Numero 3
La discussione sui pro e contro dell'incetivazione ai trasferimenti fra sedi, quale che essa sia, ha già una sua risposta nella maggioranza delle Università dell'Europa non-mediterranea, dove risulta quasi impossibile essere promossi a full professor nel luogo in cui si lavora già. Anche la situazione italiana è stata tale fino alla 382 e non mi pare che fosse così negativa ,specialmente quando non si attivavano gli schemi mafiosi dei baratti fra sedi. Io posso solo dire della mia esperienza personale : in cattedra nel '74 in sede diversa perchè mancante di "basista" in loco,( mentre i fedeli assistenti rimasero tutti in sede) ho cambiato due sedi ed ho scoperto la fatica e l'entusiasmo di far partire gruppi di ricerca nuovi in entrambi i posti, dove " a new kid on the block" attira spesso studenti e presenta modi diversi sia di far ricerca che didattica. Dopo oltre 35 anni ho avuto oltre 70 "allievi" tra laureandi e postdocs e pubblicato almeno un ordine di grandezza di più dei colleghi rimasti stanziali ! Con il senno di poi, nonostante le amarezze iniziali, se tornassi indietro lo rifarei e lo considero un fatto positivo . Mi pare quindi ovvio che ,sia pure nel nostro disatroso sistema accademico, cambiare "aria" aiuta la qualità più del contrario. Altre esperienze simili ?
Franco A. Gianturco
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Dr. Franco A.Gianturco,DPhil(Oxon), MRSC,CPhys,FInstP,Fellow APS,Fellow EPS Professor of Theoretical Chemical Physics, Department of Chemistry, The University of Rome "La Sapienza" Piazzale A.Moro, 5, 00185 Rome, Italy. Tel.+39-06-49913306 , Fax : +39-06-49913305 . E.mail : fa.gianturco@caspur.it .
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