concordo con Marco l'unica speranza di fare massa critica è di cominciare: da uno due o tre che siano.
si spera nell'effetto domino (per non dire valanga)
ricordo a tutti che a ingegneria a FI presidenti e vice presidenti di di ccl, e direttori di dip sono tutti dimissionari. Purtroppo non compaiono in unira... però ci sono http://www.unifi.it/ingegneria (fra i documenti leggete la mozione approvata il 24-09)
inoltre TUTTI i presidenti di CCL si trovano a barcamenarsi fra i ricercatori indisponibili e i presidi/rettori che spingono per far partire la baracca comunque sia. Io direi che l'unica cosa sensata da fare sarebbe proprio quella di dimettersi.
Fra l'altro portando avanti i cosiddetti *piani B* (quelli con i corsi rappezzati per intenderci) facciamo un danno agli studenti (la didattica non è di qualità), indispettiamo i ricercatori (con i quali dovremo pur convivere negli anni futuri, visto che non è previsto, per ora almeno, di gasarli), e danneggiamo la protesta....
saluti anna
On Thu, 2010-09-30 at 15:03 +0200, Marco Vianello wrote:
caro collega,
se cominciamo adesso a subordinare le dimissioni a valutazioni di impatto, temo non avremo alcun impatto
io penso che abbiamo firmato tutti il documento "Uniti per la ricerca ed in sostegno dei ricercatori universitari" ben sapendo che c'erano forti probabilita' di dimettersi all'inizio di ottobre
e' una delle poche strade che abbiamo, insieme al ritardo nell'inizio delle lezioni, per fare pressione nelle prossime settimane
la massa critica va creata, secondo me, soprattutto a livello nazionale, o almeno come tale andrebbe presentata ai media
cordiali saluti,
Marco Vianello Universita' di Padova
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php