cari colleghi, ho scritto personalmente a Solari ma vorrei invitare tutti a limitarsi a litigare sui contenuti e non esprimere giudizi sui colleghi, peraltro basati su quei famosi "indicatori oggettivi" contro cui mi batto da anni.
Per vostra curiosita` vi allego una e-mail che ricevetti un anno fa da un collega che mi giudicava in base non so a cosa, io gli risposi cortesemente invece di mandarlo a quel paese come da primo istinto.
Forse una riflessione sui guasti che certa disinformazione provoca anche fra di noi sarebbe utile.
Questa e` la e-mail (non metto il nome di chi me la ha mandata)
Caro collega,
cominci un articolo sul magazine di Repubblica dicendo che questo è il tuo ultimo anno sabbatico e già questo ti inquadra perfettamente.
Poi ti lanci in una prosopopea tesa a dimostrare lo sfascio del nostro sistema, sottindendendo naturalmente che tu sei ad un altro livello per prestigio, autorevolezza, frequentazioni e ... buona stampa.
Ma dove lo trovi un sistema che ti consente più anni sabbatici in carriera, durante i quali scorrazzi per il mondo, naturalmente a spese della lobby accademica, che sottrae da qualche parte (LE TASCHE DEGLI ITALIANI?) i soldi per poterti mantenere e consentirti di andare in giro a sparlare del tuo paese?
Ricordo un libello di alcuni anni or sono "Il professore va a congresso" da cui emergeva lo squallore dell'accademico, squallore che investiva la sfera professionale ed umana.
Tu sei il perfetto rappresentante di quel mondo.
Se tu fossi in buona fede ti suggerirei di stare a casa a lavorare e cercare di cambiare in meglio il nostro sistema, ma mi guardo bene dal farlo, perchè so bene che lo sfascio dipende da quelli come te.
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Allego una piccola cosa passatami da Figa` Talamanca
Dio alla fine della creazione produsse la perfezione "il professore universitario" poi arrivo` il Diavolo e creo` "il collega"