Sono d'accordo che l'intervista era offensiva e che i problemi dell'Università italiana sono da ricercare principalmente nel deliberato sottofinanziamento generale (particolarmente grottesco nel caso degli ultimi PRIN). Non concordo molto sullo screditare la ministra che mi pare abbia qualche merito scientifico... Ciò non toglie che non mi pare stia facendo (o gli stiano facendo fare) molto per migliorare la situazione. Aggiungo che, che io sappia, almeno a Firenze i docenti vanno già in pensione a 70 anni perchè l'Ateneo non concede deroghe e ha anche un regolamento abbastanza stretto per dichiarare un prof. emerito. Inoltre l'allungamento dell'età di pensionamento a 67 anni (e magari oltre in futuro) mi sembra che renda sempre minore la differenza. Mi chiedo quindi quale sia il senso di ribadire ciò che già è... Detto questo, di professori in servizio sulla carta ma non molto sul campo ne ho visti diversi, quindi non nascondiamoci dietro a un dito. Saluti Alessio Papini
On 11/12/2013 08:59 AM, Alberto Girlando wrote:
Anche io mi associo completamente. Ho 67 anni, dovrei far parte dei "generosi": mi accorgo di non essere più come a 50 anni, ma faccio ancora 2 corsi di cui uno di laboratorio - in cui sono sempre presente, e se non sono andato in pensione finora, disgustato da come ci costringono a lavorare (i fondi PRIN diminuito del 80% in 10 anni, moduli da riempire on line - con un programma che non funziona, per dire cosa faccio invece di fare) è stato perché NON vengono assunti IN POSIZIONE PERMANENTE i precari che vengono dopo di me...
Grazie per aver scritto. Non so come vuoi formalizzare la lettera, se come lettera aperta o privata, e se la vuoi firmare solo te, o chiamare a raccolta anche altri. Bisogna cercare di pubblicizzarla (cosa estremamente difficile, come sai).
Alberto