Chiedo scusa per questo mio intervento tardivo. Concordo con i puniti sottolineati dalla Painelli, ma ci aggiungerei il numero 3. Riguardo i concorsi sì concorsi no, ritengo che il meccansim oche è partito adesso potrebbe essere effettivamente quello funzionante. Prima una commissione nazionale che stabilisce l'idoneità scientifica per il ruolo di associato od ordinario. Questo senza graduatorie, comparazioni o numeri definiti. Non essendoci competizioni per posti, non c'è lotta fra i commissari per sistemare i propri allievi e se la Commissione lavora correttamente può benissimo evitare i "todos caballeros". Nella seconda fase la sede con un concorso specifico monoposto può scegliere il candidato migliore, sapendo che tutte le domande sono fatte da persone che vogliono lavorare nella sede. Praticamente è quanto chiesto dalla Tocco (i Dipartimenti reclutano) con la sicurezza (se la Commissione ha lavorato bene) che le sedi potranno solo scegliere persone di sufficiente valore scientifico. Qui di seguito aggiungo le stesse considerazioni da me inviate a colleghi del settore concorsuale un cordiale saluto paolo gerola
Cari colleghi,
ho sempre pensato che tutti noi dovremmo, per quanto possibile, cercare di contribuire ad un miglioramento del nostro sistema universitario, in specie quando ci viene data l’opportunità per farlo.
Questa prima applicazione dei giudizi di idoneità è una di queste occasioni.
Ho partecipato sia alla riunione di Roma (SBI) che a quella di Bologna (SIBV) in cui si è discusso in merito. Poi è uscito un documento della SIBV (vedi il sito) ed una circolare ministeriale che ritengo molto chiara.
In questa circolare il Ministro distingue in maniera netta la presenza di due fasi:
La prima fase costituita dai giudizi di idoneità
La seconda fase costituita dai concorsi presso le diverse sedi che bandiranno i futuri posti di associato ed ordinario, ai quali potranno partecipare quelli considerati idonei dal punto di vista scientifico.
Il Ministro è molto chiaro: nella prima fase non devono esistere giudizi comparativi, ogni singolo candidato deve essere giudicato se sia idoneo o meno, indipendentemente sia dal valore degli altri candidati sia dalla numerosità di quanti ricevono l’idoneità.
Altrettanto chiaramente il ministro afferma che la comparazione deve essere operativa nella seconda fase, durante i concorsi che saranno espletati nelle diverse sedi. In questo momento, nella comparazione, potranno essere considerati altri titoli, diversi da quelli scientifici sulla base dei quali è stata data l’idoneità, quali la didattica. Introdurre nel giudizio di idoneità criteri che tengono conto della didattica (come da alcuni suggerito) porterebbero probabilmente al ricorso al TAR di qualche escluso e all’invalidamento di tutti i lavori svolti dalla commissione.
Con questa procedura si dovrebbe garantire
1) che i candidati che partecipano ad un bando fatto presso una specifica sede vogliono effettivamente andare a lavorare presso tale sede. Il che significa che può essere effettivamente scelto il candidato migliore
2) che i concorsi locali possono essere vinti solo da candidati scientificamente validi.
A proposito del primo punto il Ministro ha sollecitato le sedi a dimostrare responsabilità nelle scelte, ricordando che in futuro la distribuzione delle risorse terrà sempre più conto della qualità della sede
Per quanto riguarda il secondo punto il Ministro da una grande responsabilità alle Commissioni non legandole al rispetto dei “paletti” fissati, ma consentendo, secondo criteri ben definiti dalle stesse commissioni all’inizio dei lavori, di dare l’idoneità a candidati che non superino tutti e tre i valori delle mediane o, al contrario, di bocciare candidati che li superino tutti.
Questo lavoro di valutazione da parte delle commissioni non è assolutamente semplice, tanto che il Ministro prevede che nella formulazione dei giudizi possano appoggiarsi a persone esterne.
Concludendo, ritengo che appaia chiaramente che nella formulazione dei giudizi di idoneità si debba unicamente valutare la validità scientifica del candidato, senza tener conto né di quanti vengano giudicati idonei in un settore concorsuale né di quale sarà poi il futuro destino degli idonei, cioè se saranno o meno chiamati da qualche sede.
Chiedo scusa per aver detto, senza averne titolo, cose che credo siano note e condivise, ma spero che possa essere utile averle rimarcate.
________________________________________ Da: universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it [universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it] per conto di claudio procesi [procesi@mat.uniroma1.it] Inviato: giovedì 24 gennaio 2013 17.04 A: Forum Università e Ricerca Cc: Forum Università e Ricerca Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] risposta a Dimitri
bene prendiamo i punti di guido come base poi ci sono ovviamente molti dettagli claudio
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On 24/gen/2013, at 16:26, anna painelli anna.painelli@unipr.it wrote:
Concordo pienamente con Guido e sottolineo i punti 1,2,7 come conditio sine qua non per cominciare a discutere di tutto il resto.
responsabilità
finanziamenti affidabili nel tempo e nella quantità
dotazione di personale congrua con gli obiettivi
focus equilibrato sulla didattica (e non solo come sembra che stiano
proponendo attualmente, tipo ripartizione delle risorse FFO con peso 80% alla didattica!!)
- abolizione di concorsi nella loro formulazione attuale e della
distinzione tra ingresso e progressione di carriera (introduzione del ruolo unico)
- cancellazione della ricerca della soluzione dei problemi dell'università
sulla base di pregiudizi indimostrati: prima si fa un'analisi per capire quali siano i problemi e dove stanno (non si suppone, cioè, di conoscere a priori la risposta a questa domanda), poi si delineano strategie atte a risolvere i problemi (il che non vuol dire necessariamente tagliando qua e là ma, piuttosto, adottando strategie specifiche a seconda del tipo di criticità riscontrata)
- snellimento radicale della ragnatela burocratica nella quale siamo finiti
(mai provato a fare un ordine di qualcosa di recente? O a riorganizzare un corso di laurea?)
-- Anna Painelli Dip. Chimica Università di Parma Viale delle scienze 17/A 43124 Parma, Italy email: anna.painelli@unipr.it skype: anna.painelli tel +390521905461 fax +390521905556
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Paolo Gerola Full professor of Botany Department of Theoretical and Applied Sciences Insubria University Via Dunant 3 Varese
tel. +39-0332421410 mobile phone +39-3286576701 fax +39-0332421330 e-mail: paolo.gerola@uninsubria.it