Carissimi,
sono d'accordo con Tirassa che bisogna fare qualcosa di drastico e decisamente più " coarse grained" del solito,senza cioè i nostri soliti cavillosi distinguo che magari sono intellettualmente interessanti ma non portano da nessuna parte in un Paese allo sbando come il nostro ! Credo quindi che ci si dovrebbe dare tutti da fare per far sì che il prossimo settembre/ottobre NON partano nè lezioni nè esami nè sessioni di laurea con uma massiccia astensione di tutti noi !
ci riusciremo ? potrebbe la nostra lista essere compatta su questo ? io lo spererei..
Franco A. Gianturco
From: Maurizio Tirassa maurizio.tirassa@tele2.it Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] mozione To: Forum "Università e Ricerca" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Message-ID: <p06110400c835973c803b@[93.146.21.255]> Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1" ; format="flowed"
gli aderenti alla mozione stanno crescendo, bisognerebbe cercare di farla circolare anche negli ambienti a noi un po piu distanti, mandandola ai presidi ad esempio, con preghiera di diffondere.
Io ho chiesto a mio preside di diffonderla ma per ora non ho avuto riscontro, poi ci sono anche le conferenze dei presidi e la CRUI
Vi dico come mi sto muovendo io, se magari può essere utile a qualcuno. L'ho inoltrata a:
- preside e direttore di dip. con preghiera di
diffusione ai rispettivi corpi afferenti (nessuno dei due finora l'ha fatto)
- tutti gli accademici che conosco,
indipendentemente dal ruolo e ovviamente dall'ateneo
i pochissimi giornalisti che conosco
i rappresentanti degli studenti della mia
facoltà, che sono in rete con i loro omologhi del resto dell'ateneo e di altri atenei
- tutti gli amici dei quali so o sospetto che
possano avere parenti o amici in accademia
In ciascun caso con preghiera di inoltrare e diffondere quanto più possibile.
Boh. Stiamo a vedere cosa succede.
Inoltre, mi sembra che si stia cominciando a ventilare in giro l'ipotesi di non far partire i primi anni dei corsi di studio per il 2010-2011. (Gli anni successivi al primo devono essere attivati per non privare gli studenti già iscritti del loro diritto a proseguire gli studi. Per la stessa ragione, personalmente sono contrario a non far partire le magistrali.)
Per il resto, rettori e istituzioni accademiche in genere non stanno facendo assolutamente niente. Parlamento tutto e sindacati compatti, Confindustria e mass-media se ne strafottono. Dunque, o ci auto-organizziamo noi o la deriva sarà completa. Lo so che questo è stato il tentativo di questa piccola comunità fin dall'inizio, ma penso che si debbano inventare anche altre forme. In altri settori del lavoro, ad esempio, quando i lavoratori si sono sentiti abbandonati dai sindacati di rifermento hanno cominciato a creare le rappresentanze di base che, anche con gesti clamorosi tipo bloccare le autostrade o le ferrovie, hanno comunque guadagnato visbilità e infine potere contrattuale. Forse dovremmo riflettere anche su questo tipo di cosa.
Buona serata,
Maurizio Tirassa
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Fine di Digest di Universitas_in_trasformazione, Volume 18, Numero 22
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Dr. Franco A.Gianturco,DPhil(Oxon), FRSC,CPhys,FInstP,Fellow APS,Fellow EPS Professor of Theoretical Chemical Physics, Department of Chemistry, The University of Rome "La Sapienza" Piazzale A.Moro, 5, 00185 Rome, Italy. Tel.+39-06-49913306 , Fax : +39-06-49913305 . E.mail : fa.gianturco@caspur.it .
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