L'Università non è un Centro di Ricerca. L'Università ha come funzione la formazione degli studenti. Centrale è quindi la didattica o, meglio, l'insegnamento. Che vuol dire sia dare le conoscenze sia le esperienze scientifiche, che vanno offerte nei settori che si ritengono importanti per la formazione dello studente. Mi sembra che non sfuggano le differenze che possono esistere nelle diverse aree culturali. Spesso nelle Università esiste un solo CCD di Matematica e un solo Dipartimento di Matematica e i docenti sono gli stessi. E così per Informatica a per altre aree. In questi casi è chiaro che il Dipartimento può programmare lo sviluppo della didattica, della ricerca e anche chiamare le persone. Non è così in moltissime aree diverse. Nella biologia, ad esempio, le aree sono molto diverse. E questo è fondamentale non per la triennale, che fornisce le conoscenze di base e, quindi, quelle maggiormente comuni, ma per le magistrali ed i dottorati. In quasi tutte le Università nell'area biologica ci sono quasi sempre più Dipartimenti e ci sono più corsi di studio, in particolare più specialistiche. E nella stessa specialistica spesso convivono aree molto diverse. Pensate solo alle Scienze Naturali, dove bisogna decidere se potenziare la biologia vegetale ambientale, quella animale ambientale, l'ecologia, la chimica ambientale, una delle tante aree di Scienze della terra. L'Università deve progettare su quale offerta didattica puntare e, quindi, su quali corsi di studio. Le risorse vanno quindi destinate ai corsi di Studio. Se, ad esempio, le risorse venissero date al CCD in Scienzer Naturali, lì si potrebbe decidere come utilizzarle, tenendo conto delle diverse esigenze di formazione degli studenti, favorendo la ricerca vista però in un'offerta formativa didattica. Gli studenti di formano con l'eccellenza della ricerca inserita nell'eccellenza dell'offerta formativa. I docenti presenti nel CCD di Scienze Naturali sono distribuiti in più Dipartimenti (Chimica, Scienze della Terra, Biologia..uno o più dipartimenti in ogni area) Le risorse previste per un CCD si frammenterebbero in più dipartimenti, divenendo inutilizzabili. Inoltre non ci sarebbe il luogo dove costruire una programmazione dello sviluppo armonico delle Scienze Naturali. Intanto il Dipartimento userà le risorse che gli sono giunte come "quote" dei diversi CdS per fare la sua scelta, che non potrà sicuramente soddisfare le esigenze dei diversi CCD. Addirittura potrà soddisfare le esigenze di ricerca del Dipartimento ma nessuna esigenza didattica. Per esigenza didattica non si intende insegnare i corsi. Soprattutto non vuol dire pensare alla copertura degli insegnamenti propedeutici o di base. Entr un certo limite, come dice Procesi, "chiunque" può tenere tali corsi, come viene fatto all'estero. Ma con esigenze di didattica vuol dire su quale area scientifica puntare in funzione della offerta formativa di eccelenza (magistrale e dottorato). Un CCD di Scienze Naturali può decidere l'esigenza di coprire con un posto di prima fascia l'area biologica, per potenziare le ricerche di tipo ambientali. Se le risorse sono spezzettate su più Dipartimenti, a quello di Biologia, cumulate, possono portare ad un posto di prima fascia, che però viene investito sulle cellule staminali, con buona pace delle ricerche sull'ambiente. Lattanzi dice " è chiaro che se siamo d'accordo (?) che i Dipartimenti reclutano il personale, ciò avverrà principalmente sulla base della ricerca". Non sono d'accordo. E' compito dei CCD decidere in quale settore culturale investire le risorse alla luce dell'offerta formativa complessiva (didattica+ricerca) che di vuole offrire allo studente. I docenti presenti nel CCD devono garantire la scelta corretta. I Dipartimenti debbono valutare quale sia la persona più adatta a coprire il ruolo scientifico ben delineato dal CCD. O c'è una identità di docenti fra CCD e Dipartimento (ma allora, nel caso di Scienze Naturali, sarebbe un Dipartimento con biologi, chimici ambientali, geologi, ecc.) o un Dipartimento non può gestire in maniera programmatica le risorse? In Medicina è ancora peggio. Appena adesso ho letto la lettera di Procesi. Mi accorgo che in Matematica questi problemi sono molto meno sentiti. Siamo più nella situazione di sovrapposizione Dipartimento-CCD. Attenzione! Non si può ridurre l'Università ai Dipartimenti e alla ricerca che loro reputano interessante.
-----Messaggio originale----- Da: universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it [mailto:universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it] Per conto di Piero Lattanzi Inviato: martedì 17 febbraio 2009 18.43 A: Forum "Università e Ricerca" Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione]Facoltà vs Dipartimenti
concordo mi pare che il nodo centrale sia, tanto per cambiare, il potere è chiaro che se siamo d'accordo (?) che i Dipartimenti reclutano il personale, ciò avverrà principalmente sulla base della ricerca il collega Floris (burocrate nell'accezione assolutamente positiva del termine) si preoccupa che alla fine ci si possa trovare con dieci specialisti di chimica organica superiore, e nessuno che insegni la chimica di base questo però è un'anomalia tutta italiana: superando i raggruppamenti disciplinari, oggi troppo rigidi, non è scandaloso immaginare che, specie ai
livelli propedeutici, un docente possa insegnare una materia che non coincide con il suo campo di ricerca di punta le facoltà (o come diavolo le si voglia chiamare) dovrebbero organizzare e coordinare l'offerta didattica sulla base delle competenze espresse dai Dipartimenti, magari anteponendo le esigenze degli studenti alle velleità dei docenti (cioè: tu prima insegni il corso di base secondo le necessità, e
poi ti fai il tuo corso specialistico) non so quale sia la vostra esperienza, ma ho visto troppi professori ordinari migrare dai corsi "istituzionali" dei primi anni verso rarefatte e assai confortevoli materie con due studenti ogni tre anni PL
-------------------------------------------------- From: carlo.carminati@fastwebnet.it Sent: Tuesday, February 17, 2009 6:25 PM To: universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Subject: [Universitas_in_trasformazione] Facoltà vs Dipartimenti
Scusatemi, ma non capisco la contrapposizione tra facolta' e dipartimenti.
Mi sembra che il succo della proposta stia nel ribadire la centralita' dei
dipartimenti, ridimension ando di fatto il ruolo delle facolta'.
In particolare per le procedure di reclutamento i dipartimenti sarebbero totalmente svincolati dalla facolta'. Simmetricamente la valutazione dei risultati (ricerca) avverrebbe su base dipartimentale.
Certo, le facolta' (o qualcosa di simile) dovrebbero rimanere, ma con un ruolo di coordinamento - sp ecie per quanto riguarda la didattica.
Saluti, c.c.
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