Caro Claudio,
Mi rendo conto che impostare le cose in questo modo possa essere eccessivamente rivoluzionario.
Ma mi chiedo davvero cosa sia possibile ottenere con solo una (pur indispensabile e indilazionabile) iniezione di fondi. Dopo la modifica della legge 240/10, le università sono cambiate in modo estremamente verticistico con casi di baronismo acuto come quello di Catania ma non solo. Se il sistema di gestione delle risorse non cambia, i soldi potranno solo continuare ad andare ai soliti noti. Lunico modo per cambiare davvero è far sì che lato Stato e lato Università tutto funzioni in modo diverso, con una indispensabile responsabilizzazione di chi gestisce i processi e identificazione di obiettivi veri che non siano vaghi e indefiniti razionalizzazioni, sfoltimentie simili.
Se il PD non se ne farà carico (e finora ha innegabilmente dato notevoli segni di sfilacciamento e di poca o assente capacità di proporre in modo compatto scelte in questo campo) saremo, come adesso, nelle mani di questi pseudo economisti che ragionano solo in termini di mercato, per ritrovarci con le proposte di un senatore PD e del fratello (Pietro e Andrea Ichino) che sulla base di dati incompleti, con analisi parziali e inconsistenti, e con previsioni sul proprio modello con imbarazzanti errori di impostazione (se volete vi inoltro un'analisi dettagliata (una ventina di pagine) della loro proposta), sostengono un modello di prestiti agli studenti secondo il quale le università i cui ex studenti non guadagneranno abbastanza (e lo stipendio di chi diventasse Associato a 30 anni sarebbe appena sufficiente) saranno penalizzate perché, secondo loro, una laurea vale solo se porta a stipendi da favola.
Le nostre prospettive sono infauste, ma se non lottiamo per migliorare il sistema non avremo solo possibili infauste prospettive ma tristi certezze.
Cordialmente, Guido
On 03/01/13 19.42, "claudio procesi" procesi@mat.uniroma1.it wrote:
sono d'accordo e ricordo incidentalmente le regole demenziali di alcuni bandi per il 40%, il sostanziale fallimento dell'esperienza CIVR, gli enormi problemi dell'ANVUR per alcuni aspetti dilettanteschi della sua gestione etc. etc.
temo che questo pero` vada al cuore dei problemi dell'amministrazione dello stato e della visione arcaico burocratica della stessa.
Spero di sbagliarmi ma ho qualche dubbio che l'anima piu` di sinistra del PD capisca queste problematiche.
claudio procesi
On Jan 3, 2013, at 6:09 PM, Guido Mula wrote:
Caro Luciano,