Sono complessivamente d'accordo su quanto scritto da Lattanzi.
Personalmente considero uno dei piu' gravi problemi italiani gli scatti di anzianita' automatici, che sono di entita' superiore agli standard internazionali, e che causano indirettamente una serie di squilibri e danni, come ad esempio bassi salari iniziali e un tasso di occupazione tra 55 e 64 anni forse il piu' miserabile di tutto l'OCSE.
Tuttavia concordo che questi scatti fanno parte di un patto e contratto, che prevede anche elementi negativi come appunto bassi salari iniziali, pertanto come controparte e' corretto lamentare il fatto che il contratto non sia rispettato.
Va pero' tenuto anche presente che la crisi economica mondiale dal 2008 ad oggi e' la piu' grave dai tempi della grande depressione del 1929, per cui secondo me il vero punto su cui dobbiamo protestare dovrebbe essere che possiamo accettare di condividere il peso della crisi a patto che la condivisione sia per quanto possibile equa in confronto alla cosiddetta capacita' contributiva. Premesso questo e' giusto far presente il ns. contributo fino ad oggi e chiedere che la nosta remunerazione sia regolata secondo principi di equita' e - nella misura in cui cio' e' possibile ed equo - anche dal rispetto del contratto di lavoro unilateralmente non rispettato dal 2008 in poi.
2014-06-18 13:59 GMT+02:00 Pierfranco Lattanzi lattanzp@unica.it:
Cari colleghi Mi pare che la questione si ponga su diversi piani
[...]
Cordialmente,