"anna" == anna painelli anna.painelli@unipr.it writes:
anna> Sempre sull'infelice uscita del ministro vi segnalo: anna> http://www.roars.it/online/di-buone-intenzioni/
anna> saluti Anna
Articolo impeccabile e di logica stringente.
Avevamo sperato in un ministro "cultore della materia", ma avevo sospetti fin da subito: la provenienza da una universita' falsa (la scuola S. Anna non e' una vera universita' visto che i suoi studenti seguono i corsi dell'Universita' di Pisa) e quindi la sua scarsa conoscenza delle "lacrime e sangue" della universita' vera, con didattica di base che prende larga parte del tempo, e senza soldi per la ricerca, si stanno rivelando sempre piu'. Troppo comodo vivere in una universita' sanguisuga dal dottorato in poi. Come sarebbe un Lapo Elkann o una Marina Berlusconi, o qualunque altro "giovane imprenditore di successo" coi soldi di papa' che fosse ministro del lavoro.
Carlo Traverso
PS:
"Alberto" == Alberto Lusiani alberto.lusiani@pi.infn.it writes:
Alberto> ho letto l'articolo di ROARS. Mi sembra che l'autore si Alberto> incarti un po' sulle stime e sulla comprensione di cosa Alberto> significhi anticipare di 1-2 anni il pensionamento degli Alberto> ordinari.
Alberto> Dovrebbe essere chiaro ma non sembra che lo sia Alberto> abbastanza che un anticipo di pensionamento non libera Alberto> nessuna nuova risorsa a regime nel bilancio statale o Alberto> universitario. Un prepensionamento anticipa unicamente Alberto> (per il numero di anni in gioco) una diminuzione di Alberto> spesa.
D'accordo sul bilancio statale, ma non su quello universitario. Un pensionamento sposta una spesa dal MIUR all'INPS, qunidi, a quasi parita' di spesa statale libera risorse all'Universita' (e mi sembra che sia la Carrozza a non capirlo, non ROARS. Sembra arrivata al suo livello di incompetenza). Siccome invece Saccomanni probabilmente l'ha capito, nuovi reclutamenti anticipando i pensionamenti non si vedranno.
E anche la Fornero ci aveva visto benissimo. Ritardare i pensionamenti (privati) sposta spese dall'INPS alle imprese, che si rivalgono licenziando (esodati) o non assumendo (disoccupazione giovanile).
Quindi alla fine e' sempre Arlecchino che paga, non Pantalone come vogliono farci credere.
C.