Nessuno ha mai detto che i commissari sono deliquenti. Anzi. Quando si parla di concorsi in Italia bisogna non uscire dal contesto. La normativa attuale è sicuramente infantile, ma è frutto di un modo di procedere che non siamo stati capaci di arrestare. La letteratura sui casi alla Martone è quasi a livello enciclopedico. Vorrei evitare di fare nomi generici, ma sapete bene che ci sono concorsi ancora aperti della tornata iniziata nel 2008 e se non li hanno chiusi non è per epidemie a lungo periodo.
Vi siete scordati il bel libro di Raffaele Simone
L'università dei tre tradimenti?
Pubblicato nel 1993 e ristampato aggiornato nel 2000.
Lo sapete che esistono SSD che sono stati portati in tribunale per come gestivano i concorsi e che i tribunali hanno dovuto affermare che il modo di procedere era doloso pur non riuscendo a chiarire le responsabilita'? . Un docente italiano emigrato in California da anni è famoso proprio per fare questo.
Personalmente credo che ci sia uno zoccolo sano nell'accademia italiano e che sarebbe sempre meglio lavare i panni a casa propria, ma non credo che l'applicazione per una o due tornate dei criteri bibliometrici possa fare peggio di quello che la categoria è stata capace di fare in anni di assoluta esclusione della bibliometria.
Insomma prima di piangere per la bibliometria di troppe cose possiamo piangere e di troppe ben più gravi ci si dovrebbe lamentare con maggior forza. Giusto una i Rettori a vita.
Ciao Peppe