Credo che i tempi siano maturi e che anche al di là della nostra discussione si profilano prese di posizione molto vicine a quanto espresso nel documento. Vi invito a leggere attentamente, per chi non l'avesse fatto, il documento del CUN che analizza le Linee Guida del Ministro. Per comodità lo allego e se utile si potrebbe inserire nel portale di Universitas. Voglio sottolineare solamente alcuni punti del documento CUN. 1. "Condizione di partenza in qualsiasi ragionamento sul sistema universitario italiano è che la formazione superiore sia un bene ed una responsabilità pubblica, cui lo Stato non può abdicare......................." 2. "Nelle Linee Guida la ricerca - intesa come attività primaria degli atenei - viene sistematicamente sottintesa, rinviandone la discussione ad altri documenti.............." 3. Nel documento si riafferma l'autonomia universitaria con la facoltà delle università di organizzare le strutture interne che riducano le attuali sovrapposizione di funzioni. 4. Valore legale del titolo di studio. La posizione è molto vicina a quanto avevo già espresso in un commento al documento. Ovvero la "legalità" del titolo di studio è essenzialmente legata alla funzione di controllo del Ministero sulle istituzioni universitarie. Di nuovo si cita l'accreditamento dei corsi di studio tipico del mondo anglosassone, che costituisce un riconoscimento formale e sostanziale dei sistemi universitari. Gli incisi che riporto in 1. e 2. vanno letti nel loro contesto ovviamente.
Il documento programmatico di Universitas va al di là non solo delle Linee Guida, che come anche riconosciuto dal documento CUN sono abbastanza generiche, ma anche del documento CUN. Comunque il documento CUN è certamente nella stessa direzione anche se non totalmente condivisibile. Conclusione, corriamo il rischio di inventare il manico dell'ombrello, se posso essere molto riduttivo.
Bruno Borgia