La proposta di Claudio Luchinat è certamente utile per portare alla luce un dissenso, come peraltro lo sono le manifestazioni dei colleghi di Padova. Su una cosa non concordo: la pacatezza. L'indignazione che traspare dalla mail di Maria Pia De Pascale credo non sia qualcosa che riguarda solo lei, ma anzi, credo sia ampiamente condivisa. Il piano dietro la riforma universitaria è delinquenziale. Si vuole umiliare la dignità di chi lavora nell'università nel ruolo di ricercatore, avendo raggiunto livelli che solo l'attuale perversa organizzazione universitaria può giustificare. Stesso discorso anche per tanti associati. Si vuole continuare a tutelare il malcostume che ingrossa la zavorra universitaria, serbatoio di consenso per il mantenimento dei privilegi. Si vuole affamare e ridurre la ricerca universitaria per avere mano libera e distribuire quelle briciole che essa 'consuma' ad un numero ristretto di amici. Per di più quello che rimarrà nell'università sarà 'razziato' attraverso il controllo di consigli di amministrazione con significativa rappresentanza di politici trombati e di loro sodali (conf-industriali ed altri tromboni). Credo che con i malfattori non si possano adoperare i guanti gialli. Suggerisco una pagina comunicato stampa con poche ma sentite espressioni di biasimo e di protesta per quanto si sta profilando. Suggerisco di utilizzare le pagine diffuse sui quotidiani nazionali per chiamare tutti ad una protesta che interrompa le attività istituzionali dell'università come esami di profitto, esami di laurea, esami di dottorato.
Rino Esposito