2009/3/1 Alessio Guglielmi A.Guglielmi@bath.ac.uk:
Oltre al RAE inglese (che opera da diversi anni) anche l'AERES francese quindi sono un esempio pratico di quanto proponiamo.
Un fatto forse non noto a tutti: il RAE inglese e` stato recentemente abolito, sostanzialmente perche' e` stato valutato troppo costoso. Verra` sostituito dal REF, che, sfortunatamente, per ridurre i costi si basera` molto su dati bibliometrici e molto meno su peer reviewing.
I dati bibliometrici complementati da pareri di esperti possono essere un metodo approssimato ma accettabile per valutare i risultati aggregati di interi dipartimenti, anche se sono insufficienti per valutare accuratamente un singolo ricercatore.
Per quanto riguarda i ricercatori che battono vie non prima sperimentate, o che fanno ricerche multidisciplinari e di nicchia, ritengo che il metodo migliore di riconoscerne il valore sia complementare i dati bibliometrici con quelli che segnalano picchi di valore, cioe' numero di pubblicazioni nell' 1% piu' citato, premi Nobel e altri premi. Lo studio tedesco che ho citato in un altro messaggio impiega anche questo genere di indicatore.
All'universita' di Roma, con una semplice script python e usando dati gratuiti come quelli di Google Scholar hanno prodotto una valutazione delle universita' italiane che e' ben correlata con quella prodotta - con spesa molto maggiore - dal CIVR
http://mint.bio.uniroma2.it/molecular-genetics/CIVR_Assessment.html
Quello che distingue in positivo il sistema inglese da quello italiano e' l'impegno profuso nello studio del sistema di valutazione, anche con attenzione ai costi. Secondo me si tratta di risorse spese bene. Anche lo studio tedesco che ho citato in un'altro messaggio evidenzia che i dipartimenti di scienze inglesi sono nettamente primi tra i grandi Paesi (Francia, Germania, Italia e UK).
Cordialmente,