Cari colleghi, come ho risposto in precedenza a Federico Vercellone, vorrei ribadire che l'aver sottoscritto l'appello "In didesa dell'Università" non costituisce un elemento per cui tutti si possa essere d'accordo anche sulla questione del pensionamento a 65 anni. Personalmente penso che andare in pensione a 65 anni non sia un problema. Accade così in quasi tutto il mondo. Nonostante ciò, gli studiosi che vogliono estendere la loro attività scientifica anche oltre continuano a farlo nelle sedi opportune. Perché solo l'Italia dovrebbe essere l'eccezione? Segnalo in proposito un articolo che mi pare esponga una posizione piuttosto chiara al riguardo (anche qui bisogna sopprimere gli spazi per usare il link): http ://archiviostorico. corriere.it/2010/luglio/22/PENSIONE_PAURA_co_7_100722002.shtml
Rino Esposito