioni 1) e 2) sono gli allegati 2 e 3 al documento. La lista dei 232 contiene varie istituzioni prestigiose, tipo ad esempio il museo Poldi Pezzoli di Milano
Saluti.
M. Cornalba
On 30/mag/10, at 08.00, Roberto Battiston wrote:
Ho letto attentamente la lista dei 232 e vi invio le seguenti considerazioni:
- per valuare gli effetti negativi di questa noram occorre avere piu'
informazioni Ad esempio
A) questa è semplicemente una lista relativa ad enti per cui cessa il finanziamento pubblio. esistono altre liste di enti che devono essere accorpati ? Ad es, tutti gli enti di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi, inaf, Anton Dohrn, Indam, OGS...: ovviamente per questi non si puo' affermare che lo stato smette di finanziare gli stipendi ma possono solo essere accorpati sostanzialmente risparmiando i costi di presidente e CDA (ma distruggendo enti tematici che funzionano). Che fine ha fatto la lista del sole24 ore ? Possiamo davvero pensare che sia sparita ?
B) in questa lunga lista c'è di tutto. Spiccano alcuni casi che conosco:
B1) Secondo me il piu' importante è il CIRA, che credo abbia qualcosa come 300 dipendenti, il centro di ricerca aerospaziale di Capua. Questo centro, strettamente collegato all' ASI, è nato meno di una ventina di anni fa con lo specifico mandato di implementare il piano di ricerca aerospaziale finanziato a suo tempo con legge dello stato per 750 Mld delle vecchie lire. Questi soldi sono stati spesi acquistando grandi attrezzature per prove di vario genere, per il personale, per creare il centro. Questo centro non credo possa procedere senza il finanziamento pubblico, temo che non sia in condizioni di reggere il mercato. D'altra parte la sua esistenza era legata ad un preciso mandato che evidentemente è considerato finito (sicuramente le risorse della legge fondativa sono arrivate alla fine - anzi c'e' una questione delicata di assoggettabilità o meno all'IVA di questi fondi che potrebbero portare il bilancio di colpo in rosso). Al di la' di ogni valutazione di merito ( sento opinioni molto contrastanti su questo centro) si tratta certamente di una decisione molto pesante per il CIRA
B2) nella lista vedo apparire alcuni casi che conosco come -la fondazione Umberto Cini, che gestisce un patrimonio incredibilmente prestigioso a Venezia ed organizza conferenze e incontri di alto livello culturale
- la domus galileiana, dove sono depositati per esempio, documenti preziosi
come gli scritti inediti di Maiorana oltre a molti altri documenti storici di grande pregio
- la fondazione Arena di Verona.....se il nome parla chiaro ha a che vedere
con la lirica, come minimo si puo' osservare che in questo caso esiste un mercato di rappresentazioni di grandissimo successo
- l'accademia dei XL, che organizza workshop e conferenze e che nel passato
è stata piu' attiva nella difesa della ricerca in italia di altre accademie molto piu' famose.
- la Pro Civitate di assisi, attiva nell' organizzazione di eventi culturali
nel settore religioso
- Fondazione Petruzzelli e teatri baresi: ma il Petruzzelli non è stato
appena ricostruito dopo un incendio ? Ce la farà a sopravvivere senza il contributo statale ? Altrimenti lo sforzo fatto per ricostruirlo rischia di essere sprecato....
Potrei continuare ma forse il punto unificante è il seguente: non sappiamo a quanto ammonti il finanziamento pubblico di queste associazioni, ma è ragionevole pensare che alcune senza il finanziamento pubblico possano comunque continuare ad esistere ricavando i loro introiti da attività a pagamento, altre semplicemente chiudono i battenti. Ma questo è impossibile dirlo senza conoscere i dettagli dei bilanci. Inoltre è molto difficile valutare l'importanza e il livello di attività di queste associazioni: è chiaro che la loro esistenza testimonia la ricchezza culturale del ns paese, ma è anche vero che alcune hanno l'aria di essere cotte e decotte (ripeto senza dati precisi è difficile entrare nel merito) altre invece sembrano molto piu' vive e attive.
Qualcuno sa rispondere sul punto A) ?
Grazie Roberto Battiston
On 29/05/10 21:51, "claudio procesi" procesi@mat.uniroma1.it wrote:
ho letto sull'Unita` la lista dei 232 enti.
Non ce ne sono fra quelli che conosco ma non sono certo in grado di valutare se ci sia qualche caso clamoroso. Avete commenti? c.
---------------------- M.D.T. Cornalba, Dipartimento di Matematica, Universita' di Pavia via Ferrata 1, I-27100 Pavia, Italia tel.: +39 0382 985644 fax: +39 0382 985602 home page: http://mate.unipv.it/cornalba