Cari Colleghi, fermo restando che il bello della democrazia è che ognuno è e deve essere libero di dire ciò che pensa, le ultime mail ricevute mettono secondo me in evidenza la vera sindrome di cui soffriamo noi universitari. Non c'è una sola, dico una, iniziativa che ci veda tutti uniti. Nemmeno quando sul quadro generale siamo tutti d' accordo. La stampa non ci dà spazio e nessuno ci dà voce? A ben vedere forse è quasi meglio... se intervistassero contemporaneamente tre di noi, si aprirebbe lo scenario dei distinguo, del sospetto, dell' autodenuncia di cose che non funzionano, del sarebbe bene ma anche no, ecc? Lacarbonara dice che l' iniziativa degli associati fa nascere il sospetto delle rivendicazioni? Sospettiamo e sospettateci, è lecito, ma è il caso di usare il sospetto per un' iniziativa che si aggiunge a tante altre e unisce ancora una voce al coro di dissenso ad una legge che va nella direzione opposta a quella in cui dice di voler andare? Non possiamo sospettare dopo? Perchè poi, di fronte ad una riforma che dà tutto in mano ai professori ordinari, che farà entrare quei pochi precari al nostro stesso livello, che di fatto sminuisce in tutti i modi la figura del professore associato, dopo che da anni la situazione degli Atenei ha permesso pochissime promozioni, dovrebbe essere così fuori luogo che anche gli associati come categoria vogliano capire cosa sarà di loro? Se non ci sono fondi per permettere la stabilizzazione dei precari, ancor meno fondi per i ricercatori in ruolo ad esaurimento, ci siamo chiesti che succederà per gli associati? Ammetto che, proprio per quello che ho appena scritto, per questo ci sarà tempo dopo, ma chi ha letto il pezzo che il coordinamento degli associati ha proposto di pubblicare ha ben visto che l' argomento non è stato nemmeno sfiorato...
C'è un tempo per vivere ed uno per morire, uno per seminare e uno per raccogliere, recita il Qohelet... Magari questo è il tempo di tante iniziative a sostegno della nostra tesi che l' Università come ci viene proposta non ha senso per nessuna delle componenti universitarie?
Tanto il vero problema arriverà con i decreti attuativi, che, a questo punto, c'è da sperare si facciano prima o poi, perchè a legge passata e senza regolamentazioni di sorta la situazione sarà orrida.
Comunque, serene festività a tutti ed un augurio che il 2011 ci trovi più uniti nel fare quel potremo per il nostro destino e quello dei nostri figli
Maria Pia De Pascale
Prof. Maria Pia De Pascale Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Roma Tor Vergata tel. +39+06+72594289 fax +39+062040307 e-mail mariapia.depascale@roma2.infn.it