Premettendo che concordo con diverse delle affermazioni dei messaggi di Carlo Di Castro, desidero associarmi alla critica gia' espressa da Carlo Traverso sulla proposta di avere contrattisti a termine in grandissimo numero rispetto ai docenti di ruolo.
"Carlo" == Carlo Di Castro Carlo.DiCastro@roma1.infn.it writes:
Carlo> adeguato, una dinamica nella ricerca. =C8 pur giusto che ci Carlo> siano dei professori universitari stabili che diano Carlo> continuit=E0 e coordinamento alla struttura, ma ritengo Carlo> necessaria una continua evoluzione nella parte giovane, con Carlo> contratti a termine, dal dottorato al post-dottorato, in Carlo> grandissimo numero rispetto sia agli associati che ai Carlo> professori ordinari. Questo =E8 un punto essenziale.
A mio parere questa proposta e' fondalmentalmente sbagliata per tutte le materie dove la formazione di dottorato ha valore limitato per il mercato del lavoro privato. Negli USA, che offrono un mercato del lavoro privato estremamente ricco e aperto per chi ha qualifiche elevate, solo 1/2 dei PHD di Fisica (che include Fisica sperimentale) trovano impiego fuori dal sistema accademico. E' ragionevole pensare a numeri elevati solo per i laureandi, ma gia' dal livello del dottorato sarebbe opportuno calibrare i numeri sugli esempi di sistemi conosciuti e sperimentati, a meno di non creare platee di giovani insoddisfatti che hanno investito male e in un vicolo cieco alcuni dei loro anni migliori. Anche i migliori docenti di FIsica delle Particelle USA che conosco coordinano numeri piccoli e non lontani da 1 di dottorandi e post-doc.
Cordialmente, -- Alberto Lusiani ricercatore di Fisica SNS