Caro Camillo,
anche io sono d'accordo con quel che tu dici. Proprio per questo avrei paura di un sistema a idoneita` poco chiare che possa durare decenni... Nonostante il mio lessico piuttosto limitato, a me sembra ovvio che la parola `idoneo' non sia sinonimo di `bravo', e noi vogliamo che tutti i `bravi' facciano carriera, non tutti gli `idonei'...
No? Ciao, E.
PS - Siparietto. Devo consegnare un modulo in un ufficio. Telefono. Io: `Salve, devo consegnare il modulo XXXX, fino a che ora posso passare?' Segretaria (che, evidentemente, non mi ha mai visto): `Professoooore, ma non c'e' bisogno che passi leeei di persona, puo` mandare uno dei suoi assisteeeeentiiii!' Io: `Beh, ma io uno schiavetto per queste cose non ce l'ho mica, comunque il suo ufficio e` qui di fronte, se vado di buon passo in meno di 5 minuti sono li`, per lei andrebbe bene?' Segretaria: `Beh, si`, certo, va benissimo, ma TUTTI GLI ALTRI HANNO MANDATO UN ASSISTENTE'. E questi altri non sono i politici, con cui ce la prendiamo sempre, sono i nostri colleghi.
Caro Enrico sono d'accordo con molte cose che tu dici. Non dimentichiamo, pero', che, in questo paese, le situazioni transitorie durano svariati decenni. Basta ricordare quanto � successo con la legge (transitoria, sic!) che formulava le licenze liceali. Quindi, sono molto scettico sul fatto che leggi transitorie (con le susseguenti sanatorie) funzionino, in assenza di seri limiti temporali. Forse c'� del cinismo in questa posizione. Purtroppo, dobbiamo tener conto delle condizioni al contorno, che sono quel che sono e non dipendono sempre da noi. Personalmente, non ho nulla in contrario alla cooptazione, se questa funzionasse in maniera controllata dalla responsabilit� diretta di chi coopta. Se il meccanismo di cooptazione fosse temperato dalla responsabilit�, in solido, del cooptante, sarebbe un meccanismo ottimo. Detto meccanismo � stata usato, con un certo frutto, in molte universit� straniere. Purtroppo, da noi non � cosi'. Gli esempi al riguardo sono, purtroppo, illuminanti. Questo � il motivo per cui sono molto scettica sulla moralit� media dei cooptanti: e non credo di essere il solo. A riguardo c'� un teorema illustrativo di quanto avviene nell'accademia, secondo cui ogni "barone" sceglie un adepto un po' piu' stupido di lui. Ed il processo continua, fino a che l'ultimo cooptato � cosi' stupido da scegliere uno sveglio. Se questo meccanismo funzionasse in tempi ragionevoli (diciamo dieci anni), OK, avremmo fluttuazioni della qualit� in tempi brevi. Brevi quanto? CI possiamo permettere qualche decina di anni? Purtroppo siamo nella condizione di dover scegliere anche per il futuro. Abbiamo ereditato un meccanismo che non funziona. Quanti allievi di XXX esistono ancora nelle nostre universit�? Ancora, credo che i meccanismi attuali, con gente che nasce e muore nella stessa universit�, facendo le stesse cose, non sia realistico. Io sono convinto che meccanismi che prevedano il flusso di docenti e ricercatori tra varie universit�, non tutte dello stesso rango, possano essere utili. Altrimenti andiamo verso il congelamento delle competenze. Basti vedere quanti tra noi continuano (non � il caso tuo, sicuramente non il mio) ad interessarsi di argomenti di ricerca obsoleti. Vogliamo evitare che cio' avvenga? Camillo La Mesa
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