2008/12/24 Enrico Valdinoci enrico@math.utexas.edu:
- Nel resto del mondo civilizzato il tuo stipendio sarebbe piu`
alto (in USA, direi, di un fattore almeno 5, mi sbaglio?).
Alla massima anzianita' il costo totale del lavoro degli ordinari italiani e' superiore al salario del 90% o 95% (non ricordo) dei docenti USA, paese con reddito pro-capite 40-50% superiore al nostro e con molto maggiori risorse dedicare all'istruzione universitaria.
Le vere differenze sono ai livelli piu' bassi. Una studentessa di dottorato a Monaco di Baviera mi dice di prendere 2500 Euro netti (la cifra a dire la verita' mi sembra troppo elevata, controllero'). Un post-doc viene pagato in California 35000 dollari l'anno, contro un costo lordo di circa 18000 Euro per un assegnista in Italia. Non conosco gli stipendi al livello iniziale della docenza universitaria ma immagino siano tipicamente un fattore 2 superiore a quelli italiani.
E` difficile essere competitivi su un mercato internazionale quando gli stipendi di livello piu` basso sono vergognosi e quelli piu` alti sono risibili se paragonati alle nazioni leader...
Concordo sulla prima osservazione ma non sulla seconda. Semmai direi che in Italia e' difficile offrire salari competitivi a persone outstanding al di fuori degli stipendi tabellari, in pochi selezionati casi di eccezionale valore.
Pero`, attenzione, mica potremo chiedere piu` soldi per tutti. O chiediamo piu` soldi per meno persone (ergo, piu` selezione iniziale, meno dottorati, meno borsisti...) o meno soldi per tutti. In questo, le proteste di noi universitari sembrano sembre poco chiare se viste dall'esterno, ci piace spesso avere soldi a pioggia senno` la maggioranza di noi protesta...
Concordo che non e' ne' realistico ne' corretto chiedere piu' soldi a pioggia. A invarianza di spesa tuttavia sarebbe molto opportuno chiedere che la progressione stipendiale di anzianita' venga rimodulata, per esempio adottando la "pendenza" francese.
Buone feste a tutti, -- Alberto Lusiani ricercatore di Fisica, SNS