tra i dettagli di cui parla Enrico, dovremmo decidere se tenere la lista nazionale o no (nel documento c'è "eventualmente") e se sì come formarla. Se si vogliono abolire i concorsi, si potrebbe considerare la lista delle persone che in Italia o fuori sono al di sopra dei requisiti minimi, e poi far scegliere ai dipartimenti con meccanismi che incentivino scelte virtuose. Ovvero come si dice nel documento, i finanziamenti devono dipendere da buone scelte. Saluti On Sat, Dec 27, 2008 at 9:54 AM, claudio procesi procesi@mat.uniroma1.itwrote:
Cerco di riassumere almeno parte della discussione e di fare qualche ulteriore proposta concreta (vado un po a ruota libera!!). Ma aggiungete le vostre: Per rispondere a Vaccarino credo che la Mission sia gia` stata definita infinite volte nei vari progetti di riforma universitaria in poche parole "trasmissione del sapere e istruzione superiore, acquisizione di nuovo sapere", pero` poi a tale mission e` mancata la vision, ovvero e` stata miope.
Partiamo dalle cose piu` semplici. Quelle in cui NON SONO COINVOLTI I SOLDI.
- Poiche' abbiamo proposto l'abolizione dei settori scientifici-
disciplinari e` possibile tentare di ridisegnare la lista degli attuali macrosettori. Riprendiamo ad esempio dalla collega:
Area 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico- artistiche Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
Un piccolo dettaglio sulle sezioni proposte: dove si trovano le lingue e la linguistica (che non è una scienza filologica letteraria né storico filosofica)? Si puo certo inserire nella 11 ma con indicazione "linguistiche"...
qui sotto link verso le sezioni francesi dove siamo... CNR: 34 Langues, langage, discours Sciences humaines et sociales (SHS) e CNU section 07 - Sciences du langage : linguistique et phonétique générales
http://www.cnrs.fr/comitenational/sections/intitsec.htm http://91.121.210.124:8080/cpcnu/sectionsCnu.htm
Annick Farina
poi ad esempio matematica ed informatica vanno disgiunte, altri suggerimenti? Per essere pratici io guarderei ai settori come e` articolata la NSF (vedi dopo).
- Finanziamento ai Dipartimenti.
Qui c'e` una prima cosa semplicissima da chiedere, trasferire una parte dei fondi che servono a finanziare i dipartimenti nei fondi PRIN per associare ad ogni finanziamento PRIN un consistente "overhead" diciamo il 10%?. Al momento non e` molto, si mobiliterebbero circa 10milioni di euro, ma la strategia dovrebbe essere di raddoppiare almeno i fondi PRIN (ma io credo che il fattore corretto e` molto di piu`, qui dovreste cercare di trovare i dati dei paesi vicini Francia, Germania e Spagna in particolare). Pero` poi questi fondi vanno utilizzati in modo diverso associando al successo dei PRIN anche fondi permanenti per "tenure tracks" e poi tenure. Per fare questo pero` vanno ridisegnati (ABOLITI) i concorsi perche' ovviamente uno che gestisce un progetto di ricerca vuole scegliersi i collaboratori e non farli scegliere ad una commissione nazionale o comunque disgiunta dal suo progetto.
Questa del semplice ovehead o persino quella dei "tenure track" e` una operazione che in un certo senso si puo` fare a "costo zero" semplicemente spostando da un fondo ad un altro. Pero` chiaramente qualcuno ci guadagna e qualcuno ci perde. Bisogna eliminare alcune storture fiscali per cui ci tocca di pagare le tasse sui rimborsi spese, una assurdita`.
A questo punto non ho molte altre idee che non coinvolgano SOLDI.
- E` assolutamente necessario istituire una "Agenzia di valutazione"
che gestisca anche il PRIN, oltre a valutare periodicamente le strutture, e utilizzi la banca dati del CINECA che era stata fatta con il CIVR e poi non so che fine ha fatto. La valutazione ovviamente va fatta da persone esperte e secondo il metodo che le commissioni esperte NON fanno direttamente le valutazioni ma tramite dei referees esterni, che ovviamente vengono selezionati nel tempo da tali esperti, ma restano nella banca dati, con ampio uso di colleghi stranieri, come fa l'NSF.
Nell' NSF per ogni macrosettore (ma questi sono una via di mezzo fra i nostri SSD e i nostri macrosettori) c'e` un responsable scientifico che fa questo lavoro a tempo pieno.
Qualcuno potrebbe prendersi la briga di guardare quali sono i settori dell'NSF e quale e` la figura professionale delle persone che lo dirigono? Questo e` un modello abbastanza semplice da implementare.
Gli INDICATORI secondo me dovrebbero semplicemente formare una banca dati di informazioni da fornire ai referees che li usano secondo la loro responsabilita` . Qui c'e` un problema serio, perche` ad esempio in Matematica io potrei analizzare le pubblicazioni di un collega usando MathSciNet che e` un sito "ufficiale" e conosco come vengono selezionati gli articoli e quindi ho dei criteri comparativi. Se uso "Google scholar" so di usare uno strumento piu` potente ma di cui ho meno controllo. Naturalmente siccome si tratta di informazioni si possono dare entrambe. Poi ovviamente c'e` lo SCI, io penso che spetterebbe ai vari responsabili dei macrosettori di una eventuale NSF di attivarsi, sentendo i colleghi, per raffinare per ciascun settore le indicazioni generali.
Fra l'altro l'NSF non paga le persone che fanno la valutazione dei progetti di ricerca, anche se immagino che l'Italia abbia meno leve per avere una consulenza gratuita, ma ci sono molti italiani all'estero che probabilmente collaborerebbero volentieri gratis.
Ora come selezionare gli esperti? Un grosso problema sta nel fatto che le persone attive sono anche coinvolte nei PRIN e quindi vi sono evidenti conflitti di interessi, anche se in teoria uno che fa la domanda biennale ed ha avuto successo poi l'anno dopo non fa domanda e potrebbe essere nella commissione. Anche in questo caso io vedo dei potenziali conflitti di interesse (per esempio uno potrebbe voler far vincere un progetto per non trovarselo come concorrente l'anno successivo). Una possibilita` per eliminare tale conflitto e` di rendere i PRIN triennali o MEGLIO quadriennali (fra l'altro visto che i fondi arrivano sempre in ritardo questo aiuterebbe molto la loro gestione). In questo caso un buon numero di esperti potrebbero essere scelti fra coloro che hanno avuto successo nei PRIN e non competeranno l'anno successivo. Questo potrebbe (forse) creare un circolo virtuoso perche' si tenderebbe a fare direttori dei progetti solo persone di cui la comunita` si fida.
RIASSUMO: PRIN quadriennali, chi dirige le unita` dei PRIN entra nella commissione che giudica i PRIN dei due anni successivi e cosi` via (vedete qualche problema che io non vedo???).
Molti piu soldi ai PRIN che possano finanziare Dipartimenti e tenure tracks.
- Creare un fondo speciale per finanziare chiamate di ricercatori
associate in vari modi al successo dei progetti di ricerca. Ad esempio ai progetti della comunita` europea o anche gli stessi PRIN.
Per esempio mia figlia insieme ad un collega un po piu` senior hanno avuto un grant di 300.000€ con cui vogliono fare delle specie di "borse Marie Curie" (a Napoli). Ora il limite di questi pur ragguardevoli fondi e` che non hanno poi la possibilita` di trasformare una tale borsa in una "tenure track" quindi i giovani brillanti che avranno queste "Marie Curie napoletane" poi non hanno una possibilita` di inserirsi in modo permanente. Su casi come questi (ce ne sono vari in Italia) dovrebbe intervenire il Ministero per garantire la possibilita` alla Universita` (che ha avuto successo) di assumere poi come ricercatori questi assegnisti speciali.
- Credo che comunque va ridisegnata la curva degli stipendi in modo
tale che il rapporto fra quello iniziale e quello finale non sia cosi' squilibrato. Secondo me in media (tranne eccezioni) un rapporto 1 a 2 invece che 1 a 4 ha senso. Ovviamente la nostra richiesta e` di alzare quelli iniziali, ma poi una riflessione generale sulla progressione andra` fatta.
- Sui professori fantasma nel documento c'e` gia` una certa
abbondanza di proposte e quindi mi fermerei.
Rispondo a Tirassa che gli stipendi ce li hanno gia` ampiamente decurtati, fino a due o tre anni fa io sarei dovuto andare fuori ruolo a 75 anni, fino a pochi mesi fa potevo restare in ruolo fino a 72. Ora devo andarmene a 70 (e quindi cerco qualche cosa all'estero dove ancora mi vogliono). In poco tempo ho perso 5 anni di stipendio pieno, non e` poco visto che sono ancora attivo.
PROBABILMENTE HO DIMENTICATO QUALCHE COSA, RICORDATEMELA.
Su tutte le questioni relative alla didattica e alle borse di studio io non ho idee particolarmente originali e quindi mi astengo (il che non vuol dire che non considero questi argomenti importanti). Posso solo dire che ci sono stati esperimenti (tipo l'Indam che ha dato delle borse di studio specifiche per seguire corsi di Laurea in Matematica, chiedere a De Concini)
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
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