Caro Claudio,
questo è esattamente quello che serve: gli stati generali della ricerca (non solo universitaria)!
Tempo fa lo hanno fatto i francesi (che sono sempre avanti a noi su questo) e hanno prodotto un ottimo documento (di oltre 400 pagine!) sulla proposta di riforma che volevano.
Solo che in quel caso erano stati tutti i direttori dei laboratori a farsi carico della questione, in modo molto aperto nel senso che ognuno poteva contribuire se voleva.
In un recente Nature (o Science) era riportata la notizia della protesta in Giappone contro i tagli alla ricerca guidata dai premi Nobel. Un collega giapponese mi ha confermato che sta avendo un forte impatto sull'opinione pubblica e il governo.
Non è una questione di età ma soprattutto di ruoli: chi ha ruolo e responsabilità di fare questa cosa deve agire e coinvolgere gli altri.
L'unico problema è che i nostri "generali" dovrebbero essere credibili ...
Saluti.
Achille
mah! questo è stato il tentativo di Universitas Futura che si è arenato per mancanza di un esercito.
Quello che ci vorrebbe è una grande riunione, una specie di Stati generali della Università, in cui varie componenti presentino diversi punti di vista, diverse istanze etc..
Una specie di apertura dell' anno accademico nazionale.
Io credo che il compito di organizzarla spetti ai più giovani fra di noi, non per altro per una questione di energie fisiche a disposizione. Dopo tutto fra blogs mailing lists facebook etc. forse si potrebbe fare come hanno fatto i viola.
`é però essenziale che intervengano persone da tutte le aree e tutte le componenti universitarie e questo credo sia un limite nella nostra mailing-list.
claudio On Jun 2, 2010, at 6:40 AM, carlo.carminati@poste.it wrote: