At 17.26 +0100 17.12.2010, Renzo Rubele wrote:
... Non capisco la "mancanza di obiettivita'" nel riportare le ragioni della protesta. Che la vicenda venga introdotta spiegando che "[...] the Italian Parliament's lower house approved a proposed law aimed at eliminating nepotism in academic appointments as well as improving the quality of teaching and research." mi sembra una descrizione generale neutrale delle motivazioni e degli scopi ... Il titolo stesso e' moltro neutrale, perche' parla di "controversial reform".
Ecco, provo a spiegare il punto, visto che da un par di decenni mi occupo di pragmatica della comunicazione umana e altre amenità cognitive.
Se io dico:
prima premessa, esposta in termini neutrali: la riforma mira a eliminare il nepotismo e migliorare la qualità della didattica e della ricerca
e
seconda premessa, analogamente espressa in modo neutrale: c'è chi si oppone a questa riforma
qualunque lettore neutrale ne trarrà l'inferenza (logicamente scorretta, ma psicologicamente impeccabile) che
conclusione (neutralissima): chi si oppone alla riforma non vuole che il nepotismo venga eliminato e che la qualità della didattica e della ricerca migliori.
In effetti, ultimamente m'è sembrato di udire voci governative (e dunque per definizione neutrali, visto che il frame della discussione l'hanno stabilito loro) che argomentavano proprio in questo modo. Poiché la Gelmini è ministro di questo governo, non stupisce che l'argomento, pur neutrale, possa a qualcuno parere pro-Gelmini. Peraltro, abbiamo già acclarato che la Gelmini ha impostato un frame assolutamente neutrale, e dunque dov'è il problema.
Se poi aggiungiamo che tra gli scopi (espressione neutrale, si badi) della riforma c'è che i finanziamenti alla ricerca vengano assegnati con un metodo di peer review, il medesimo lettore neutrale sarà neutralmente indotto a pensare che coloro che si oppongono alla riforma si oppongano anche all'assegnazione di fondi tramite peer review. E poiché già sappiamo, neutralmente, che costoro sono anche favorevoli al nepotismo e contrari a qualunque miglioramento nella qualità di ricerca e didattica, non rimane che notare una certa coerenza nel loro comportamento.
Grazie per l'attenzione, complimenti e saluti,
Maurizio Tirassa