Cari colleghi,
Sono ovviamente a favore della scuola pubblica di qualità e contro il suo smantellamento, ma bisogna essere sinceri e ammettere che i guasti che oggi sono sotto gli occhi di tutti sono stati prodotti da politiche sbagliate che vanno avanti da molto e che coinvolgono ahimè anche i governi di centro-sinistra.
Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per
insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette.
Per mia esperienza diretta sul campo (mio figlio ha frequentato scuole pubbliche elementari e medie), e dai discorsi fatti con colleghi psicologi che hanno il polso della sitiazione, devo dire con tristezza che la scuola pubblica non sembra offrire una gran garanzia di qualità dell¹insegnamento. Anche là, ad eccezione di un manipolo di gente preparata, seria e motivata, ci sono non pochi insegnanti che non sanno insegnare sebbene abbiano i titoli minimi per farlo, spesso autoritari e non autorevoli, privi delle necessarie doti umane, gente poco interessata ad ascoltare i giovani: una situazione che produrrà ricadute gravi e che già le sta producendo.
Per una scuola pubblica di qualità, come per l¹università di qualità, ci vogliono finanziamenti e stipendi adeguati ed un sistema di reclutamento e di valutazione adeguati; per ora si improvvisa, basandosi sulle forze di pochi e sull¹incapacità di molti.
Saluti, Patrizio Dimitri