Anche io mi associo completamente. Ho
67 anni, dovrei far parte dei "generosi":
mi accorgo di non essere più come a 50 anni,
ma faccio ancora 2 corsi di cui uno
di laboratorio - in cui sono sempre presente,
e se non sono andato in pensione finora,
disgustato da come ci costringono a lavorare
(i fondi PRIN diminuito del 80% in 10 anni,
moduli da riempire on line - con un
programma che non funziona, per dire cosa
faccio invece di fare) è stato perché NON
vengono assunti IN POSIZIONE PERMANENTE
i precari che vengono dopo di me...
Grazie per aver scritto. Non so come vuoi
formalizzare la lettera, se come lettera aperta
o privata, e se la vuoi firmare solo te, o chiamare
a raccolta anche altri. Bisogna cercare di pubblicizzarla
(cosa estremamente difficile, come sai).
--
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Prof. Alberto Girlando
Parma University
Dipartimento di Chimica
Parco Area delle Scienze 17/a
43124-I Parma, Italy
Tf. +39 0521 905443
FAX +39 0521 905556
e-mail: girlando@unipr.it
www:
http://continfo.chim.unipr.it/mmaa/
On Tue, 2013-11-12 at 08:48 +0100, Mauro Dorato wrote:
> Ottima lettera, se c'è da firmare la firmo...
> MD
>
>
> 2013/11/12 morante
silvia.morante@roma2.infn.it
>
> > Gentile Prof. Carrozza,
> >
> > se le parole che i giornali riportano sono davvero quelle da lei
> > pronunciate che, per comodità, scrivo qua sotto virgolettate, lei è
> > stata inaccettabilmente offensiva. Ma la cosa più importante è che lei
> > sta utilizzando una strategia politica odiosa a coloro che hanno votato
> > il partito in cui milita. e cioè di "populisticamente" attribuire a
> > categorie "deboli" le responsabilità di una politica scellerata nei
> > confronti della scuola prima e dell'Università poi.
> >
> >
> > Visto che è lei a parlare (a sproposito?) di onestà, il suo modo di
> > agire è, se non disonesto, sicuramente scorretto. Lei, che non accenna a
> > preoccuparsi del destino dei "giovani", non trova di meglio che mettere,
> > l'una contro l'altra due categorie "deboli". Lei spera che i giovani non
> > si accorgano che non è dove lei indica il problema delle Università: ma
> > io, che ho maggiore fiducia di lei nei "giovani" (attenzione, sarebbe
> > meglio chiamarli, "precari", a volte i precari hanno più di 40 anni)
> > sono sicura che se ne accorgeranno.
> >
> >
> > Se ci fosse anche solo l'intenzione di sfruttare la "generosità" (mi
> > scusi, ma l'onestà cosa c'entra?) di coloro che vanno in pensione ci
> > sono alcune semplici cose che si potrebbero fare:
> >
> > 1. Per ogni pensionamento DOVREBBE essere assunto un ricercatore di tipo
> > B (la logica vorrebbe due, ma ci contenteremmo), invece lei tralascia di
> > dire che perchè un'Università acquisti il diritto di assumere un
> > ricercatore deve mandare in pensione da 5 a 10 ordinari;
> >
> > 2. Ad ogni pensionato che accetta (per generosità) di continuare a
> > fornire le proprie competenze (lei implicitamente ammette che ci sarà
> > bisogno di queste competenze, perché sa che sta distruggendo, come i
> > suoi predecessori, le Università pubbliche -- non telematiche- riducendo
> > al lumicino personale e servizi) DOVREBBE essere garantito l'utilizzo di
> > tutti i servizi del Dipartimento, esattamente come prima del
> > pensionamento (o lei sta pensando più che alla "generosità" alla
> > vocazione al martirio -- altrui naturalmente?).
> >
> > Mi scusi, ma lei come fa a sapere se chi ha oggi 70 anni ha "avuto tanto
> > da questo mondo", con quel "tanto" che ha l'aria di essere un "troppo"?
> >
> > Viceversa, quello che vedo io è una persona di 49 anni (per inciso,
> > nella generazione di mia madre lei sarebbe già insopportabilmente
> > vecchia) che ha avuto moltissimo (troppo?). Ha avuto la possibilità di
> > fare una brillante carriera rimanendo (cosa, come lei spero sappia,
> > molto rara, non solo per i giovani, ma anche per quelli della sua
> > generazione) SEMPRE nella città dov'è nata. Ha fatto TUTTA la sua
> > carriera nella stessa Università dove erano (o sono) ordinari suo padre
> > e suo fratello. Ha superato l'ultimo gradino approfittando (non certo
> > generosamente, se pure si vuole ammetterne l'onestà) di un concorso
> > presso un'Università telematica dove non ha mai (ingenerosamente) lavorato.
> >
> > Dato il suo curriculum, la supponenza con cui tratta persone che hanno
> > fatto la storia della cultura italiana è una cosa, questa sì, che ci
> > offende e di cui dobbiamo vergognarci. Lei non sa di chi sta parlando.
> >
> > Cara Prof. Carrozza, se tutti i 50enni sono come lei (cosa che io
> > auspico non sia vera) teniamoci i 70enni. E già che ci siamo, lei, nella
> > sua infinita onesta generosità, a quali dei suoi privilegi sta
> > rinunciando, di grazia?
> >
> > Cordialmente
> >
> > Carrozza: "A 70 anni i professori universitari, se fossero generosi e
> > onesti, dovrebbero andare in pensione, e offrirsi di fare gratuitamente
> > seminari, seguire laureandi, o offrire le proprie biblioteche
> > all'università. Chi vuole rimanere in ruolo oltre i 70 anni offende la
> > propria università e offende i giovani. Sono sempre stata per un
> > pensionamento rapido, magari non uguale per tutti. Ma non si può tenere
> > il posto e pretendere di rimanere, solo perché è un diritto. Prima di
> > tutto bisogna pensare ai propri doveri. In un momento di sacrifici per
> > tutti, a maggior ragione li devono fare le persone che hanno 70 anni, e
> > che hanno avuto tanto da questo mondo."
> >
> > --
> >
> > Prof. Silvia Morante
> >
> > Member of the C6 Commission of IUPAP
> >
> > Representativefor the connectivity with IUPAB
> >
> > Department of Physics University of Rome "Tor Vergata"
> >
> > Via della Ricerca Scientifica, 1 00133 Roma - Italy
> >
> > Tel. +390672594554
> >
> > Fax. +39062023507
> >
> >
http://biophys.roma2.infn.it/index.php/group-members/50-morante-web-page
> >
> >
http://biophys.roma2.infn.it/
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> > */"Ceux qui peuvent vous faire croire des absurdités peuvent vous faire
> > commettre des atrocités."/*/François-Marie Arouet -- Voltaire/
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