Con tutto il rispetto mi trovo in difficoltà a pensare che il problema sia pubblico o privato e da genitore che ha scelto sempre il pubblico e ne vive i limiti mi chiedo se siano queste le emergenze di cui discutere piuttosto che la sterilità autoreferenziale di tante, troppe persone nella scuola pubblica o privata che sia. Il problema è un modello organizzativo medievale (anche e a volte pure peggio nel privato). Mi chiedo anche se corrisponda agli ideali della difesa del sapere, difendere una scuola che il 23 agosto si ritrova con 5 addetti alla guardiania per una porta che ti guardano come uno scocciatore se pretendi di entrare o sindacati che si inalberano se si obbliga ad andare in ferie la settimana centrale di agosto in università (come mai le persone vogliono lavorare proprio allora?). Mi chiedo anche se sia la giusta prospettiva quella di Valerio Onida, noto esperto di pedagogia, che per difendere la scuola pubblica pontifica sulla necessità di 5 anni di superiori. Come mai su questa palese idiozia di una figura che dovrebbe essere ancor più di garanzia di un qualsiasi ministro non ho sentito altrettanta veemenza? La Carrozza, io, tutti siamo i prodotti dello stesso sistema, questo non ci rende eguali, ma nemmeno innocenti. E nel dibattito sull'onta subita, forse e dico forse, un po' di auto-critica servirebbe. Ma non sappiamo che per molti qualche anno in più vuole dire contare ancora nei concorsi? Ma mi prendete in giro o ci prendiamo tutti in giro? Certo non per tutti e io ho esempi di ben superiore fibra che purtroppo perderemo sull'onda di questi stereotipi ma in molti casi il problema non è il pensionamento ma il lasciare andare, il cedere ad altri. Questo è il problema perché non è giusto che chi ha 30 o 40 anni oggi debba aspettarne altri 40 per decidere e contare. Personalmente, se potessi me ne andrei a 55 anni per continuare a fare quello che mi piace, sapendo che a differenza di molti di voi non servirà a cambiare il mondo (mi occupo di organizzazione del lavoro, non di scienze della vita). Se parliamo di idiozie, poi, per me è stato ad esempio molto più grave come padre sentire questo ministro dire che la maturità non si poteva usare perché non affidabile, senza nemmeno riflettere sul fatto che allora il problema non era il bonus o meno, ma un esame di stato che è una inutile barzelletta così come tre quarti della struttura della scuola superiore. Io di questo mi indigno, scusate, non del fatto che chi non ha subito blocchi stipendiali, cancellazione degli scatti e tanto altro potrebbe anche andarsene sereno con quella pensione che io entrato in ruolo a 35 anni mi sognerò. E so di essere comunque un privilegiato perché in un settore che era nuovo e in crescita. Un caro saluto Luca Solari
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On 14/nov/2013, at 13:06, Francesco Zucconi francesco.zucconi@uniud.it wrote:
legge. Come vedete quando c'è l'interesse i soldi si trovano, e 260