Caro Lattanzi,
i professori universitari VANNO in pensione a 70
anni, salvo poi usufruire di qualche contratto
di insegnamento (come pensionati).
Come tutti i dipendenti delle amministrazioni pubbliche,
possono chiedere di continuare per altri due anni,
ma è facoltà delle Università concederli o meno. La legge
Gelmini ha cercato di togliere questo "privilegio",
sempre nell'ottica "largo ai giovani (precari)", ma
la corte costituzionale ha cancellato la norma,
prima perché discriminava i Prof. Univ. rispetto a tutte le
altre categorie, dai magistrati in giù, e poi perché non
era comunque un diritto (e con questi chiari di luna le Università
non lo concedono, salvo magari ai Rettori...).
In quanto alle promesse del turn-over al 50% (ma con persone
in ruolo o con RTD ?) nel 2016... delle promesse dei politici
proprio non so che farmene, sono scritte nell'acqua.
Vedi ad es. le abilitazioni per i ricercatori.. rimandate di mese
in mese.
--
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Prof. Alberto Girlando
Parma University
Dipartimento di Chimica
Parco Area delle Scienze 17/a
43124-I Parma, Italy
Tf. +39 0521 905443
FAX +39 0521 905556
e-mail: girlando@unipr.it
www:
http://continfo.chim.unipr.it/mmaa/
On Tue, 2013-11-12 at 10:24 +0100, Pierfranco Lattanzi wrote:
> Anche se non è la soluzione del problema, e al di là delle vicende
> personali della Carrozza, che non conosco, sono più che d'accordo che i
> prof universitari dovrebbero andare in pensione a 70 anni (io
> personalmente cercherò di andarci prima)
> Mi risulta altresì che il ministro si stia adoperando (non posso dire con
> quanta convinzione, e con quale successo) per portare dall'anno prossimo
> il turn over al 50% (meglio che adesso), e dal 2016 al 100%
> Piero Lattanzi
>
> Pierfranco Lattanzi
> Professor of Applied mineralogy
> Università di Cagliari
> Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche
> via Trentino 51, I-09127 Cagliari
> tel. +390706757722 +390552757490
> fax +39070282236
> email lattanzp@unica.it
> skype pierfranco.lattanzi
>
>
>
>
> Il giorno 12/11/13 09:44, "Paolo LAZZERETTI"
paolo.lazzeretti@unimore.it
> ha scritto:
>
> >Carissima Silvia
> >
> >come pensionato "per forza" dal 1 novembre di quest'anno, ma ancora
> >pienamente attivo, sottoscrivo ogni parola della tua lettera.
> >Cari saluti
> >
> >Paolo Lazzeretti
> >
> >> Gentile Prof. Carrozza,
> >>
> >> se le parole che i giornali riportano sono davvero quelle da lei
> >> pronunciate che, per comodità, scrivo qua sotto virgolettate, lei è
> >> stata inaccettabilmente offensiva. Ma la cosa più importante è che lei
> >> sta utilizzando una strategia politica odiosa a coloro che hanno votato
> >> il partito in cui milita. e cioè di "populisticamente" attribuire a
> >> categorie "deboli" le responsabilità di una politica scellerata nei
> >> confronti della scuola prima e dell'Università poi.
> >>
> >>
> >> Visto che è lei a parlare (a sproposito?) di onestà, il suo modo di
> >> agire è, se non disonesto, sicuramente scorretto. Lei, che non accenna a
> >> preoccuparsi del destino dei "giovani", non trova di meglio che mettere,
> >> l'una contro l'altra due categorie "deboli". Lei spera che i giovani non
> >> si accorgano che non è dove lei indica il problema delle Università: ma
> >> io, che ho maggiore fiducia di lei nei "giovani" (attenzione, sarebbe
> >> meglio chiamarli, "precari", a volte i precari hanno più di 40 anni)
> >> sono sicura che se ne accorgeranno.
> >>
> >>
> >> Se ci fosse anche solo l'intenzione di sfruttare la "generosità" (mi
> >> scusi, ma l'onestà cosa c'entra?) di coloro che vanno in pensione ci
> >> sono alcune semplici cose che si potrebbero fare:
> >>
> >> 1. Per ogni pensionamento DOVREBBE essere assunto un ricercatore di tipo
> >> B (la logica vorrebbe due, ma ci contenteremmo), invece lei tralascia di
> >> dire che perchè un'Università acquisti il diritto di assumere un
> >> ricercatore deve mandare in pensione da 5 a 10 ordinari;
> >>
> >> 2. Ad ogni pensionato che accetta (per generosità) di continuare a
> >> fornire le proprie competenze (lei implicitamente ammette che ci sarà
> >> bisogno di queste competenze, perché sa che sta distruggendo, come i
> >> suoi predecessori, le Università pubbliche -- non telematiche- riducendo
> >> al lumicino personale e servizi) DOVREBBE essere garantito l'utilizzo di
> >> tutti i servizi del Dipartimento, esattamente come prima del
> >> pensionamento (o lei sta pensando più che alla "generosità" alla
> >> vocazione al martirio -- altrui naturalmente?).
> >>
> >> Mi scusi, ma lei come fa a sapere se chi ha oggi 70 anni ha "avuto tanto
> >> da questo mondo", con quel "tanto" che ha l'aria di essere un "troppo"?
> >>
> >> Viceversa, quello che vedo io è una persona di 49 anni (per inciso,
> >> nella generazione di mia madre lei sarebbe già insopportabilmente
> >> vecchia) che ha avuto moltissimo (troppo?). Ha avuto la possibilità di
> >> fare una brillante carriera rimanendo (cosa, come lei spero sappia,
> >> molto rara, non solo per i giovani, ma anche per quelli della sua
> >> generazione) SEMPRE nella città dov'è nata. Ha fatto TUTTA la sua
> >> carriera nella stessa Università dove erano (o sono) ordinari suo padre
> >> e suo fratello. Ha superato l'ultimo gradino approfittando (non certo
> >> generosamente, se pure si vuole ammetterne l'onestà) di un concorso
> >> presso un'Università telematica dove non ha mai (ingenerosamente)
> >> lavorato.
> >>
> >> Dato il suo curriculum, la supponenza con cui tratta persone che hanno
> >> fatto la storia della cultura italiana è una cosa, questa sì, che ci
> >> offende e di cui dobbiamo vergognarci. Lei non sa di chi sta parlando.
> >>
> >> Cara Prof. Carrozza, se tutti i 50enni sono come lei (cosa che io
> >> auspico non sia vera) teniamoci i 70enni. E già che ci siamo, lei, nella
> >> sua infinita onesta generosità, a quali dei suoi privilegi sta
> >> rinunciando, di grazia?
> >>
> >> Cordialmente
> >>
> >> Carrozza: "A 70 anni i professori universitari, se fossero generosi e
> >> onesti, dovrebbero andare in pensione, e offrirsi di fare gratuitamente
> >> seminari, seguire laureandi, o offrire le proprie biblioteche
> >> all'università. Chi vuole rimanere in ruolo oltre i 70 anni offende la
> >> propria università e offende i giovani. Sono sempre stata per un
> >> pensionamento rapido, magari non uguale per tutti. Ma non si può tenere
> >> il posto e pretendere di rimanere, solo perché è un diritto. Prima di
> >> tutto bisogna pensare ai propri doveri. In un momento di sacrifici per
> >> tutti, a maggior ragione li devono fare le persone che hanno 70 anni, e
> >> che hanno avuto tanto da questo mondo."
> >>
> >> --
> >>
> >> Prof. Silvia Morante
> >>
> >> Member of the C6 Commission of IUPAP
> >>
> >> Representativefor the connectivity with IUPAB
> >>
> >> Department of Physics University of Rome "Tor Vergata"
> >>
> >> Via della Ricerca Scientifica, 1 00133 Roma - Italy
> >>
> >> Tel. +390672594554
> >>
> >> Fax. +39062023507
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> >>
http://biophys.roma2.infn.it/index.php/group-members/50-morante-web-page
> >>
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http://biophys.roma2.infn.it/
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> >> */"Ceux qui peuvent vous faire croire des absurdités peuvent vous faire
> >> commettre des atrocités."/*/François-Marie Arouet -- Voltaire/
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