Caro Claudio,
prova a leggere quello che scrivo, parlo della "agenzia di valutazione", cioe` della struttura che gestisce la procedura, diciamo l'NSF e non il ministero claudio
io ci ho provato a leggere: anch'io sono assolutamente d'accordo con te, che serve un'agenzia di valutazione indipendente e con pochissima burocrazia, con un buon periodo di rodaggio e che venga gradualmente investita di radicale potere esecutivo.
Pero` credo che il busillis delle odierne vicende sia un altro: i politici possono darci le leggi migliori e le migliori agenzie, ma soltanto noi possiamo garantire la correttezza della valutazione e trarne le conseguenze necessarie (scusa se dico ovvieta`).
Per questo sarebbe indispensabile la nostra capacita` di emarginare le mele bacate anziche' dar loro potere (altra ovvieta`).
A me pero` pare che questo noi proprio non vogliamo farlo (noi non nel senso di io e te, ma nel senso di noi accademici in toto) perche` non vogliamo rischiare di inimicarci nessun collega (ad esempio, che in questa vicenda qualche mela marcia ci sia, a me sembra un'altra ovvieta`, e il mio pessimismo cosmico mi suggerisce che rimarra` dov'e', nonostante la tetra celebrita` ottenuta, seppur nell'anonimato, tramite la prima pagina dei giornali).
Da questa nostra incapacita` di autoselezione (o da questa nostra premurosa delicatezza nei confronti dei nostri ahime` colleghi), mi pare derivi il nostro impasse nel gestire una qualsiasi fase di transizione verso un'universita` futura.
Ma magari sono io che son troppo depresso perche` l'estate sta finendo, come dicevano i Righeira. Ciao, Enrico