mi pare che l'unico punto su cui c'e` disaccordo e` il 4).
Qui ci sono evidentemente vari problemi. Io non conosco i numeri e non so se ci sono 60.000 precari in giro.
Questo andrebbe chiarito in tutti i dettagli perche' 60.000 precari sono un esercito e possono bloccare l'universita` per i prossimi 40 anni. Poi quando si parla di tali numeri bisongna fare molta attenzione a non dire cose inesatte, capire a chi ci stiamo riferendo etc..
Non bisogna fare gli errori del passato per cui una immissione massiccia in forma precaria ha portato poi alle famigerate ope--legis. Il problema si complica perche' se il bando e` rigoroso allora le aspettative devono essere quelle della tenure, in questo senso pure una ope--legis avrebbe senso. Pero` un bando senza un impegno di tenure--track tende automaticamente ad essere meno rigoroso. In generale le scelte fatte sotto la spinta dell'emergenza si sono sempre rivelate errate.
Inoltre e` chiaro che in questo momento il governo sta pensando ad una strategia di dimagrimento delle universita` e credo ci sia poco che possiamo fare per contrastarla anche perche' le universita` in parte se la meritano
On Jan 15, 2009, at 10:52 AM, barbieri wrote:
Qualche tempo fa in due messaggi diversi avevo mandato una specie di quadro complessivo. Lo ripropongo per intero (perche' conta la coerenza) per difendere alcune proposte che sono state criticate, credo, da Lusiani e Procesi
* * *
LA MOTIVAZIONE: Un paese moderno non puo' fare a meno di un efficace sistema di istruzione superiore. Il nostro non lo e' per colpe varie (politici, accademia, sindacati) Esiste tuttavia una componente significativa nell'universita' che ha mantenuto a un livello dignitoso ricerca e didattica e che deve essere ascoltata se si vuole riorganizzare l'Universita'. Noi vogliamo darle voce. GLI OBBIETTIVI: L'Universita' si riorganizza con un piano compessivo di lungo termini, avendo chiari gli obbiettivi finali:
- Autonomia deburocratizzata ai Dipartimenti nelle assunzioni, nella
ricerca e nella didattica. 2. Valutazione ex-post come meccanismo dichiarato a priori per determinare i finanziamenti alle strutture e ai singoli 3. Stipendi europei ai giovani strutturati e non 4. Allineamento ai paesi virtuosi della percentuale di PIL dedicata alla ricerca
LA STRATEGIA: Il piano di ristrutturazione deve essere implementato con realismo, persistenza e capacita' di correzione, gestendo in particolare una difficile transizione, da non confondere con gi obbiettivi finali. Ecco un elenco di proposte prioritarie e urgenti per una politica credibile dell'Universita':
- Mettere in piedi una vera agenzia di valutazione trasparente ed
efficace, sapendo che la strada e' lunga e tuttaltro che facile.
- Definire da subito un aggancio della valutazione ex-post dei
singoli nuovi assunti ai finanziamenti alle strutture
- Stabilire un piano di finanziamento a lungo termine
dell'Universita'.
- Bandire internazionalmente un numero congruo di posti fino a 5 anni
con lo stipendio di un associato di prima nomina per ricercatori senza una posizione stabile e con almeno due anni di esperienza postdottorale.
* * * *
Difendo i punti 2,3,4 della strategia'.
Per 2 sto pensando alle migliaia di posizioni permanenti che stanno per essere distribuite. Credete che saranno assegnate meglio che in passato?
Per 3, credo sia la cartina di tornasole della credibilita' di un governo che volesse ascoltarci.
Per 4, penso ai 60.000(!!!) precari malpagati e MAL SELEZIONATI. Penso alla fuga dei cervelli, NON CONTROBILANCIATA da un flusso inverso di qualche significato. Penso infine che tutti desideriamo un meccanismo di TENURE TRACK. Secondo me si dovrebbe tentare 4 con un rigoroso e predefinito meccanismo di selezione, per il momento nazionale. Voglio essere esplicito. Poniamo ci siano 50 domande per fisica. Un serio comitato di selezione sceglie i migliori attribuendoli ai Dipartimenti indicati nelle domande. Poi, certo, fra 5 anni, dobbiamo sperare che il nostro movimento abbia successo e che quelli che hanno fatto bene siano assorbibili permanentemente. _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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