E' certamente vero che la qualità della didattica offerta nelle nostre università è molto eterogenea. Molte persone, anche quelle scientificamente e culturalmente preparate, non riescono bene nell'attività di docenza. Chiaramente l'arte della docenza si può imparare, come la retorica. Quindi, ben vengano iniziative al riguardo. Molte università straniere lo fanno, perché pensano, a ragione, che un alto rango nella docenza comporti di per sé un alto valore nella qualità media dei laureati e dottorati. Ed operano fattivamente in tale direzione. Da noi l'unica occasione in cui si testa pubblicamente la capacità didattica di un individuo si ha durante gli esami per il passaggio da ricercatore a professore (sic!). C'è un aspetto che sfugge a molte considerazioni che abbiamo fatto ed è il seguente. In ambienti culturalmente e didatticamente stimolanti, in cui ci sono docenti bravi, si sono create, per imitazione o desiderio di immedesimarsi con quelli particolarmente dotati, scuole di ottimo livello, nelle quali la qualità della docenza viene tenuta nella giusta considerazione. Basti pensare alla qualità media di certe scuole di Fisica, attive nelle nostre università. In tali ambienti la qualità della didattica rimane alta per tempi abbastanza lunghi, sia pure con fluttuazioni temporali. Lo stesso discorso vale anche per il rango di certe scuole medie superiori. Camillo La Mesa
Il giorno 04/gen/2011, alle ore 09.07, P. Dimitri ha scritto:
04/01/11 11.00, "Mauro Dorato" mauro.dorato@gmail.com ha scritto:
il lavoro di insegnante, che è il più importante per la nostra società, viene scelto o da idealisti appassionati che ancora ci mettono talento e passione, o da persone che non hanno altro di meglio da fare e che spesso non fanno nulla per cercare di svolgere meglio la loro professione.
La seconda che hai detto.... In assenza di metodi di reclutamento e valutazione, nella scuola italiana è molto facile imbattersi in maestri e professori che si trovano ad insegnare quasi per caso, impreparati, liberi di lavorare poco e male (lo dico per esperienza di genitore). Inutile meravigliarsi se poi molti giovani affrontano l'università passivamente.
Buon 2011 a tutti, Patrizio Dimitri
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