Non pensiamo che i senatori, giusto perché sono i "saggi", pensino davvero prima di votare e abbiano a cuore le sorti, non dico dell'Università ma del paese in generale. Andatevi a vedere le votazioni in senato, con Bondi che fa il pianista, e con la presidente di turno, la leghista Mauro, che comincia a votare gli emendamenti a uno al secondo (o forse anche meno), tra le proteste dell'aula.
Adesso la seduta è sospesa perché non si sa più che cosa è approvato e cosa no.
L'unico linguaggio che forse questi individui capiscono potrebbe essere: i partiti che votano questo DDL non beccheranno un voto dai prof (a parte i rettori e baroni sparsi) dai ricercatori, dagli studenti e dalle loro famiglie.
Alberto
On Tue, 2010-12-21 at 17:54 +0100, Gialanella wrote:
Proviamo anche questa GG
----- Original Message ----- From: "Rino Falcone" rino.falcone@istc.cnr.it To: "Rino Falcone" rino.falcone@istc.cnr.it Sent: Tuesday, December 21, 2010 4:59 PM Subject: SOS per l'Università italiana
Caro Collega,
come sai, la legge Gelmini sull'Università sta per essere approvata in via definitiva dal Senato della Repubblica. A seguito di questa Legge:
- si ridurrà significativamente l'autonomia degli Atenei dal potere
politico;
- si porrà un enorme potere deliberativo nelle mani dei Rettori e degli
Ordinari più anziani e potenti, con conseguente riduzione della decisione condivisa, aggravando le tendenze gerontocratiche della nostra accademia
- si aprirà pericolosamente -e senza criteri adeguati di controllo- la
gestione delle università agli interessi economici, esterni alle istituzioni della conoscenza;
- verrà abolita la figura del Ricercatore a tempo indeterminato, lasciando
congelate e prive di prospettiva le sorti di molte migliaia di studiosi indipendentemente dal merito e dai risultati ottenuti;
- non verranno allocate agli Atenei le risorse minime necessarie per la
loro sopravvivenza, ma si introdurranno procedure aggiuntive che, richiedendo un intervento finanziario eccezionale, sottrarranno altre risorse alla funzione scientifica e didattica. Tutto questo mentre si procede ad una valorizzazione delle università telematiche private, la cui attività ha fornito pessimi risultati.
Ti chiediamo pertanto di aderire a questo appello:
"L'alta formazione e la scienza costituiscono un bene primario di ogni nazione civile. Chiedo pertanto ai Senatori italiani di non rendersi complici del Governo firmando una legge che, a giudizio della gran parte della comunità accademica e scientifica, recherà grave danno al progresso economico e culturale del nostro Paese."
INVIANDOLO per fax al Senato della Repubblica al seguente numero 06-67062568 (sarebbe opportuno che venisse inviato IMMEDIATAMENTE e comunque entro le 11.00 di domani 22 dicembre. Chi ricevesse questo messaggio successivamente è pregato di inviare comunque il fax che avrà in ogni caso un valore di sostegno),
Si prega di inserire nell¹OGGETTO la dicitura "SOS per l'Università italiana" e all¹ATTENZIONE del ³Senato della Repubblica Italiana².
P.S.: si prega inoltrare questo messaggio al maggior numero di colleghi.
Cordialmente, Osservatorio sulla Ricerca
P.S.: riceviamo e invitiamo a sottoscrivere anche l'appello di un gruppo che fa parte dell'iniziativa di "Diamo voce all'università". E che trovate:
Giancarlo Gialanella Dipartimento di Scienze Fisiche Università di Napoli Federico II Monte S. Angelo Via Cinzia 6 80126 NAPOLI tel. 081 676349 fax 081 676346
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php