Cari colleghi
si, ha ragione chi si chiede quale direzione. La trappola, mi pare, e' che per riformare l'Universita' e' necessario un piano pluriennale complessivo da implementare con realismo, persistenza e capacita' di correzione. Noi, all'opposto dei politici, abbiamo chiaro e condividiamo l'obiettivo, ma non abbiamo gli strumenti. Per questo conviene cercare di focalizzarci sui punti cruciali su cui, secondo me, siamo d'accordo:
1. Autonomia deburocratizzata ai Dipartmenti nelle assunzioni, nella ricerca e nella didattica. 2. Valutazione ex-post come feedback dichiarato a priori sui finanziamenti alle strutture e ai singoli 3. Stipendi europei ai giovani strutturati e non
Poi, nel documento da far uscire, insisterei su come la non applicazione di uno qualunque di questi principi ci fara' uscire dall'Europa.
Saluti
Riccardo Barbieri